Pesche merendelle e mirtilli al profumo di artemisia

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Luglio, prodigo, violento, quante cose belle mi stai portando e quanto in fretta fiacchi la mia energia gioiosa. Sei stato vento marino della maremma e pioggia fredda delle alture, genziane appenniniche inondate di luce e panorami aridi di collina, susine calde di sole, che sanno già di marmellata, sulle sponde dei ruscelli e caldo implacabile a inchiodarmi al letto sfatto, in attesa della sera. Il sapore della solitudine, quella dolce, conquistata e goduta, e quella amara, annusata in lontananza, che pare non lasciare scampo.
L’estate, come l’inverno, è piena di contrasti, ha dentro di sé l’abbondanza e la desolazione, una forza vitale talmente forte da prosciugare le energie. È il trionfo dei fiori di carota e visnaga negli incolti ai margini dei borghi e l’arsura estrema e accecante delle colline nelle aree interne. Ma è il tempo del compimento, della bellezza adulta, degli aromi travolgenti, quelli che ritroviamo nei frutti maturi che appesantiscono a decine i rami degli alberi e degli arbusti, come anche i fusti delle erbacee.

È successo che sono capitata a Roma, e in occasione di una cenetta semplice in compagnia di una nuova conoscenza ci siamo ritrovate a osservare nel menù del luogo la descrizione di un piatto con dentro le merendelle. “Ma che sò ‘ste merendelle?” – ci siamo dette, ordinando altro. E poi prima di andare via l’abbiamo voluto chiedere a uno dei ragazzi che serviva ai tavoli, cosa fossero, per sentirci rispondere che era un frutto un po’ mela e un po’ pesca. “Quelle lì che stanno dentro nel banco frigo, le vedete? Ora ve ne porto una da assaggiare”. Ce la porta, la guardo, ha l’aspetto di una pesca dalla pelle liscia e candida, la annuso inspirando a fondo, profuma nettamente di pesca. “Vabbè è una varietà di pesca”, gli dico. “No è più mela che pesca, assaggia!”, dice lui, e se ne va. Assaggio, sa di pesca. Il nocciolo all’interno è palesemente quello di una pesca. “Occhei, diciamo che è una rosacea”, mi dice ironicamente la mia compagna di tavolo, appassionata di piante come me, ma a lui non vogliamo sfatare il mito della mela e gli comunichiamo solo che è tanto buona. E tango buona lo era davvero.

Poi nemmeno una settimana dopo mi ritrovo nuovamente, per caso, a mangiare merendelle, un pomeriggio che sono passata a trovare un amico per portargli mirtilli dell’Amiata; lui, giusto una manciata di giorni prima, aveva ricevuto il pacco da giù dai genitori della sua compagna, con tanta frutta saporita tra cui proprio queste deliziose pesche. Che mi sono ritrovata in un sacchetto nello zaino, ché l’abbondanza, quando c’è, a molti piace condividerla. Le ho mangiate felicemente a morsi, per la maggior parte, e poi le ho volute unire ai mirtilli che giravano in quei giorni nella bottega dove lavoro, gli stessi che avevo portato al mio spacciatore di pesche del Sud.

Posso chiamarla ricetta, questa che condivido oggi? Ha più il sapore di un pretesto per tornare a scrivere due righe qui, seguendo un accenno d’ispirazione tanto confuso quanto il mio cercare di reinventarmi in questi mesi, e di capire che strada voglia o non voglia prendere la mia espressione verso l’esterno. Una direzione precisa ancora non c’è, e allora continuo ad attendere ed esplorare, in attesa che si palesi da sé, come ha sempre fatto, semplicemente seguendo i fili che tesse spontaneamente la vita, come una merendella profumata che si lascia annusare e poi mordere. È comunque un’idea per usare in modo semplice alcune aromatiche selvatiche caratterizzate da aromi intensi, come l’artemisia, e per valorizzare senza grandi sforzi il sapore delicato e gradevolissimo di queste piccole pesche così particolari.

Dopo la ricetta qualche altra informazione su contenuti utili e altre cosette che mi va di dirvi :).

// Pesche merendelle e mirtilli al profumo di artemisia //

°° Ingredienti °°

  • qualche pesca merendella
  • un pugno di mirtilli freschi
  • un filo di sciroppo di elicriso (opzionale, la mia ricetta per prepararlo è qui. Sostituibile con sciroppo di sambuco o anche niente)
  • 2-3 foglie profumate di Artemisia vulgaris o Artemisia verlotium
  • qualche foglia e infiorescenza di menta fresca, se vi va (se non trovate l’artemisia usate solo menta), foglie
Pesche merendelle e mirtilli al profumo di artemisia 1Affettate le pesche e mettetele in una ciotola con i mirtilli.
Pesche merendelle e mirtilli al profumo di artemisia 1Unite lo sciroppo di elicriso e mescolate bene, poi aggiungete le aromatiche ben tritate.
Pesche merendelle e mirtilli al profumo di artemisia 1Mescolate bene e trasferite in coppette al momento di servire.

Altre informazioni utili

Pesche merendelle e mirtilli al profumo di artemisia 1Una ricetta senza grandi sforzi, dicevamo, ché di sforzi in cucina proprio non riesco a farne ora, in una casa rovente sottotetto e senza nemmeno una cappa aspirante e una finestra seria vicino ai fornelli. Qui al momento è consentita solo frutta, insalate di pomodori, al limite un ovetto strapazzato e poco più. Se volete un altro paio di idee a base di pesche, tra gli articoli in archivio qui sul blog c’è un’altra variante di questa qui, con erba cedrina e lavanda, come anche un budino di pesca e semi di chia, con tre ingredienti e sempre senza fornelli.

Pesche merendelle e mirtilli al profumo di artemisia 1Leggendo in giro scopro che la pesca merendella sembrerebbe tipica soprattutto di alcune zone della Calabria, ma la mia commensale, di origine siciliana, le ricordava come presenti anche in Sicilia, sotto altro nome. Il pacco da giù dei miei amici proveniva dalla Campania, quindi immagino si trovino un po’ in tutto il Suditalia.

Pesche merendelle e mirtilli al profumo di artemisia 1Sono ferma con le passeggiate botaniche, come ogni estate, ma ne ho organizzata una giusto la scorsa domenica, che è stata più partecipata di quanto mi aspettassi, considerato il caldo che c’era. Ma c’era pure il fiume balneabile vicino, e questo deve aver smosso diverse persone, in particolare quelle venute da lontano che ringrazio ancora tanto! Presto lavorerò al calendario autunnale, ma prima me ne vado in vacanza :). Ci si aggiorna a inizio settembre!

Pesche merendelle e mirtilli al profumo di artemisia 1Questa ceramica bellerrima che vedete in foto è della fichissima Valentina Pinza, di cui ho già utilizzato diversi altri pezzi in questi anni per le mie immagini, grazie a lei che è così brava e mia mamma che me li regala :). Seguite il suo negozio online e la sua pagina instagram papceramicdesign, ci troverete un sacco di cose belle.

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