Olio di iperico

Olio di iperico 1
Scrivere in questo blog sta stimolando prepotentemente la streghetta che รจ in me. Oltre a sperimentare e armeggiare in cucina, metto il radar ogni volta che mi ritrovo a camminare in un prato, per individuare e riconoscere le erbe che incontro, e quando sono a casa mi metto su internet e sui libri per vedere che ci si puรฒ fare con tutto questo bendiddio. “Ma come, questo รจ un blog di cucina, mica di erboristeria”, direte voi. ร‰ vero, nasce cosรฌ, ma neanche ha iniziato a diffondersi che giร  mi รจ sfuggito di mano :-). Da tempo ho un grande interesse per le erbe e i loro utilizzi terapeutici, interesse che purtroppo non sono mai riuscita ad approfondire con un corso specifico, ma che ho sempre coltivato da autodidatta. Se fossi rimasta a Roma, credo avrei prima o poi frequentato il corso proposto dal comune, che in molti mi hanno consigliato perchรฉ molto ben fatto oltre che economico (si paga in base al reddito). Al momento temporeggio, per mancanza di risorse di vario tipo, e continuo con l’autodidattismo, che in ogni caso sa essere molto appagante. Credo che la conoscenza e l’utilizzo dei fiori e delle erbe a scopo terapeutico ben si sposi con l’alimentazione naturale e consapevole, che faccia sempre parte di una presa di responsabilitร  verso sรฉ stessi e la propria salute psico-fisica, ed รจ con questa idea che vi propongo questo post e gli altri che gli somigliano.
E a proposito di streghe, oggi vi dรฒ la ricetta dell’olio di iperico. Come l’equiseto e la camomilla, mi cresce dietro casa, e sono uscita a raccoglierlo esattamente il 21 giugno, solstizio d’estate, il momento in cui i principi attivi dell’iperico raggiungono il loro apice. Nell’Europa pagana precristiana era il giorno in cui si celebrava il principio femminile, l’energia della terra, la fertilitร  e l’abbondanza, cosรฌ come veniva celebrato durante il solstizio d’inverno il principio maschile e l’energia del cielo. Col sovrapporsi della tradizione cristiana a quella pagana, le festivitร  legate al solstizio d’estate hanno perso d’importanza e le donne ancora particolarmente legate alla celebrazione della terra sappiamo bene che fine abbiano fatto:ย in quel periodo adorare e utilizzare gli elementi della Terra ed essere allo stesso tempo una donna non era proprio una combinazione fortunata. L’iperico รจ chiamato anche erba di San Giovanni, perchรฉ a quanto pare veniva tradizionalmente raccolto durante la notte di San Giovanni, il 24 giugno, notte in cui si accendevano falรฒ propiziatori e si praticavano tutta una serie di rituali, tra cui raccogliere erbe e rugiada. ร‰ un argomento interessantissimo questo delle tradizioni popolari, ma se sto qui a parlarvi di tutto facciamo notte, e non vi avrรฒ ancora detto nulla rispetto a come si prepara l’olio e alle sua proprietร , quindi vi rimando a questi due articoli molto interessanti che intrecciano tradizioni pagane e cristiane, qui e qui.
Per fare l’olio si utilizzano i fiori della pianta, appena colti. Ho reciso le sommitร  fiorite per poi a casa selezionare i fiori uno ad uno con delle forbicine, mettendoli in capienti vasi di vetro trasparenti.
Olio di iperico 2
I vasi vanno riempiti per 3/4, senza pressare i fiori, dopodichรฉ si versa l’olio fino a un paio di centimetri dal bordo. Come olio c’รจ chi consiglia l’olio d’oliva, chi invece l’olio di girasole, che essendo ricco di vitamina E tende a conservarsi piรน a lungo. Io ho usato l’oliva per una parte dei fiori e il girasole per l’altra parte, in modo da provare entrambi. Ecco, non รจ necessario fare olio di iperico per un esercito come ho fatto io, รจ che memore della scarsa resa della camomilla stavolta ho davvero abbondato, forse un po’ troppo…beh, insomma, questo sรฌ che potrรฒ anche regalarlo in giro!
Una volta riempiti i vasi, dovrete esporli alla luce diretta del sole per 30 giorni, se รจ un’estate particolarmente nuvolosa magari anche 40 (attenzione: leggete l’aggiornamento in fondo al post!). Giร  dopo i primi giorni vedrete l’olio tingersi di rosso. Non chiudete i coperchi in maniera ermetica, ma lasciateli svitati per evitare eventuali fermentazioni, ogni tanto aprite i vasi e smuovete i fiori con un cucchiaio. Passato il periodo di macerazione l’olio va filtrato e messo in bottigliette o barattoli scuri, che andranno poi conservati al fresco: io l’ho filtrato due volte, prima con un colino a maglia molto fine, e poi mettendo due garze sterili sovrapposte sopra il foro dell’imbuto. Ho trovato poi in rete un metodo per togliere l’acqua rilasciata dai fiori nell’olio, e aumentarne quindi la qualitร  e la conservazione. Io l’ho seguita, ma non mi รจ uscita una goccia d’acqua, se volete provare la procedura รจ in questo blog.
Olio di iperico 3
Le proprietร  terapeutiche di questo oleolito (per uso esterno, tramite massaggio sulla pelle) sono soprattutto antisettiche e cicatrizzanti, si usa sulle scottature solari, sulle ustioni di primo grado, sulle piaghe, sulle ferite, le ulcere, gli eritemi. Mentre promuove il processo di riparazione della pelle, lenisce il dolore spesso causato dalla ferita in questione. Come antidolorifico si usa anche in caso di reumatismi muscolari e articolari, di dolori della gotta e di sciatica. ร‰ inoltre lenitivo per la pelle dei neonati arrossata dai pannolini o da altre cause e per le irritazioni da rasatura o depilazione. Ho letto in giro che รจ anche un potente antirughe, ma non ho trovato conferme ufficiali. In ogni caso stimola la ricostruzione cellulare. Insomma, direi che di ragioni per avere una boccetta di olio di iperico in casa ce ne sono un bel po’, che dite?

// Aggiornamento giugno 2014 //:

Dopo un paio d’anni e un po’ esperienza in piรน sulle spalle, mi sembra ora di aggiornare questo post con un paio di precisazioni. Una รจ sulle proprietร  terapeutiche che avete appena letto qui sopra, vorrei aggiungerne una in particolare che sarร  molto utile a tutti: se vi punge una zanzara, appena iniziate a sentire il prurito, un po’ di olio di iperico massaggiato sul pizzico puรฒ essere immediatamente risolutivo. Meglio ancora se preparate un piccolo vasetto di olio apposta per questo scopo aggiungendoci dentro 5-7 gocce di olio essenziale di lavanda, che pure รจ fenomenale contro le punture di insetti.
Se poi andate a leggere i commenti qui sotto, vedrete la conversazione tra me e Luca, che consiglia l’iperico anche per uso interno, soprattutto come antidepressivo e stabilizzante dell’umore. Per l’uso interno comunque รจ piรน adatta la tintura madre, l’articolo sulla sua preparazione lo trovate sempre nel mio sito, a questa pagina, insieme ad altre storie e leggende sull’iperico e ad altre nozioni su riconoscimento e raccolta. รˆ piรน adatta soprattutto perchรฉ assumere l’oleolito per via interna puรฒ essere pericoloso, perchรฉ la sua preparazione รจ a rischio botulino. L’olio รจ di certo il miglior vettore per i principi attivi dei fiori di iperico, come mi hanno insegnato alcuni bravi erboristi, ma non consiglierei assolutamente di assumerlo per via orale.
Poi, piccolo appunto sull’esposizione al sole: come ho appreso da uno spagirico poco tempo fa, l’ideale per l’esposizione al sole degli oleoliti รจ sfruttare il sole della mattina, dall’alba a mezzogiorno. Una finestra esposta ad est รจ perfetta, in questo modo il sole scomparirร  dalla vista del nostro vasetto proprio a quell’ora per ricomparire all’alba. Se esponete il vaso al sole in giardino, meglio mettercelo la mattina appena svegli e toglierlo verso le 12 o le 13, in modo da evitare le ore piรน calde: l’olio deve ricevere luce e calore, non friggere ๐Ÿ™‚ La breve esperienza con lo spagirico di cui sopra mi ha aperto molti dubbi circa la preparazioni degli oleoliti, perchรจ contrastano con quanto ho letto e appreso di recente. Di norma si consiglia di preparare gli oleoliti da pianta essiccata, per ridurre la percentuale d’acqua che puรฒ accelerare l’irrancidimento dell’olio; inoltre si consiglia di far maturare gli oleoliti sรฌ al calore del sole, ma in vasi di vetro scuro o coperti da carta stagnola, in modo che la luce non penetri. L’iperico รจ l’unico fiore per cui si utilizza la pianta fresca e l’esposizione diretta alla luce solare. Lui invece sostiene che l’oleolito รจ meglio prepararlo sempre da pianta fresca (e io mi trovo d’accordo, una pianta appena raccolta, se ascolto il mio istinto, รจ molto piรน potente di una essiccata) ed esporlo comunque alla luce. Aiuto! Secondo voi?

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63 commenti su “Olio di iperico”

  1. Mi prenoto per un vasetto in regalo!! Come sai mi avrebbe fatto comodo qualche settimana fa dopo la gita al lago..

  2. Un erborista di Pordenone con cui l’anno scorso, in settembre, ho fatto un’uscita per conoscere le erbe del territorio mi ha detto che l’oleolito di iperico รจ ottimo anche per uso interno, per tutti quegli usi che hanno reso celebre questa pianta: antidepressivo, stabilizzante dell’umore, depuratore del fegato, ecc…del resto un’azienda italiana di prodotti fitoterapici produce delle gellule composite per uso interno di varie piante, tra cui l’iperico, fatte di olio di semi di girasole.

    Complimenti per il blog!

    1. Claudia_GranoSalis

      Ciao Luca, grazie per i complimenti!
      In effetti anche io avevo letto di queste altre applicazioni dell’iperico, soprattutto come antidepressivo, ma a quanto ne so per uso interno, piรน che l’oleolito, si usano i fiori essiccati, sotto forma di infusi o di estratto secco con cui fare compresse. Tu sai se direttamente l’oleolito si puรฒ aggiungere ad altre preparazioni per uso interno? O si puรฒ proprio assumere a cucchiaini da solo? Grazie dell’intervento, mi interessa approfondire.

      1. Anche io credevo lo stesso, ma questo erborista che ha circa 80 anni ed ha una parte attiva nell’Unione Erboristi Italiani mi ha detto che l’oleolito puรฒ essere assunto da solo con un cucchiaino…ci provo questo inverno, per tirarmi un po’ sรน, con il macerato che ho preparato ieri che era S.Giovanni ๐Ÿ™‚

        1. Claudia_GranoSalis

          Grazie Luca, abbiamo trovato un’altra applicazione dell’oleolito! Buono a sapersi.
          Posso aggiungere invece, sempre per quanto riguarda invece le applicazioni esterne, che รจ ottimo anche per i cani. Il mio ha avuto di recente una brutta irritazione sull’inguine, con rossore forte e lacerazioni, ho iniziato a applicargli l’olio di iperico la sera e piano piano รจ regredita, fino a guarire completamente.

          1. L’iperico รจ una gran pianta. Lo stesso erborista di cui ti parlavo l’ha ripetuto piรน volte.

            1. Claudia_GranoSalis

              Lo รจ…credo che non sia a caso che sia la pianta centrale nei rituali del solstizio, insieme all’artemisia.

      2. Francesco Torrigiani

        L’uso interno non รจ sicuro perchรจ la procedura di preparazione dell’oleolito รจ a rischio botulino. Quindi una cosa รจ un prodotto acquistato in erboristeria e preparato da un professionista, altro รจ il fai da te. Lo faccio spesso anche io, ma per uso rigorosamente esterno. Non rischiate, il botulino รจ molto pericoloso.

        1. Ciao Francesco, ti ringrazio molto per questo tuo commento…รจ da molto tempo che devo aggiornare questo vecchio post, ho imparato nel tempo che in effetti l’uso interno degli oleoliti non รจ affatto appropriato proprio per le ragioni che spieghi anche tu. Ne parlavo proprio al gruppo nella passeggiata di riconoscimento che ho guidato oggi, osservando insieme l’iperico e parlando della preparazione dell’olio rosso. Purtroppo il tempo per stare dietro a tutto รจ sempre poco e ho procrastinato un po’ troppo la cosa, ma questa settimana lo aggiorno senz’altro, grazie di avermelo ricordato!

  3. splendido. sono letteralmente affascinata dall’universo delle erbe e dei fiori, sia ad uso culinario che terapeutico e come te smanio dalla voglia di approfondire le mie conoscenze (pressochรฉ nulle) in merito. per altro puรฒ sembrare cosa insignificante, ma io sono rimasta piuttosto colpita dal leggere di essere nata in un giorno, il 20 giugno, dalla carica simbolica tanto forte (probabilmente giร  lo sai, ma il solstizio d’estate oscilla tra il 20 e il 21 giugno, a seconda degli anni). รจ una scoperta molto interessante, ti ringrazio per avermi catturata, al solito, con i tuoi contenuti ricchissimi.

    P.S. io abito quasi in campagna e ho anche una casa in montagna che raggiungerรฒ a breve: non รจ che mi daresti una mano a capire dove posso provare a cercare l’iperico? ci sono luoghi che predilige che potrebbero quindi facilitarmi l’impresa?

    1. Claudia_GranoSalis

      Ciao Haru!
      In effetti รจ un bellissimo periodo per nascere, nel momento di piรน grande energia del sole e di maggiore abbondanza della natura.
      Per quanto riguarda l’habitat dell’Iperico, cito direttamente dal mio librino sulle erbe selvatiche: “ร‰ spontaneo e comune nei prati e nei campi abbandonati, lungo le strade e i sentieri, sulle scarpate e, in generale, nei luoghi caldi e asciutti dalle coste alla fascia montana”. In effetti, l’ho notato proprio stamattina, cresce nel bosco dietro casa mia solo in un punto, che รจ quello in cui l’ombra degli alberi si dirada e la luce del sole arriva diretta, quindi il punto piรน caldo e asciutto del bosco. L’anno scorso invece l’ho raccolto in uno spazio aperto, tra i cespugli che dividevano un sentiero da un campo di grano. Adesso รจ proprio il suo momento, ma di certo se sali in montagna la fioritura sarร  piรน tardiva.

  4. Ciao, scrivo per un consiglio: un paio di settimane ho cominciato anch’io a preparare quest’olio, ma solo ora ho scoperto che di tanto in tanto il vasetto va aperto e mescolato: dici che ho compromesso la qualitร  dell’olio o posso ancora recuperare? Ogni quanto รจ il caso di mescolare?
    All’aspetto mi sembra tutto nella norma. Non so se questo possa cambiare le cose, ma considera che i primi giorni, su consiglio di un altro sito, ho tenuto il vasetto senza coperchio ma protetto da una garza per far evaporare eventuale acqua.

    1. Claudia_GranoSalis

      Ciao Arianna! Tranquilla, non credo proprio che il risultato sia compromessoโ€ฆsi consiglia di norma di mescolare giornalmente, o comunque di tanto in tanto, per favorire il rilascio dei principi attivi e per evitare la formazione di muffe sui fiori in superficie, che magari potrebbero non essere completamente coperti dall’olio, ma questo accade molto di rado. Se alla vista e all’odore ti sembra tutto a posto, di certo lo รจ. La preparazione รจ molto semplice e credo sia davvero difficile che qualcosa vada storto ๐Ÿ™‚ Il fatto di tenere la garza nei primi giorni di sicuro avrร  fatto evaporare un po’ d’acqua, il che รจ un bene. Ti consiglierei di continuare l’esposizione mescolando ogni giorno e tenendo il coperchio solo poggiato sul vasetto. Se vuoi, in fondo al post, appena prima dell’ultima immagine, c’รจ un link a una procedura che dovrebbe servire ad eliminare l’acqua residua nell’oleolito. E se ti interessa lunedรฌ pubblicherรฒ un post che riguarda anche gli usi interni dell’iperico.
      A presto!
      Claudia

      1. Scusa, mi sono dimenticata di rispondere! Alla vista mi sembra tutto normale, ma l’odore non so come dovrebbe essere, quindi non sapirei fare il confronto :/
        Grazie mille per i vari suggerimenti e link interessanti, penso proprio che comincerรฒ a seguire il tuo blog regolarmente ๐Ÿ™‚

        1. Claudia_GranoSalis

          Difficile descriverti come dovrebbe essere l’odoreโ€ฆperรฒ l’importante รจ che non sappia di muffa o di rancido!
          Grazie a te del contributo alla discussione, sei la benvenuta! Ah, e il post sulla tintura madre di iperico, che poi ho pubblicato, lo trovi qui: https://granosalis.org/tintura-madre-iperico/

          A presto!

  5. Questo olio lo conosco per via dei miei parenti siciliani (suocera e zie) che lo producono fin da quando erano giovani e l’hanno sempre utilizzato per tutte le piccole grandi ferite e problemi di pelle.
    Qualche anno, quando lo sentii nominare per la prima volta, ero un po’ scettica ma da quando, per ben due volte mi ha guarita da un principio di infezione sono diventata anch’io una fan di questo olio! Davvero portentoso!!

    1. Claudia_GranoSalis

      E’ purtroppo normale essere scettici riguardo ai poteri curativi delle piante per la mia (anche tua?) generazione e anche per quella precedenteโ€ฆil boom economico ci ha portati tutti alla fede nel sintetico, facendoci dimenticare che gli stessi principi attivi sintetici dei farmaci allopatici altro non sono che riproduzioni in laboratorio di principi attivi vegetali! Ma come ben dimostri tu, basta sperimentare per rendersi conto che non รจ questione di fede, le piante curano davvero ๐Ÿ™‚
      Ciao Valeria, e grazie del tuo commento!

  6. Sei fantastica. Sono felice de essere “caduta” su questo blog. Mi sto piano piano avvicinando al mondo delle piante e tu sei un valido aiuto.

    1. Claudia_GranoSalis

      Bendis, ma grazie di questo tuo commento! Sono felicissima di poterti essere utile in questo tuo percorso ๐Ÿ™‚

      1. Ciao, mi piace molto quello che hai scritto, io volevo dirti che con l’olio di iperico ho curato una ustione di terzo grado. Della ferita non รจ rimasto quasi segno..
        รˆ una pianta miracolosa.

        1. Grazie mille Alice, e grazie ancor di piรน per la testimonianza. Tante persone non credono nel potere curativo delle piante, ma tu dimostri che non รจ questione di crederci o no, semplicemente funzionano ๐Ÿ™‚

  7. Ciao stamattina volevo apprestarmi a raccogliere l’iperico poi cercando le ultime informazioni tecniche sono imbattuto nel tuo blog, comunque complimenti per le informazioni la ricerca e la simpatia.
    Una domanda ,l’iperico che ho avvistato รจ gia’ bello fiorito e in parte sta appassendo, quindi poichรจ ormai i tempi sono pazzi,non so se mi conviene aspettare al 20 giugno per raccoglierlo oppure farlo adesso,temo che per quella data si secchi tutto.
    Faro’ sia la tintura madre che l’oleolito.
    La mia intenzione era di fare una preparazione spagyrica ma รจ troppo
    impegnativa.
    La pressatura con mortaio รจ indispensabile prima di immergere i fiori nella soluzione idroalcolica?
    Grazie
    Dome

    1. Ciao Domenico, grazie mille!
      Per rispondere alle tue domande: sรฌ, non aspettare, la fioritura varia molto a seconda della zona e delle condizioni climatiche; il periodo รจ molto esteso, e potresti ritrovarne anche a cavallo del solstizio, ma meglio evitare di restare senza ๐Ÿ™‚
      La preparazione spagirica รจ in effetti piuttosto laboriosa, pare perรฒ che gli oleoliti si conservino tantissimo! Io non ho ancora mai provato, sarร  che l’elemento fuoco non lo amo molto, ma prima o poi mi cimenterรฒ.
      La contusione dei fiori per l’estratto idroalcolico non รจ indispensabile, perchรจ tutto sommato sono molto delicati e cedono facilmente, ma tendono ad assorbire molto liquido, in una tintura da pianta fresca ti ritroverai con i fiori praticamente impregnati di solvente, non a mollo, quindi non รจ molto facile girare il composto. Il fatto di pestarli un pochino ti aiuta a ridurli di volume e quindi a facilitare l’amalgamarsi dei fiori col solvente, e a facilitare il rilascio di principi attivi, ma puoi anche evitare se vuoi. Se vuoi pestarli perรฒ fallo direttamente nel contenitore che userai per la macerazione, in modo da non disperdere sostanze.

      1. Grazie Claudia! per oleoliti ti riferisci alla soluzione spagyrica?
        Io ho letto e mi hanno detto che รจ molto piu’ potente e agisce anche sui corpi sottili, riesce a prendere tutto il potenziale della pianta.
        Il problema รจ procurarmi l’alcool tartarizzato, in cui si metteranno i fiori in ammollo invece che nell’alcool da cucina come per la tintura, poi bisogna bruciare tutta la pianta dopo il periodo dell’ammollo e buttare le ceneri dentro infine preparare due damigiane da mettere una sopra l’altra dove avviene la vera alchimia.
        Sai per caso come procurarmi questo alcool tartarizzato?
        Se riesco a organizzarmi la faccio,s eno faccio tintura madre.

        1. No, non so dove puoi procurartelo e in effetti non conosco quella preparazione di cui parli…mi riferivo alla preparazione spagirica dell’oleolito, in cui una volta finita la macerazione, la pianta residua, anzichรฉ essere gettata, viene bruciata (il processo di calcinazione) e poi aggiunta all’olio ottenuto sotto forma di cenere finissima, che si lascia depositare sul fondo.

          1. Ne parlano qui:
            http://www.herboplanet.eu/pagine.asp?id=15

            Comunque ho letto e non potrei procurarmelo quest’alcool tartarizzato quindi niente procedura spagyrica.
            Oppure potrei fare la procedura ma senza l’alcool tartarizzato ma non so se รจ la stessa cosa.
            Oppure fare semplicemente la tintura madre,pero’ secondo te invece di tenerla al buio la potrei mettere al sole?
            Grazie

          2. Altre due cose, come mai l’oleolito si deve esporre al sole mentre la tintura madre deve stare al buio o posto con scarsa luce?
            L’acqua per la soluzione idroalcolica per la tintura madre deve essere per forza distillata o va bene anche un acqua in bottiglia?

            1. La tintura madre non va esposta al sole, non so come funziona per la preparazione spagirica, ma quella classica fititerapica va macerata al buio. L’acqua non necessariamente distillata, se ne usi una in bottiglia meglio a basso residuo fisso. Per l’oleolito: la luce solare favorisce la cessione dei principi attivi nell’olio, anche se puรฒ essere suffucente anche solo il calore. Io preferisco esporre anche alla luce. L’estrazione in alcool invece riesce meglio al buio.

    1. Il fatto di non pressarli ti evita di avere una concentrazione troppo alta di fiori, che aumenta il rischio che l’olio non riesca a coprirli bene, con relativa formazione di muffe…se la pianta affiora in superficie รจ molto facile che succeda, soprattutto con pianta fresca!

      1. Ne ho presa una buona mi รจ costata un botto ,il residuo fisso รจ di 145mg/l volevo trovare la distillata ma al supermercato non la vendono trovi solo quella demineralizzata.
        Comunque Maria Treben invece nel suo libro ” La salute dalla farmacia del Signore” libro che ha ispirato molta gente, la tintura madre la mette al sole boh ๐Ÿ˜€

        Ecco il passo:Tintura d’Iperico: In un litro di acquavite si mettono a macerare due manciate di fiori colti sotto il
        sole, lasciando quindi riposare la bottiglia per tre settimane al sole o vicino ad
        una fonte di calore.

        Comunque invece per la tintura si devono pressare un po’ i fiori giusto?
        Spero venerdi mattina di andare oggi ho preso anche l’olio di girasole bio, cosi’ faccio tutte e due le cose tintura e oleolito.
        Grazie per tutte le info e per il tuo blog, sei gentilissima,se non hai il libro della treben te lo passo io.

        1. Grazie Domenico! Anche per l’offerta del libro: ce l’ho, in veritร , ma non l’ho ancora letto…รจ che ce l’ho in pdf, e io sul pc non leggo tanto volentieri, ce l’avessi avuto in cartaceo l’avrei giร  divorato. Ma prima o poi mi ci metto ๐Ÿ™‚
          Esistono tante modalitร  di preparazione a seconda delle tradizioni, io per la tintura mi baso sulla farmacopea ufficiale, senza perรฒ disdegnare altre versioni, come quella della Treben. Ti direi: fai come credi sia piรน giusto, a seconda di quelli che sono i tuoi studi. Io ad esempio espongo tutti gli oleoliti alla luce solare nonostante si dica che solo l’iperico va esposto alla luce, gli altri soltanto al calore, mettendoli in un vaso scuro o foderando i vasi con carta stagnola. Questo perchรจ mi fido molto di un mio maestro che ha sempre proceduto in quest’altro modo. E sulla mia pelle le preparazioni funzionano ๐Ÿ™‚ Quindi tutto sta nell’esperienza, credo, prove ed errori e tanto studio.

          1. Quindi l’oleolito lo metti al sole in barattolo di vetro scuro? io ho letto di esporlo alla luce del mattino fino alle 12 che non รจ troppo forte ma non ho letto di metterlo in barattolo scuro o ricoperto da carta stagnola

  8. Allora,operazione conclusa ๐Ÿ™‚ ho raccolto circa 280 grammi di fiori da cui di scarto saranno stati un 100 grammi perchรจ con la forbice ho tagliato i fiori sullo stelo piu’ altri residui di fiori secchi erbaccia ecc.
    Ho fatto sia la tintura madre rispettando i tuoi calcoli, e grazie per averci agevolato cosi’ tanto il lavoro, erano 100 gr destinati alla tintura, ma per non rifare i calcoli ho usato i tuoi, con 90 grammi :-), il resto li ho usati per fare l’oleolito(ho usato per la maggiore olio di semi di girasole bio e un po’ di olio di semi di lino), che sto esponendo al sole un po’ la mattina, perchรจ arriva tardi sul mio balcone il sole, un po’ il pomeriggio, ma senza coprire con la carta stagnola e in barattolo normale trasparente.
    E’ stata una bella faticaccia tagliare i fiori con le forbici per non toccarli, e poi scartare lo stesso cercando di non toccarli, diciamo il lavoro maggiore รจ quello perchรจ con le mani sarebbe tutto piu’ semplice.
    Alla fine mi sono ritrovato nella stanza mezza fauna insettifora del campo ๐Ÿ˜€ e ho dovuto pulire per un bel po’ tra la cucina e la stanza ma sono soddisfatto, speriamo che proceda tutto bene, se potessi allegare delle foto qui te li farei vedere.
    Grazie ancora di tutto sei stata fondamentale e gentilissima un abbraccio virtuale! ๐Ÿ˜‰

    1. Che bello Domenico, sono contenta del tuo raccolto e delle tue preparazioni! Sรฌ, ci vuole un po’ di cura, ma la soddisfazione poi รจ sempre tanta, ripaga di tutti gli sforzi ๐Ÿ™‚
      Un abbraccio virtuale a te!

      1. Domenico Teodorici

        Ne feci una quantita’ industriale di oleolito due anni fa ne ho dato a tanta gente e ne ho ancora ๐Ÿ™‚ non lo uso molto

  9. La mia insegnante di erboristeria usa sempre fiori freschi per fare l’oleolito e attorno al vaso mette un tovagliolo di carta prima di esporlo al sole per creare un leggero filtro ma senza oscurare ๐Ÿ˜‰

  10. Ciao Claudia,
    io mi ero interessato all’argomento perchรฉ avendo avuto un’infezione a una mano, girando su internet avevo visto che l’olio di iperico per uso topico (qualcuno dice che si puรฒ usare anche per uso interno), ha proprietร  antimicrobiche, che potevano interessarmi. Ho comprato un flacone in erboristeria, forse di scarsa qualitร  (e non costa poco!). Quando poi ho visto pochi risultati ho dovuto ricorrere a un farmaco antibiotico.
    Poi ho letto la parte in cui tratta dell’olio di Iperico, che ho trovato molto interessante:
    https://it.m.wikipedia.org/wiki/Olio_di_iperico
    (mi sono anche letto i rimandi delle note, in particolare ho scaricato i 2 pdf in inglese:
    http://www.nononsensecosmethic.org/wp-content/uploads/2015/12/Analysis-and-stability-of-the-constituents-of-St.-Johns-wort-oils-prepared-with-different-methods.pdf
    e
    http://www.nononsensecosmethic.org/wp-content/uploads/2015/12/planta-medica-hypericum1.pdf ), da cui evinco che la materia della preparazione dei cosiddetti oleoliti (e magari non solo di questo tipo di preparazione), รจ oggetto farmacopeico, quindi dettato da protocolli, procedure e costituenti ben studiati, per ottenere un prodotto che corrisponda a certi requisiti. Ciรฒ detto, insomma, non รจ per niente facile cimentarsi nella produzione di oleoliti in particolare.
    Hai tutta la mia stima.

    1. Ciao Bruno,
      il mio si รจ sempre rivelato molto efficace, riuscendo anche a cicatrizzare rapidamente brutti tagli senza lasciare segni. Come antinfiammatori ci sono diversi altri oleoliti che possono essere utili, come l’elicriso o la calendula, che usati in sinergia con l’iperico potrebbero magari rivelarsi piรน efficaci. Certo, comprandolo non sai con certezza come sia stato preparato, e come รจ ben spiegato in uno dei due studi che citi, la modalitร  di preparazione influisce molto sull’efficacia e la stabilitร  delle sostanze contenute. Far da sรฉ, quando si puรฒ, รจ sempre la soluzione migliore!
      Grazie per la stima ๐Ÿ™‚ ma in realtร  non seguo i dettami della farmacopea ufficiale in questa preparazione. Non peso le piante ma faccio gli oleoliti a copertura (riempio un vaso fino a 2-5 cm dal bordo e ricopro d’olio), come mi ha insegnato un bravissimo fitopreparatore con anni di storia familiare alle spalle e come mi suggerisce la mia esperienza. Ma la procedura non รจ poi cosรฌ diversa, ed รจ molto semplice, davvero alla portata di tutti!
      Grazie degli spunti di approfondimento, buona giornata.

      1. Grazie Claudia, per lo scambio di informazioni. E approfitto per aggiungere che, sempre leggendo qua e lร , parlando di prodotti cicatrizzanti naturali, forse il piรน potente รจ il miele (ancora meglio il pregiato di Manuka), che mi ha tenuta buona un infiammazione per qualche giorno (salvo poi usare, come ti dicevo, il Gentalyn Beta; e leggevo anche di proprietร  simili dell’olio essenziale di limone.
        Poi come azione di contrasto ai batteri,sembrerebbero efficaci anche aglio e cipolla. Ma chissร  cos’altro ci riserva lร  natura …

        1. P.S.
          1) (l’olio essenziale di limone puro al 100%)
          3) quando si usa l’iperico topicamente, bisogna tenere conto della sua azione foto-sensibilizzante, proteggendosi dai raggi solari
          2)nel flacone di olio di iperico che avevo acquistato c’รจ un ingrediente in piรน: Tocopheryl Acetate, forse un conservante

          1. Sรฌ, รจ vitamina E, un antiossidante liposolubile. Non sono espertissima di INCI e lettura delle etichette cosmetiche, quello che uso io per i miei oleoliti รจ indicato solo come Tocoferolo non so quale sia la differenza della forma acetata. So perรฒ che รจ di derivazione naturale (vegetale).

            1. Claudia ,
              Grazie tanto dall'”imbocco”. Sรฌ appunto l’acetato di tocoferolo sembra essere una delle versioni del gruppo del gruppo della vitamina E che appunto sono tocoferoli . quindi in questo caso lavorerebbe in sinergia con con l’olio dell’olio di iperico e proteggendo dai raggi ultravioletti come appunto dice questo estratto da Wikipedia:
              “[…]Si ritiene che vi sia una lentaย idrolisi
              dell’acetato una volta che viene assorbito nella pelle, dando origine al tocoferolo e offrendo protezione contro iย raggi ultravioletti[…]”.
              Aggiungo poi che tra le varie proprietร  dell’olio di iperico sembra che sia molto efficace contro la psoriasi Io ne ho un pรณ a livello pettorale e quindi vorrรฒ usarlo.
              Grazie

  11. Carlo Zampelli

    – Lโ€™Oleolito di Iperico dal caratteristico colore rosso acceso conferitogli dall’ipericina, รจ un preziosissimo rimedio naturale, vero e proprio toccasana nella cura di tutti i problemi della pelle, oltre ad espletare importanti proprietร  antinfiammatorie e analgesiche… –
    … In particolare il principale attivo con una forte azione fotosensibilizzante, l’ipericina, presente in quantitร  significative nella pianta durante la stagione della fioritura, nel tipico olio di iperico รจ praticamente assente. Infatti anche la protoipericina che esposta alla luce forma ipericina e pseudoipericina in poco tempo degrada e si attribuisce ai suoi prodotti di degradazione la colorazione rossa dell’olio. La maggioranza delle analisi di olio di iperico prelevato dal mercato o realizzato con metodiche tradizionali non rilevano la presenza di ipericina ed alcune ne rilevano concentrazioni molto bassa, variabili da 0,1 a 6,6 ppm.
    Anche i floroglucinoli in particolare l’iperforina e adiperforina, a cui si attribuiscono l’azione antimicrobica ed antinfiammatoria, presenti in quantitร  significative nella pianta, degradano rapidamente se esposti a luce o calore. L’iperforina, rintracciata nell’olio appena prodotto anche in concentrazioni dell’ordine del 0,6%, degrada in furoiperforina e ossi-iperforina, sostanze farmacologicamente meno attive, se esposta all’aria ed alla luce per pochi giorni. Analisi di olio di iperico prelevato dal mercato o realizzato con metodiche tradizionali rilevano concentrazioni di iperforina molto variabili, quando viene rintracciata: da 0,977ppm in campioni prelevati dal mercato a 91ppm in prodotti realizzati in laboratorio con 6 mesi di conservazione.
    – Che cosa ne pensi? –
    Ciao, Carletto

    1. Ciao Carletto!
      Grazie del commento. Non ho notizie precise in merito, quello che so รจ che anche un bravo erborista con cui ho studiato mi confermava la pressochรฉ nulla azione fotosensibilizzante dell’oleolito, cosa che ho potuto riscontrare diverse volte su me stessa applicandolo e poi esponendo le parti al sole, azione che invece puรฒ essere riscontrata in caso di assunzione per via interna di preparati a base di iperico, nel cui caso รจ meglio non esporsi al sole.
      Per il resto quello che posso dire, al di lร  di ogni analisi, รจ che in qualche modo l’oleolito ha un’azione terapeutica. Ho riscontrato per sperimentazione personale la sua efficacia in questi casi:

      – azione lenitiva e antinfiammatoria su punture di piccoli insetti, come le zanzare, di cui annulla nel giro di pochi secondi il prurito.
      – azione lenitiva e antinfiammatoria su punture su punture di api (scomparso il bruciore in pochi minuti). Meno efficare su punture di vespa.
      – azione cicatrizzante su brutte ferite, con rimarginazione rapida senza cicatrici residue.
      – azione lenitiva e riparatrice sulle scottature.
      – azione lenitiva sugli arrossamenti da pannolino, per testimonianza di mio fratello e del culetto di mia nipote :).
      – azione lenitiva e antinfiammatoria sugli arrossamenti post-epilazione.
      – azione decontratturante tramite massaggio.

      A questo punto non so bene, farmacologicamente, in che modo agisca, quello che so รจ che agisce! Di certo un fitocomplesso, l’insieme di sostanze presenti in una pianta usata integralmente tramite varie forme estrattive, va oltre l’efficacia dei singoli principi attivi. Mi piacerebbe ci fosse qualche erborista d’esperienza a proseguire la discussione, ma non sono sicura siano qui a leggere :).

      1. Ciao,
        – … di certo un fitocomplesso, lโ€™insieme di sostanze presenti in una pianta usata integralmente tramite varie forme estrattive, va oltre lโ€™efficacia dei singoli principi attivi. –
        Su questo mi trovi dโ€™accordo, anche perchรจ altrimenti non si spiegherebbe la reale efficacia delle erbe medicinali. Un esempio per tutti : รจ stato ricreato in laboratorio un vino nel rispetto di ogni singolo componente chimico e di ogni singola percentuale con lo spendido risultato che, alla degustazione, a tutto assomigliava tranne che al vino :).
        Detto questo vado ad esporre alcune mie semplici perplessitร  sulla preparazione dellโ€™oleolito di Iperico che io stesso uso con buoni risultati.

        1. Di usano i fiori freschi dellโ€™iperico, i boccioli, le parti aeree della pianta, le sommitร  fiorite allo stato fresco.
        Per contro : Il metodo che mantiene il livello piรน elevato di tutti i costituenti รจ l’essiccazione a 70ยฐ C per 10 ore. Il metodo che massimizza il contenuto in naftodiantroni (Ipericina) รจ l’essiccazione in forno a microonde.
        2. Si pone una garza sulla sommitร  del recipiente ricoprendolo col coperchio soltanto appoggiato e non avvitato.
        Per contro : Le infiorescenze si lasciano macerare in un contenitore ben chiuso.
        3. La miscela si mantiene costantemente esposta alla luce solare, ai raggi del sole, per un periodo tra i 15 ed i 30 giorni
        Per contro : Per mantenere stabile il contenuto di naftodiantroni (Ipericina) e floroglucinoli (Iperforina) รจ fondamentale non sottoporre alla luce solare.

        Ed inoltre : Il trattamento ulteriore con alcol, che viene poi unito all’olio infuso, risulta in un aumento del doppio nel contenuto in ipericina. Come da ricetta del dottore in medicina e farmacia Giuseppe Penso.
        [Giuseppe Penso – Piante medicinali nella terapia medica – Formulario pratico per medici e farmacisti – Editore : O.E.M.F. โ€“ Milano – (Organizzazione Editoriale Medico Farmaceutica)].

        Lot of Laughs
        Carletto

        1. Ciao!
          Purtroppo non ho una formazione farmaceutica, all’universitร  ho studiato lettere :). Nei miei successivi studi in erboristeria e fitopreparazione, nessuno dei miei insegnanti mi ha comunicato modalitร  diverse dalla preparazione che uso di solito, e cioรจ: olio in quantitร  sufficiente a coprire la pianta, coperchio poggiato ma non avvitato, mescolare ogni giorno, esporre a calore e luce (sulla luce ho incontrato pareri discordanti, ma non rispetto all’iperico). Filtrare alla perfezione, aggiungo io.
          L’essiccazione di ogni pianta l’ho sempre effettuata senza superare i 40ยฐ, a quanto sapevo le temperature elevate sono troppo aggressive. E al microonde, che peraltro non ho, devo dire che a istinto preferisco di gran lunga un essiccatore elettrico o l’essiccazione all’aria :).
          Insomma, per ora mi affido alle tecniche tradizionali, che ho sempre trovato terapeuticamente efficaci su di me. Ma ecco, di studiare e imparare non si finisce mai, su questo non c’รจ dubbio!

  12. Ciao lโ€™anno scorso ho preparato un vasetto di olio in Val dโ€™Aosta a 1500mt ,mettendo fiori freschi In olio evo, ho messo il vaso al sole per piรน di 30 giorni ma poi lโ€™ho scordato, ritrovandolo dopo sei mesi , apparentemente ha un bel colore rosso dโ€™orato e una giusta vischiositร  ma sarร  ancora buono non avendolo filtrato e travasato in un vaso scura?
    Per quanto tempo รจ utilizzabile ?
    Grazie del consiglio

    1. Ciao Tessa,
      eh, 6 mesi, soprattutto in caso di utilizzo di fiori freschi, sono davvero troppi. Ma lo sarebbero anche per i secchi. I freschi perรฒ al 99% hanno fatto proliferare delle muffe nell’olio. Il fatto che tu lo descriva come vischioso non รจ incoraggiante, la consistenza dovrebbe essere quella di un normale olio.
      Personalmente non lo utilizzerei; certo un prodotto per uso esterno non comporta i rischi di un prodotto alimentare, che se non preparato correttamente puรฒ provocare intossicazioni gravi, ma eviterei e aspetterei la prossima stagione per sperimentare nuovamente la preparazione.
      Un oleolito si conserva anche fino a 3 anni, se ben filtrato e conservato, anche se io tendo a riprepararli annualmente, solo la quantitร  necessaria fino al raccolto successivo. Piรน รจ fresco piรน รจ attivo, ma in generale quando sa di rancido รจ ora di pensionarlo.

  13. ๏ถ Io ad esempio espongo tutti gli oleoliti alla luce solare nonostante si dica che solo lโ€™iperico va esposto alla luce… Le proprietร  terapeutiche di questo oleolito (per uso esterno, tramite massaggio sulla pelle) sono soprattutto antisettiche…
    Quello che noi siamo abituati a chiamare โ€œMetodo Tradizionaleโ€ per la preparazione dellโ€™olio di Iperico, non ha nulla di tradizionale.
    Eโ€™ semplicemente il metodo che, allโ€™inizio del 1600, la prima Farmacopea di Londra consigliava… sono questi โ€œmediciโ€ che la fecero diventare la formula โ€œtradizionaleโ€ per ottenere lโ€™โ€Oleum Hypericiโ€.
    Oggi sappiamo che lโ€™Iperico e โ€œsoloโ€ lโ€™Iperico contiene due determinate sostanze che la nostra conoscenza medica ha nominato : โ€œIpericinaโ€ ed โ€œIperforinaโ€, le cui principali attivitร  riconosciute sono : Antibatteriche, antivirali, astringenti ed antidepressive… in sostanza attivitร  disinfettanti e purificanti che allontanano e tengono lontani virus e batteri dal posto in cui le mettiamo.
    Ma oggi sappiamo anche che la macerazione della pianta esposta alla luce, degrada lโ€™Ipericina colorando lโ€™ olio di rosso, e che lโ€™Iperforina, se esposta all’aria ed alla luce per pochi giorni, degrada in Furoiperforina e Ossi-Iperforina, sostanze farmacologicamente meno attive.

    ๏ถ Sei uscita a raccogliere lโ€™Iperico esattamente il 21 giugno, che per te รจ il giorno del solstizio di estate…
    E quando avveniva il solstizio di estate per il calendario romano? Il 18-19 di Sextilis?
    E quando col calendario Giuliano? Il 23-24 di Iunius?
    E quando col calendario Gregoriano? Il 20-21 di Giugno?
    Queste tre date corrispondono al medesimi giorno? E quando lโ€™anno รจ bisestile?
    Non รจ piรน semplice pensare che, essendo una pianta che รจ in piena fioritura durante il periodo del solstizio dโ€™estate, in quel lasso di tempo i principi attivi dellโ€™iperico raggiungono il loro apice?
    Determinare un preciso giorno di raccolta รจ molto โ€œspagiricoโ€.

    ๏ถ … quando il Sole raggiunge la sua massima potenza, โ€œprima di iniziare ad allontanarsi di nuovo dalla terraโ€ e a privarci di qualche minuto di luce ogni giorno.
    No… Quando non il sole ma i suoi raggi raggiungono la massima potenza perchรจ perpendicolari alla terra (ma solo nel nostro emisfero, non in quello australe).
    Prima di iniziare a โ€œriavvicinarsi di nuovo alla terraโ€ cambiando lโ€™inclinazione dei suoi raggi, visto che il solstizio di estate avviene quando la terra si trova nel punto piรน lontano dal sole.

    ๏ถ Lโ€™iperico รจ chiamato anche erba di San Giovanni, perchรฉ a quanto pare veniva tradizionalmente raccolto durante la notte di San Giovanni, il 24 giugno…
    No… Lโ€™iperico รจ una pianta โ€œpaganaโ€ inglobata dal mondo cristiano-cattolico del medioevo, un mondo che cerca ostinatamente di cancellare o soppiantare ogni residuo di paganesimo.
    In questo periodo in molti paesi europei continuano ad essere praticati tutta una serie di rituali a scopo propiziatorio, molti dei quali sfociano nelle notti del solstizio dโ€™estate.
    Durante il giorno si raccolgono nei campi le erbe per addobbare il luogo dove festeggiare il proprio rito, e durante la notte fra il 23 ed il 24 giugno ci si cinge il capo con le loro fronde per danzare attorno al fuoco dove vengono bruciate.
    Questi riti vengono dapprima demonizzati dalla cultura cattolica e, nella maggior parte dei casi, soppiantati da altre ritualitร  piรน consone al loro mondo.
    Quel che รจ certo e che, durante questโ€™epoca, in tutta lโ€™area europea nascono leggende e superstizioni simili tra loro, la notte fra il 23 ed il 24 giugno viene chiamata โ€œNotte delle stregheโ€, e streghe e stregoni coloro che partecipano a codesti riti.
    La pianta di iperico, ponendosi โ€œAl di sopra del mondo degli inferiโ€, acquisisce nella mitologia contadina medioevale occidentale, il potere di allontanare gli spiriti malefici e maligni.
    Nel tentativo di estirpare questa credenza ed arginare la considerazione accumulata dallโ€™Unguento Prometeico, i cattolici negano il mito pagano di Prometeo e lo soppiantano con il mito cristiano di San Giovanni Battista, la cui ricorrenza viene festeggiata nel periodo del solstizio.
    Nel loro nuovo mito i cattolici sostituiscono le gocce di sangue cadute dal corpo di Prometeo con lโ€™olio sanguigno che la pianta secerne nellโ€™anniversario della morte di San Giovanni fatto decapitare da Salomรจ.
    Il Sangue di Prometeo diventa il Sangue di San Giovanni , lโ€™Unguento Prometeico diventa lโ€™ Olio di San Giovanni, e la notte fra il 23 ed il 24 giugno diventa la โ€œNotte di San Giovanniโ€.
    Le superstizioni cambiano volto.
    Ma poi perchรจ raccoglierlo la notte se รจ una pianta legata al sole?
    Ciao, Carletto

    1. Buondรฌ Carletto,
      Ti risponderรฒ punto per punto :). Ho fatto fatica a ritrovare da dove hai estrapolato le parti che citi, capendo che arrivano non solo da questo articolo ma da altri che ho scritto successivamente qui sul blog, quello sulla tintura madre di iperico e credo anche quello sull’oleolito di elicriso.
      Preciso che tutti gli articoli che citi sono piuttosto datati: questo sull’olio di iperico risale al luglio 2012, ben 8 anni fa. Ho iniziato quest’anno un lavoro di revisione dei vecchi post a tema erboristico, ripubblicandoli con correzioni e tante informazioni in piรน; ho iniziato con la malva giusto la scorsa settimana, ripubblicata in data 12 luglio 2020; piano piano anche questo in cui scriviamo subirร  la stessa sorte.

      Su metodo tradizionale, proprietร  terapeutiche ed esposizione alla luce: Non mi sono rifatta qui a nessuna farmacopea, ma alla tradizione popolare. E la tradizione popolare, che io sappia, tramanda il metodo a copertura, che consigliano spesso anche erboristi e fitopreparatori professionisti nonostante sia diverso da quello riportato nella farmacopea francese, uno dei principali punti di riferimento, che riporta dei rapporti specifici pianta-solvente. Ne parlavo giusto la settimana scorsa col maestro Marco Sarandrea, che consiglia il metodo a copertura, quello riportato qui.
      Quindi beh, secondo me di tradizionale questo metodo ha molto, se รจ stato tramandato nelle campagne per secoli :). Immagino fosse ben conosciuto anche prima del 1600 e dell’ufficializzazione della farmacopea inglese di cui parli. Se hai notizie di altri metodi tradizionali diversi da questo li apprendo piรน che volentieri!
      Espongo al sole gli oleoliti, sรฌ, e potrei anche non farlo, come ho fatto in passato. Mi fido di erboristi di esperienza e sono prontissima a cambiare idea, nel valutare informazioni nuove che inevitabilmente arriveranno nel corso dei miei studi. Quello che so per esperienza รจ che i miei oli funzionano. Li uso su me stessa, li usano amici e parenti a cui li regalo, e ne siamo tutti soddisfatti. Qualunque trasformazione subiscano i principi attivi con l’esposizione al sole, so che sono efficaci, perchรฉ lo sperimento su di me. Ho valutato per esperienza che l’iperico cicatrizza efficacemente brutte ferite, che lenisce in caso di punture di insetti, anche di api (non efficace per quelle di vespa, almeno nel mio caso), che lenisce i rossori cutanei e le irritazioni, che ha effetto decontratturante per massaggio, che funziona sulle scottature, e di certo mi scordo qualcosa. Non sono madre, ma so che sul culetto irritato di mia nipote da neonata ha funzionato pure molto bene :).
      Non sono chimica nรฉ farmacista, sono una studiosa che sperimenta su di sรฉ, e questo รจ ciรฒ che ne รจ uscito fuori.

      Sulla raccolta al solstizio d’estate: In diversi articoli piรน recenti di questo, come quello sull’Acqua di San Giovanni, ho specificato che oramai il tempo balsamico dell’iperico si รจ spostato di base parecchio indietro. In alcune annate, come anche in questo 2020, almeno qui in bassa Toscana, capita si riallinei con i giorni del solstizio, ma รจ un puro caso. Personalmente, oggi, raccolgo l’iperico quando รจ in piena fioritura, spesso agli inizi di giugno. Quest’anno รจ capitato fosse in piena fioritura il 24, e lรฌ ho raccolto (ovviamente non era in piena fioritura SOLO quel giorno, รจ che ero libera dal lavoro :)). Come ti ho giร  accennato, questo post รจ del 2012, e i raccolti di iperico erano stati ancora pochi nella mia vita, giusto un paio forse. In realtร  non me ne frega granchรฉ di raccogliere nei giorni “rituali”, bensรฌ mi interessa che la pianta sia al massimo della sua efficacia terapeutica, ma trovo il mondo delle tradizioni popolari molto affascinante, anche nel suo modo di intrecciarsi al mondo naturale, e trovo sia bello raccontarlo e mantenerlo vivo. Come ho scritto anche nell’articolo che ti ho citato poco sopra, pur non essendo un’invasata di rituali e tradizioni (sono una persona piuttosto pragmatica, anche se amo la poesia insita nella vita) trovo che possano in qualche modo riavvicinare le persone alla natura, e oggi ce n’รจ di certo tanto bisogno.

      Sulle nozioni astronomiche: Ah beh, qui hai pienamente ragione, ho scritto qualcosa di assolutamente sbagliato. Quello di cui volevo parlare era relativo a ore di luce e di buio, che non corrispondono a luce=piรน vicino e buio=piรน lontano, come in modo intuitivo verrebbe da pensare. Ho sempre fatto casino con questa cosa della vicinanza del sole alla terra correlata alle stagioni, e tuttora avrei da chiarirla come si deve. Correggerรฒ, appena potrรฒ.

      Sulle tradizione pagane-cristiane: Mi sembra di aver ben specificato qui, anche se in modo frettoloso, che i rituali legati al solstizio precedono l’avvento del cristianesimo e le revisioni (con relative nefandezze) medievali. E che la simbologia dell’iperico รจ legata prima di tutto a Prometeo, come ho raccontato meglio nell’articolo sulla tintura madre. Insomma, lungi da me lodare il cristianesimo e la cultura cattolica a discapito delle tradizioni pagane: in chiesa non ci vado e non ho simpatia per gli evangelizzatori di ogni tempo e luogo. Ma la cultura cristiana รจ tradizione anch’essa, si รจ fatta cultura e rituale, nei secoli, e come tutte le tradizioni e i rituali, come raccontavo prima, la trovo affascinante e degna di essere raccontata. Come leggi anche in questo articolo, non apprezzo certo le revisioni del medioevo e la disumanitร  della chiesa a quel tempo (e non solo). Ma apprezzo la cultura, e le tradizioni cristiane ne fanno parte tanto quanto le pagane, anche se ne hanno semplicemente ripreso e rivisto i termini.

      E sulla raccolta notturna…mica sono matta a raccogliere l’iperico di notte, รจ bagnato, e l’olio fa la muffa :). Ma, chettelodicoaffare, mi diverto a raccontare tradizioni e cultura legate alle piante, e questa ne fa parte. Sul perchรฉ della raccolta delle erbe (svariate erbe, non solo l’iperico) durante quella notte, ne saprai certo piรน di me.

      Ti ringrazio dell’occasione di confronto, certo un pelo di saccenza in meno perรฒ non guasterebbe :). Questo รจ uno spazio di condivisione e confronto, non mi metto su nessun piedistallo, neppure se fossi la piรน brava erborista-antropologa-fitopreparatrice di questo paese, cosa che non sono neppure lontanamente. Racconto il mio percorso, i miei studi ed esperimenti, quello che mi colpisce o mi affascina, con tutte le prove ed errori del caso. Mi piacerebbe potessimo confrontarci, tutti noi che passiamo di qui, da questo stesso piano di umiltร .

      Grazie e un saluto!
      Claudia

  14. Bellissima risposta… ti ringrazio.
    Sรฌ, in effetti prima di scriverti ho letto tutta la corrispondenza, ma solo per farmi unโ€™idea del tuo percorso che (non รจ un complimento) ho trovato interessante. Ricordo che qualcuno, tanto tempo fa, mi ha detto che โ€œricapitolareโ€ รจ un indiscutibile indice di โ€œprogressioneโ€… e da allora lo faccio spesso anchโ€™io.
    Tornando allโ€™Iperico, la tradizione popolare ha pochissima considerazione di qualsiasi farmacopea, al contrario i professionisti ne hanno molta (addirittura la studiano). Ho vissuto a stretto contatto con โ€œprofessionistiโ€ di diverso genere, tra cui anche erboristi e fitopreparatori, e quando chiedevo loro se chiedessero scusa alle pianticelle prima di tagliare loro la testa, mi guardavano come se venissi da un altro pianeta e, probabilmente, avevano ragione.
    Non ho mai dubitato dellโ€™efficacia dellโ€™olio di Iperico come cicatrizzante, lenitore, decontratturante o come guaritore da scottature… intendevo solo dire che, quando lโ€™olio diventa di un bel rosso rubino, รจ perchรจ ha perso le sue proprietร  antibatteriche ed antivirali.
    Per mantenerle (o meglio per disperderle il meno possibile) dovrebbe macerare al buio e lontano da fonti di calore… tutto qui.
    Leggo che ti affascina lโ€™intrecciarsi delle tradizioni popolari con il mondo naturale… e allora senti questa :
    Oltre quattromila anni fa fra le popolazioni che abitano lโ€™arcipelago britannico si diffonde la credenza che, tra le piante e le erbe, ve ne siano alcune piรน โ€œfortunateโ€, piรน predisposte di altre.
    Sacrificare dei vegetali bruciandoli durante un rito, per loro, non significa soltanto ottenere un fumo odoroso, il fumo serve anche a delimitare i confini di uno spazio : dove si respira il fumo si รจ dentro, isolati da tutto il resto sta al di fuori.
    Il fumo odoroso prodotto dalle erbe bruciate โ€œpurificaโ€, ossia ripulisce un certo spazio da ogni influenza esterna. Svolgono i loro riti immersi in uno spazio โ€œdentroโ€, isolato da tutto il resto del mondo che diventa โ€œfuoriโ€.
    Ma non il fumo di un qualsiasi vegetale puรฒ scacciare e tenere lontano il fuori dal dentro, la pianta usata deve essere โ€œpredispostaโ€, avere un senso.
    Un potenziale โ€œsensoโ€ della pianta di Iperico consiste nel fatto che, strofinando tra le dita le sue sommitร  fiorite, ma anche le foglie, fuoriesce un pigmento rosso simile al sangue, elemento che godeva di una certa considerazione.
    La pianta ha allโ€™interno qualcosa di simile al nostro sangue, ed il fatto che sbocci a ridosso del solstizio dโ€™estate, e si mostri fiorita ed all’apice del suo periodo balsamico in concomitanza con i riti ad esso dedicati, ha probabilmente conferito a questa pianta il potenziale magico benigno, la dose di magia buona necessaria per essere considerata โ€œfortunataโ€, piรน predisposta di altre.
    Bruciare iperico durante il rito del solstizio, significa generare un fumo che protegge il rito stesso da ogni influenza esterna.
    Oggi diremmo che โ€œLโ€™Iperico rende asettico lโ€™ambiente in cui si svolge una funzioneโ€.
    Era il nostro antico incenso, i nostri primitivi bastoncini di sandalo.
    Ti prego… non prendermi per un wiccan… ho ascoltato alcuni esponenti della Wikka e… lasciamo perdere. Consiglio (per quel che vale) di star lontani da ogni tipo di rituale, non hanno nulla di poetico nรจ tanto meno di pragmatico… servono solo a nascondere alle โ€œteste di coccioโ€ che hanno la โ€œtesta di coccioโ€.
    Lโ€™unica cosa che conta รจ che la tua strada abbia un cuore.
    Ciao e grazie a te, Carletto.
    P.S. A proposito di โ€œsaccenzaโ€ hai letto il Curriculum Vitae con cui si presenta il sig. Marco Sarandrea?… caspiterina… non arriverรฒ mai al suo piano di umiltร .

    1. Ti ringrazio anche io, per il confronto e per la tua risposta, che aggiunge ancora tanto di bello e interessante alla conoscenza di questa pianta cosรฌ ricca di simboli e alla conoscenza delle sue proprietร . Sull’utilitร  dei rituali i punti di vista possibili sono tanti, e il mio te l’ho giร  condiviso, ma in fondo sรฌ, sono d’accordissimo con te, l’importante รจ che la strada abbia un cuore, rituali o meno. Sono certa l’abbia anche la tua!
      Sul tuo P.S: Scrivere un buon curriculum non lo trovo saccente, รจ semplicemente un elenco delle proprie esperienze, si usa per lavoro :). Non so se hai avuto modo di conoscere Sarandrea: รจ davvero il contrario della saccenza, su questo non ho alcun dubbio. Ti ho fatto quell’appunto solo perchรฉ ho trovato un po’ di saccenza in quei tuoi “No” punto per punto dopo le mie citazioni, un po’ bacchettanti, anche nei casi in cui stavamo tutto sommato dicendo qualcosa di molto simile. Ma sono sempre prontissima a ricredermi, e in questo caso, giร  da questa tua risposta, mi ricredo piรน che volentieri.
      Grazie ancora!!

  15. Buongiorno scusatemi anche io l ho fatto per la seconda volta perรฒ non ricordo la prima volta ma la seconda l ho fatto macerare sul balcone al buio nella nicchia della caldaia dove comunque il calore arriva.volevo sapere fatto al buio(consigliato da altri)funziona Cmq?grazie

    1. Che io sappia, sull’iperico concordano tutti che debba essere esposto alla luce. Ma di certo anche il tuo avrร  estratto diversi principi attivi!

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