Questa zuppa è colpa di Manuela, sappiatelo. La primavera è qui già da almeno 3 settimane e io vi propongo una zuppa calda. E’ che quella ragazza adorabile, che se ancora non la conoscete andate subito a scoprire il suo grande talento per la scrittura, la cucina, la fotografia, ha pensato bene di dare il suo arrivederci all’inverno con una zuppa niente male, che appena l’ho vista mi ha fatto scattare una voglia immediata di fagioli. Così subito dopo aver letto il suo post, ho fatto un ammollo veloce per gli ultimi cannellini rimasti in dispensa, dicendomi che poi la sera mi sarei inventata qualcosa. Poi è capitato che abbia sperimentato una ricetta con l’ortica e me ne sia avanzata un pochino già lessata e in frigo, oltre a insalate varie, avevo solo finocchi. Ho pensato che con questi 3 ingredienti sarebbe venuta fuori una zuppa favolosa: oh, a me è piaciuta da matti, quindi ve la voglio assolutamente passare, per celebrare degnamente pure io la fine dell’inverno che, come già dicevo tempo fa, ha una sua infinita bellezza, come ogni stagione della natura e della vita.
In ogni caso una zuppa calda fa ancora piacere quando cala il sole, qui da me almeno il camino è ancora acceso quasi tutte le sere. E’ una zuppa di arrivederci all’inverno, ma anche di benvenuto alla primavera, che porta con sé le prime erbe spontanee da raccogliere e utilizzare, in cucina e non solo. L’ortica è una delle più conosciute, grazie alla sua facile reperibilità e alle sue mille virtù nutrizionali e terapeutiche…ci sarà tempo di parlarne meglio, un bel raccolto di ortica da essiccare è già in programma. A dire il vero avevo intenzione di farlo lo scorso 21 marzo, se non che, di ritorno dalla mia corsa dopo colazione (sì, ci sono andata davvero alla fine!) mi sono accorta che quei trattori che sentivo a motore acceso erano proprio sul campo in cui volevo andare e purtroppo non stavano facendo niente di buono, spruzzavano diserbante. Eviterò di esprimere ancora il mio disappunto per questo genere di eventi, che ho già avuto modo di esprimere, il mio raccolto attenderà, per adesso passo alla ricetta.
Il finocchio e i suoi semi, per le loro proprietà digestive e carminative, rendono i fagioli più digeribili e si legano molto bene agli altri sapori. Approfitto per suggerirvi una tecnica di ammollo dei fagioli più veloce delle classiche otto ore, molto utile in quei casi in cui vi viene voglia di mangiarne all’ultimo momento, un po’ come è successo a me per colpa dell’adorabile ragazza che vi dicevo 🙂
// Zuppa di cannellini, finocchi e ortica //
°° Ingredienti °°
- 300 grammi di fagioli cannellini
- 3 finocchi piccoli
- 100 grammi di ortica già cotta
- uno spicchio d’aglio
- una manciata di semi di finocchio
- una punta di cucchiaino di pepe di cayenna o un piccolo peperoncino tritato
- 5 centimetri di alga kombu
- qualche foglia di salvia fresca
- olio e.v.d’oliva
- sale marino integrale
- pepe nero
Se Manuela ti ispira e tu metti aggiunte personali, non può che nascere una ricetta verde, verdissima, in tutti i sensi! 🙂 L’ortica mi fa pensare alle passeggiate nei campi e alla paura di pungersi, ma quale modo migliore per affrontarla se non mangiandola, facendola diventare un’amica commestibile utile e buona? So che può essere usata anche come ripieno per i ravioli, se mi decidessi ad imparare a farli… 🙂
Oggi mi hai insegnato una cosa nuova: esiste un’alga che si chiama come un cartone animato giapponese! 😀 Mi attivo per capire cosa sia e dove trovarla… ormai nel negozio biologico dove sono di casa ordino direttamente al tipo le cose che desidero e quando mi vede entrare con un sorrisetto strano capisce subito che mi frullano idee!
Ciao Francesca cara!
Che bello sapere di aver dato uno stimolo nuovo a qualcuno, a te poi…la kombu è molto amica delle zuppe, quindi una come te deve conoscerla assolutamente! Arricchisce molto di sali minerali e vitamine, è ricchissima di iodio (altro che sale raffinato e poi iodato…) e non altera molto il sapore delle preparazioni. E’ ottima anche nei brodi vegetali. Al negozio bio la troverai senz’altro, ma cerca di evitare le giapponesi, che per ovvie ragioni i mari nipponici non sono proprio affidabili al momento. Qui trovi qualche info anche su come utilizzarla: http://www.greenme.it/spazi-verdi/naturomania/627-alga-kombu-proprieta-e-utilizzi
Il cartone non lo conosco proprio, nonostante un mio periodo manga-addicted in adolescenza 🙂
E per quanto riguarda i ravioli ripieni…è come il pane, basta buttarcisi la prima volta! Di sicuro sarà un successone, come tutte le tue nuove sperimentazioni.
Grazie per le dritte, sei sempre preziosa… 🙂 Non so se esiste un cartone giapponese con quel nome, non credo, però mi ci ha fatto pensare, a istinto! Tu sai che significa kombu? Ora ti chiedo anche informazioni sulle lingue, ehehe! E se senza ritegno ti chiedessi anche i trucchi per fare bene i ravioli? 😀 Scherzo…
Embè, adesso mi chiedi troppo 🙂 Per il significato di kombu intendo, le dritte di cucina, quel poco che posso, le elargisco volentieri a piene mani! Non sono un’espertona di ravioli, ma ho una ricetta pubblicata qui sul blog che è questa: https://granosalis.org/ravioli-ricotta-zucchero-tradizioni-famiglia/
Qui si usa uno strumento molto pratico, che ti evita la chiusura dei ravioli uno ad uno, assolutamente consigliato! Come anche la ricetta, per quanto particolare vista la presenza dello zucchero in un ripieno di ravioli salati…è una chicca di famiglia! Ma chiaramente puoi riempirli come ti pare, ad esempio con l’ortica 🙂
Questa zuppa è assolutamente da provare, appena ho un attimo esco a raccogliere l’ortica! e sono certa che piacerà anche alle piccole aiutanti!
PS: se il commento è doppio cancellane uno! 😉
Daria, ciao!
Sappi che questa zuppa è anche un po’ colpa tua…l’ortica che mi era avanzata e che casualmente è finita in questo piatto l’avevo raccolta apposta per sperimentare le tue polentine 🙂 Che come ti dicevo, tra l’altro, sono ottime! Fammi sapere che ne pensi della zuppa, a presto!
eccomi qui! Si è come sospettavo è un problema di Chrome: entrata con Mozilla vedo tutto! Boh! misteri del web!
Comunque la zuppetta è speciale …però ho estirpato tutte le ortiche, un pò di settimane fa, in preda ad atto di pulizia convulsiva del giardino dalle erbacce a cui sono allergica (tipo la parietaria!)! Dovrò andar per campi!!! 😉
Ciao Mari, bentornata anche a te! Sai che anche Daria cambiando browser ha ritrovato i commenti? E anche lei prima accedeva con Chrome, si vede che Chrome e Disqus non vanno molto d’accordo.
Anche a me molti anni, mentre ricercavo le cause di un’infezione alla gola molto resistente, hanno diagnosticato un’allergia alla parietaria e a mille altre cose, ma non gli ho mai dato troppo credito, ho assolutamente rifiutato i vaccini e l’infezione è passata con una cura omeopatica…dopo 3 cicli di antibiotici inutili che hanno scatenato la prima candida della mia vita! Da lì non ho mai capito come mai mi avessero definito allergica se poi non ho mai avuto problemi, per te è l’allergia alla parietaria dà sintomi?
Di ortica ne troverai sicuramente parecchia in giro, come ben sai è ovunque! In alternativa puoi usare un’altra erba non amara, tipo la malva…o la parietaria! Lo sapevi che è stretta parente dell’ortica e si mangia nelle zuppe? io l’ho scoperto da pochissimo, Tra l’altro mi pare proprio sul blog di Daria 🙂
A me l’allergia si manifesta con un gran prurito agli occhi e alle
labbra, parto a raffica con 4-5 starnuti forti di quelli che ti
“cappottano” e poi tutto un gran colare di naso! e questo da inizio
primavera fino ai primi freddi d’autunno! per tutto il periodo in cui la
parietaria è in fiore!
Mi trovo bene con un ciclo preventivo di
RIBES NIGRUM (in gocce, lo trovi in erboristeria) e da quando seguo la
dieta vegetariana-vegana i sintomi sono migliorati moltissimo.
Comunque avevo fatto il test sul braccio ed è risultato un bel bozzo rosso sulla prova della parietaria e dell’assenzio!
Niente grappini all’assenzio per me! grazie! 🙂
Anche a me hanno fatto quel test sul braccio e nonostante il responso non ho mai avuto problemi, mi sono sempre goduta la primavera a pieno naso…capisco però che per te sia indispensabile estirpare la parietaria dal giardino 🙂 Fortuna che l’assenzio spunta fuori meno facilmente!
Fatta l’altra sera: ottima! Piaciuta a tutti, bimbe comprese!
Grazie Daria del feedback! Bello sapere che la zuppa è anche a prova di bimbe!
Arrivo quatta quatta, che un po’ mi sento colpevole nell’ispirarti queste zuppe ad aprile 😉
Ma scherzi!?I colori son così belli e poi anche da noi la sera non si disdegna una bella zuppa calda.
Dovrò ineviatbilmente testare la tua versione 😀
Tesoro, arriva pure con passo pesante, che qui non disturbi mai. Quello che mi stupisce è piuttosto: cosa ci fai oggi in questo post di ben due anni fa? Pingback in pauroso ritardo per caso? 😉
Ciao, ho dei fagioli cannellini in tetrapak, come posso modificare la procedura? Non vorrei cuocerli troppo e spappolarli. Grazie.
Ciao Fabiola, semplicemente lasci cuocere prima finocchi e ortica, rispettando i tempi dati, poi allunghi il brodo e aggiungi i fagioli scolati, 2/3 interi e 1/3 (almeno) frullati. Lasci cuocere ancora 5 minuti ed è pronta. Sarà un po’ meno saporita, ma buona lo stesso.