Guardo sconsolata le previsioni meteo delle prossime settimane, rendendomi conto che è davvero il momento di considerare l’arrivo del freddo. Non ne ho proprio voglia, quest’anno. Il freddo richiede ordine e organizzazione, che non mi sono mai mancati così tanto come ora. Ancora niente legna accatastata sui pancali, caos totale nell’armadio e non solo, disordine sparso nelle mie giornate e nella mia mente. Approfitto dell’ultimo caldo per asciugare ancora i capelli all’aria, prima del ritorno all’odiato fohn, per scoprire le spalle al sole generoso di mezzogiorno, tra i campi, per un bagno a Urano, che subisce impotente costretto dal guinzaglio al gelso in giardino, chiedendosi il perché di questo gesto crudele e impietoso da parte della sua adorata compagna umana. Il solito esagerato 🙂
Approfitto per raccogliere le ultime erbe che non reggeranno le basse temperature e per iniziare a raccogliere quelle che mi accompagneranno, alcune senza interruzione, altre con piccole pause, in questi lunghi mesi che ci separano da un nuovo maggio. Una di queste è l’ortica, che al di là dei momenti più gelidi sarà una risorsa importante nella mia cucina anche quest’anno. Con i primi raccolti autunnali ho preparato, tra le altre cose, delle polpette di pane, perfette per gestire un nobilissimo avanzo del buon pane del Pereto, dopo un sabato in cui in bottega non siamo riuscite a venderlo al meglio.
Il pane raffermo è un ingrediente fondamentale in molte ricette di polpette, dalle più classiche a base di carne fino a quelle vegetali. Lo è anche in tante altre ricette: qui sul blog ad esempio ve ne ho fatte vedere già diverse, come la pappa al pomodoro, la panzanella, la salsa di peperoni, la zuppa di pane e la conseguente ribollita; di certo altre ne arriveranno, il pane è così versatile da prevederne una lista ben più lunga.
Avevo anche una bottiglia di salsa di pomodoro, avanzata dalla preparazione della pizza di qualche giorno prima, che aveva bisogno di finire in qualcosa abbastanza rapidamente, così l’ho sfruttata per condire le polpette, che sono diventate inaspettatamente “al sugo”, come quelle, diverse ma con punti in comune con queste, che amavo tanto da bambina. Ecco cosa ne è venuto fuori.
Le temperature in realtà oscilleranno ancora per un po’, prima dell’imporsi del freddo vero, lasciando spazio per l’ultima passeggiata di riconoscimento erbe dell’anno, che sarà sabato 27 ottobre pomeriggio su un percorso assolato e ricco di diversità durante l’ultima giornata lunga prima del ritorno dell’ora solare, a Colle Val d’Elsa (SI). Non mi dilungo sui dettagli che trovate nella pagina corsi e nell’evento facebook, vi ricordo solo che mancano pochi giorni per prenotare e che chi partecipa alla passeggiata può cenare da Sbarbacipolla Biosteria con uno sconto niente male: organizzatevi una gita in Valdelsa che merita!
// Polpette di pane e ortica al pomodoro //
°° Ingredienti °°
- 150 grammi di pane secco (un po’ meno se solo raffermo)
- 150 grammi di patate
- 4-5 cucchiai di farina di ceci
- un mazzetto di ortica
- una cipolla medio-piccola
- 500 ml circa di salsa di pomodoro
- olio e.v.d’oliva
- pepe nero
- noce moscata
- sale marino integrale
Grazie a MondoMangione per la ceramica e la tovaglietta. Non è uno sponsor, è solo gentile. O meglio gli impongo io una certa gentilezza, che ricambio così 🙂
Sul terrazzo è nata un po’ di ortica in un vaso e avevo pensato di usarla in una frittata, ma mi hai dato un’idea ancor più buona. Oggi è arrivata la pioggia e ho proprio voglia di un piatto confortante, come queste polpette!
Le proverò prestissimo, grazie per l’idea 🙂
Un abbraccio :*
Beata te Ileana, da me l’ortica non vuole proprio spuntare, né in giardino né in vaso! Ma non posso lamentarmi, mi basta poca strada per trovarne sempre fresca 🙂
Aspetto anche io la pioggia, finalmente, qui non viene giù da troppo troppo tempo. Farà saltare una passeggiata che dovevo guidare, ma pazienza, la terra ne ha troppo bisogno.
Grazie a te cara, un abbraccio!