Questi per me sono mesi faticosi, tutto il mio essere è messo a dura prova, mentalmente, emotivamente e di conseguenza anche fisicamente. Ci sono giorni in cui preferirei essere inghiottita dalla terra piuttosto che trovare una soluzione ai problemi che mi si pongono di fronte e affannarmi dietro a pensieri, azioni, relazioni. Poi esco un attimo di casa e le strade sono così:
Questa vista, la musica giusta di sottofondo e il sole caldo sulla pelle sono in grado di regalarmi nuova energia. Cat Stevens e la colonna sonora di Harold e Maude sono i miei inseparabili compagni di questo periodo, il mio rifugio fiorito in cui entrare a farmi coccolare e uscire rigenerata. Cantare a squarciagola Don’t be shy è estremamente liberatorio.
Complice il momento, e complice anche il fatto che aprile, nonostante l’esplosione della primavera, è un periodo di transizione e di frutti ne dà ben pochi, preparo dolci più spesso del solito. Questo è uno degli esperimenti di questi giorni, imbarazzantemente semplice, ma che finora non avevo mai provato. Dopo tante ricette toscane torno alle mie origini con le ciambelline al vino, che sono tipiche dei castelli romani. Io coi biscotti sbaglio sempre qualcosa, soprattutto la cottura, e se vi dico che questi mi sono venuti da dio, fidatevi che può prepararli chiunque. Un biscotto for dummies, insomma. É considerata una ricetta povera, l’ideale sarebbe stato usare un vinello sincero dei castelli, ma che vi devo dire, l’unico vino aperto che avevo in casa era un Nobile di Montepulciano, mi sono trattata parecchio bene! Ho usato una miscela di farine di grani antichi, appena prese al Podere Pereto, in particolare una semintegrale di farro monococco e una tipo 0 di grano Verna, il risultato è proprio quello che volevo, fragrante e rustico. Ho trovato poi uno zucchero di canna perfetto che pur essendo grezzo e integrale, ha più o meno la stessa consistenza di uno zucchero semolato, il che è abbastanza importante per la buona riuscita della ricetta.
// Ciambelline al vino e grani antichi //
°° Ingredienti °°
- 1 bicchiere di zucchero di canna integrale semolato (più un altro po’ per intingere i biscotti)
- 1 bicchiere di vino rosso
- 1 bicchiere di olio extra-vergine d’oliva
- farina q.b. per impastare, metà di farro monococco semintegrale, metà di grano verna tipo 0 (o la/le farine che preferite)
- una punta di bicarbonato



Per la ricetta ho preso ispirazione da qui.
Cara Claudia, vivo in Chianti e anche io son circondata da una bellissima natura ma i problemi quotidiani sono così tanti e così pesanti che chi la vede ? ma basta una bella lettera come la tua , anche in un giorno reso piu’ malinconico del solito dalla pioggia e ci si guarda intorno con un altro occhio. Grazie ! mi hai fatto venire voglia di provare i tuoi biscotti anche se non so quando ma li voglio proprio fare entro oggi ( domani avrà la sua borsata di problemi nuovi..).
Grazie ancora, Simonetta
Ciao Simonetta,
Credo sia anche questo il senso della condivisione, ritrovarsi nei racconti di qualcun altro, entrare in empatia, e magari sentire che le soluzioni proposte sono anche le proprie…in questo caso natura rigogliosa, buona musica e chiaramente ciambelline al vino 🙂
Sono davvero semplicissime, provale, con la musica di cui ho parlato in sottofondo verranno ancora meglio!
Sono felice di aver contribuito a regalarti un nuovo sguardo sulle cose, almeno per oggi…grazie a te e alla prossima.
La dimostrazione che la cucina é prima di tutto passione a cui segue la ricerca e la sperimentazione. E la dimostrazione come tutto ciò che appassiona sia importante e necessario nei periodi di maggiore stress !
Lo è! Grazie della visita, prima o poi queste te le faccio assaggiare…
Da tempo volevo la ricetta, e una mia amica che le ha fatte ha detto che ci vuole anche il lievito perchè così vengono più friabili, ma forse il bicarbonato serve a sostituzione del lievito…che ne pensi? Ho proprio voglia di provarlema non capisco che farina hai utilizzato!
Mary
Ciao Mary! Sì, il bicarbonato qui va a sostituire il lievito e ti assicuro che lo fa molto bene, i biscotti si gonfiano leggermente in cottura e diventano friabili al punto giusto. Se preferisci comunque puoi sostituirlo con mezzo cucchiaino di lievito in polvere. Per le farine puoi variare come vuoi, io ho usato delle farine di grani antichi che trovo in zona qui da me, ma puoi usare la normale farina che usi di solito. Se vuoi un risultato più rustico come in questa ricetta usa metà farina bianca di grano e metà farina integrale o semintegrale di farro. Dimmi pure se ti servono altre informazioni!
E’ proprio vero che quando si è sballottati da emozioni varie, la voglia di dolci va alle stelle….
Ho già fotografato la prossima ricetta che pubblicherò, sai cos’è? UN DOLCE! Questo la dice lunga…
Sei sempre una garanzia, quindi ho fatto dose doppia. 🙂
Ciambelline al vino pour tout le monde!!! 😉
Valentina
Wow, Valentina, devi avere un forno capiente! Comunque sì, garantisco assolutamente per questa ricetta, è una delle mie preferite in assoluto: semplice, facile, e i biscotti piacciono davvero a tutti, uno tira l’altro. Buon lavoro 😉