Non so se l’avete notato, ma da qualche settimana sono comparsi dei banner pubblicitari qui accanto nella colonna laterale. Sono stata combattuta a lungo sulla scelta di inserire o meno pubblicità nel blog e alla fine ho deciso che l’avrei fatto, ma alle mie personali condizioni. Ho ricevuto qualche offerta da agenzie pubblicitarie nei mesi passati, senza contare la possibilità nota più o meno a tutti di Google Adwords. Ma non mi piaceva l’idea di veder comparire messaggi promozionali a casaccio che non avessero a che fare con quello di cui parlo qui, o che peggio ancora ci andassero in contrasto totale. Volendo mantenere una certa qualità e coerenza anche in questo ambito, ho deciso di non delegare questo compito importante e di contattare io stessa le aziende che avrei voluto pubblicizzare, aziende di cui peraltro ho già parlato in queste pagine senza ricevere compenso alcuno, e di cui avrei continuato comunque a parlare a prescindere da qualsivoglia collaborazione pagata. Ho voluto scrivere questo post per spiegarvi meglio la mia scelta e ho pensato di preparare una ricetta che racchiudesse in qualche modo tutte e tre le realtà che ho deciso di ospitare qui sul blog. Ma prima vi parlo un pochino di chi sono i nuovi ospiti.
Il primo non ha tanto bisogno di presentazioni, se mi seguite da un po’ lo conoscete già: è il Podere Pereto, azienda agricola biologica che coltiva grani antichi, legumi e non solo, è a pochi chilometri da casa mia e ve ne ho parlato qui e in molte ricette in cui ho già utilizzato i loro ottimi prodotti. L’azienda vende prevalentemente in Toscana, rifornisce i gruppi d’acquisto e fa vendita diretta nella propria sede, che si trova vicino Rapolano Terme, di fronte a un panorama veramente suggestivo sui tipici calanchi delle crete senesi (il Pereto è anche agriturismo!!).
La seconda azienda appartiene al mio amico Arcangelo, che conosco da quando sono venuta qui nel senese. E’ stato lui a mettermi la pulce nell’orecchio sui banner un po’ di tempo fa chiedendomi se fosse possibile mettere uno spazio qui su Granosalis. è un e-commerce con un’ottima sezione sulle attrezzature per la cucina naturale, come ad esempio germogliatori, coltelli in ceramica, macchine per il latte vegetale e soprattutto estrattori di succhi, di cui ha selezionato le migliori marche disponibili: il mio estrattore l’ho preso proprio da lui qualche anno fa e va che è una meraviglia, regalandomi succhi freschi tutti i giorni e dimostrandosi molto versatile per molti altri utilizzi in cucina. Il progetto racchiude anche una casa editrice indipendente e una buona selezione di libri sull’argomento della salute naturale.
La terza azienda si chiama Tauro, ed è la maggiore (forse l’unica?) produttrice in Italia di essiccatori elettrici ad uso domestico. Io ne uso uno da tempo e mi ci trovo benissimo, l’avrete visto comparire diverse volte negli articoli riguardanti le erbe spontanee (se siete fissati come me con la raccolta selvatica, un essiccatore prima o poi ci vuole!) e anche su qualche ricetta di autoproduzione. É uno strumento utilissimo anche per chi abbia un proprio terreno in cui coltivi ortaggi o frutta, perchè permette di conservare facilmente le eccedenze del raccolto, o per chi abbia scelto di avvicinarsi al crudismo. E per gli sperimentatori seriali, che di novità e fantasia in cucina non ne hanno mai abbastanza! Collegato al sito aziendale c’è anche un bel blog che si chiama essiccare.com, attualmente in fase di restyling (e loro ci metteranno certo meno di me!), ma consultabile e zeppo di contenuti interessanti e molto piacevoli da leggere, che il registro utilizzato non è certo quello che ci aspetteremmo da un blog aziendale.
Occhei, veniamo alla ricetta: ho pensato di preparare delle barrette di frutta essiccata e cereali, buone, pratiche e molto nutrienti; pochi giorni fa ne ho mangiata una prima di uscire di casa per una lunga passeggiata, e pur avendo il classico buco allo stomaco al momento di mangiarla e avendo fatto poi una certa attività fisica, non ho più sentito fame fino all’ora di cena (e sappiate che per me è raro!). La frutta non l’ho essiccata io, ma ho usato l’essiccatore per solidificare il composto, per la cui ricetta mi sono ispirata, cambiandola un po’, a quella trovata proprio sul libro che la Tauro stessa ha pubblicato un annetto fa, che vi straconsiglio perchè pieno di ricette interessanti. Ci ho messo i fiocchi di farro monococco e il miglio soffiato prodotti dal Podere Pereto, i semi di lino (che avevo già in casa, ma sappiate che il Pereto produce pure quelli) e un po’ di succo di mela estratto di fresco col mio estrattore. Non si se avete idea di quanto costi una bottiglia di succo di mela biologico: ecco, se investite una volta in un buon estrattore potrete berne a volontà a circa un sesto del prezzo, e soprattutto berrete un prodotto molto più vitale, che non ha subìto pastorizzazione.
Un ultimo appunto su Tauro: finalmente, già da un po’, hanno messo in commercio dei fogli antiaderenti lavabili e riutilizzabili, che possono essere usati per ricette come questa in cui precedentemente era necessario usare della carta da forno per foderare i vassoi. Questi fogli (si chiamano Drysilk) permettono di risparmiare carta e sono 100 volte più pratici per la stesura dei composti semiliquidi, che sono davvero odiosi da stendere sulla carta da forno.
Pima di lasciarvi alla ricetta: il prossimo venerdì, il 15 maggio, alle 18.30 sarò a Castelnuovo Berardenga (SI) per l’appuntamento col ciclo di incontri sulle erbe selvatiche “Non solo Salvia”, in cui proporrò il mio laboratorio sul pane a lievitazione naturale con le erbe. Se vi interessa sbrigatevi che le prenotazioni chiudono domani!! Il costo sinceramente non lo so, ma sarà basso, dovete sentire direttamente il Museo del Paesaggio, dove si terrà l’incontro, nella locandina qui sotto trovate i riferimenti da contattare:
// Barrette di frutta secca e cereali //
°° Ingredienti °°
- 200 grammi di semi di lino
- 500 grammi di frutta essiccata mista a piacere (io ho messo albicocche, fichi, mirtilli rossi, mele, prugne, datteri)
- 250 ml di succo di mela
- 4 cucchiai di semi di girasole
- 4 cucchiai di semi di zucca
- 150 grammi di fiocchi di farro monococco
- 20 grammi di miglio soffiato
- 4 cucchiai di sciroppo d’agave (facoltativo)
wow Claudia, complimenti!!! Che grandi risultati!!! Tauro essiccatori, la gribaudo, sarai emozionatissima! ora ti manca il libro con mondadori, il panel al blogfest di rimini e una citazione al premio macchianera… poi sei arrivata! Un’altra noiosissima foodblogger con le sue noiosissime ricette, dopo la disperata ricerca di un settore specifico (vai con le erbe spontanee!!!) e i bannerini dei soliti noti. Non avevamo proprio capito che fossi l’ennesima foodblogger commerciale, l’hai nascosto così bene finora !
Quando voi disoccupati la smetterete di inventarvi foodblogger forse potremo smetterla di annoiarci con le vostre pallose ricette trite e ritrite che puntano solo a qualche click sul banner o a pubblicare il solito palloso libro di cucina. Che noia, grazie per il contributo.
Ti dirò…che qualcuno non avrebbe gradito la scelta l’avevo messo in conto, ma che qualcuno commentasse con tutto questo astio proprio no. Mi hai stupita!
Non ho niente da nascondere, tant’è che questo post l’ho voluto scrivere, di mia iniziativa, senza concordalo con le aziende di cui parlo, proprio per avvertire chi mi legge di questo cambiamento, non mi piaceva buttare lì i banner come se niente fosse. Questo blog nasce dalla voglia di dare voce e corpo a una mia passione, che porto avanti anche fuori dallo schermo, nel mondo vero. Se questa passione potrà portarmi da mangiare ed evitarmi di dovermi rinchiudere in un lavoro che non mi piace (che peraltro già svolgo) sarà una grande gioia per me. Non mi sono scelta nessuna nicchia, è stata semmai lei a scegliere me: amo la natura che mi circonda alla follia e mi entusiasmo come una bambina alla scoperta di ogni cosa nuova nel mondo vastissimo delle piante, come anche nell’osservazione della ciclicità di ciò che già conosco.
Non ci vedo nulla di male nel commercio, se è condotto secondo certe regole, se non lede a nessuno ma porta qualcosa di buono. Piccole aziende come la Tauro o il Podere Pereto producono cose buone e utili, inducono all’autoproduzione e al mangiare in maniera rispettosa per il nostro corpo e per la terra. Sono aziende che hanno una loro etica e si muovono in maniera pulita verso l’esterno, nel comunicare e nell’agire. Non ci vedo proprio nulla di male nel pubblicizzarle, lo facevo già a prescindere, come ho scritto nel post.
Oh, e comunque, se ti annoi, ma che diavolo mai ci vieni a fare qui?! 😉
ciao Claudia, sono bellissimi e immagino anche buoni! io non posseggo un essiccatore, conosci un metodo alternativo per la preparazione che non mi costringa a comprarlo? Grazie
Ciao Annarita, ci sono due soluzioni alternative: se ne hai la possibilità essiccale al sole, stese su fogli di carta da forno e poggiate su graticci o gratelle per dolci, magari coperte con delle garze o teli di organza, per tenere lontani gli insetti. Con questo bel sole che c’è ora in 2-3 giorni dovrebbero essere pronte (ritirale in casa la sera però!). Oppure puoi usare il forno, a temperatura bassissima (50°-60° massimo) e tenendo lo sportello aperto con un cucchiaio di legno. Non so quanto potresti metterci così, credo dalle 6 alle 12 ore, dovresti sperimentare, tenerle d’occhio e valutare quando sono abbastanza asciutte. In entrambi i casi ricordati sempre di girarle di tanto in tanto. Se le fai e se ti va fammi sapere 🙂
WoW! Quanto inutile spreco di furia, caro Uno!
Invece, Claudia, io condivido scelta e modo. Mi congratulo, non c’è proprio niente di male a fare pubblicità a chi se lo merita e meno che mai nel cercare un modo etico per fare qualche soldino 🙂
Per le barrette, appena trovo il modo di infilarci qualche proteina in più te le replico :)))
Grazie Maria, della visita e delle tue parole 🙂
Qualche proteina in più? Già se utilizzi albicocche secche come base unica, invece di mischiarle ad altra frutta, aumenti la percentuale. Miglio e farro ne sono piuttosto ricchi, ma il miglio qui, essendo soffiato, rende meno. Potresti aggiungere però dell’erba di grano in polvere, che è molto, molto ricca di proteine complete di tutti gli aminoacidi essenziali, aggiungendo magari un po’ di succo di mela in più.
Caspita, quanta rabbia e astio caro il mio Uno…
Dal mio basso di avere un sito senza pubblicità (dal 1999, ciapa sù e porta a cà), del non aver pubblicato con Mondadori ma con piccole e medie case editrici, del non aver mai partecipato a un panel al blogfest di Rimini (seppur più volte invitata, ciapa sù e porta a cà n.2) posso dire in tutta coscienza che mi piace il lavoro di Claudia e che il suo parlarne ai lettori è una cosa gentile ed educata.
La tua sparata trasuda invidia, rabbia, frustrazione. Quelle, di solito, di chi prova a fare qualcosa e non ci riesce. Domandati magari se il non riuscirci non possa dipendere magari dalla mancanza di amore per quello che fai o di educazione verso chi cammina sulla tua stessa strada. A volte abbracciare con amore il lavoro degli altri ti dà più soddisfazione che denigrarlo, provaci 🙂
Eh già Grazia, incredibile ma vero, pur non facendo le stesse identiche scelte ci si può apprezzare lo stesso. Peccato che tanta gente ancora non non lo capisca, e che ami così tanto categorizzare cose e persone che nemmeno conosce.
Ti ringrazio per questo tuo bel commento, ci voleva!!
Guardo quei fiocchetti celestechepiaceame e penso che vorrei che gli attimi fossero pacchi da scartare, anche senza sapere cosa c’è dentro, con l’effetto sorpresa… vorrei fossero pieni di cereali e semi, perchè significherebbe che fanno bene… e vorrei fossero confezionati da mani di persone che credono nelle cose vere e oneste, come te…
Leggere di Rapolano Terme mi riporta a un giugno di tanti anni fa, a cui guardo inevitabilmente con nostalgia… ma non è detto che i ricordi non si possano rinfrescare, come il lievito madre, rendendoli presenti… tanto ormai tra treni in corsa e biciclette su strade sterrate, parto e chi mi ferma più… 🙂
Francesca, sì, Rapolano merita! Per le terme e per il paesaggio! Se ripasserai da queste parti ci potremo andare insieme, ecco, magari quando rifà meno caldo però 🙂 Una rinfrescata ai ricordi non può che essere positiva…un abbraccio!!
Essere coerenti con le proprie idee, cercare di rispettarle e portarle avanti ogni singolo giorno è la cosa più difficile che una persona possa fare … specialmente nella nostra “fantastica” società!
Tu ci riesci, fino in fondo, senza timore, con una caparbietà non proprio comune ( ma già te l’avevo detto).
ps: l’essiccatore qui sta scalpitando per l’arrivo della frutta primaverile/estiva … magari per fargli passare un po’ il tempo mi metto a fare queste barrette bellissime!
Grazie Martina <3
E sì, direi che è un gran bel modo di impegnare il tuo essiccatore in attesa dei frutti maturi! E davvero, non sembrerebbe ma ci vuole davvero poco per farle.
Un bacione!
Claudia!!!!Ho lasciato gli occhi su tutto!Barrette, estrattore e essiccatore 😀 non sai quanto mi piacerebbero a questo poi si aggiunge il tuo ‘mulino’! Insomma perché tante parole?a mio avviso la tua coerenza è talmente lampante che se anche avessi visto i banner in questo spazio non avrei mai dubitato della tua buona fede 😀 sono talmente poche le persone che cucinano in modo consapevole e tu oltre che in cucina ‘vivi’ anche in modo consapevole, una cosa che ormai riesce poco a molti!Ti faccio i miei auguri per le belle novità e sappi che il mio pensiero vola a te tutte le volte che vedo il biancospino da dietro la finetsra della cucina di campagna!:-D un abbraccione!
Laura!!! Grazie, grazie, grazie, per tutto…un abbraccio a te, il mio augurio è che qualcuno intercetti i tuoi desideri e ti faccia un bel regalo! 😉
ciao Claudia, avevo notato i banner la settimana scorsa ed ero rimasta sorpresa… ecco con questo articolo hai dato voce ai miei pensieri… hai fatto bene… a condividere con tutti noi che ti apprezziamo per quello che fai e come lo fai .. compreso i tuoi rifornitori.. che sono scelti con logica e criterio che io ho apprezzato da quando ti ho conosciuta!
.. non mollare.. continua a “amare la natura che ti circonda alla follia e a entusiasmart come una bambina alla scoperta di ogni cosa nuova nel mondo vastissimo delle piante” … Omnia munda mundis
Cristina, che dirti…grazie! Per le tue belle parole, soprattutto per le tre finali, di cui non mi sento così degna. A presto!!
Eccomi, ripassata per farti i complimenti! Molto sensata la scelta di piccole aziende di qualità piuttosto che circuiti pubblicitari generalisti. E tutto il resto è molto “granosalis”, quindi continuerò a passare per il tuo sito delicato e a inebriarmi di nuove ricette! Continua così è banale e scontato, però ci sta, continua così! Un abbraccio grande!
Sarà banale e scontato, ma mi fa molto piacere comunque 🙂 Grazie davvero e un abbraccio a te!!
No, non ci siamo. Io passo e leggo silenziosamente, lo sai. E vorrei tanto irrompere ad ogni ricetta, commentando con l’entusiasmo che mi contraddistingue nella vita reale! Poi, però, lo schermo mi limita e quindi resto ospite discreta.
L’incoerenza non è un dramma ma – anche se fosse – quel commento, ad una persona corretta e coerente come te, mi ha fatto ribollire il sangue! Ma se anche fossero quelli i tuoi scopi (buahahahahah magari sì, ma non credo siano primari)? Che problema ci sarebbe?!
Per quanto mi riguarda, anche il post di spiegazioni era “superfluo”. Sei limpida: una persona attenta e intelligente avrebbe sicuramente capito gli intenti dei tuoi banner anche senza che venisse esplicato il motivo della tua scelta. Guarda caso, di aziende che tu hai sempre sponsorizzato.
Anyway, al posto tuo a me sarebbe scesa una lacrimuccia. Invece, mangiamoci allegramente queste super barrette alla faccia degli invidiosi!
Un abbraccio luminoso Cla, io sono una delle tue fan più agguerrite!
Proprio perchè so del tuo essere ospite silenziosa, apprezzo ancora di più questo tuo intervento…
Mi trovi d’accordo, l’incoerenza non è un dramma, dico sempre che la coerenza è dei morti…solo loro non cambiano mai! E voglio essere libera di cambiare come e quanto mi pare, senza dover rendere conto a nessuno. Quindi, fermo restando che manco so che cos’è un panel al blogfest di Rimini e che non credo che domani mi chiami la Mondadori, anche se volessi perseguire quella strada non ci sarebbe proprio niente di male e non giudico chi lo fa. L’unica cosa certa è che ci ho sempre messo il cuore nello scrivere qui dentro, se non sentissi più di amare quello che faccio non lo farei. A qualcuno può annoiare…ma a quanto pare non a tutti 🙂
Nessuna lacrimuccia, ma tanti sorrisi per te, grazie di cuore!!
Sempre nel mio cuore, Cla, chè sei una delle mie affinità elettive del web e, fra l’altro, io davvero non mi perdo un solo tuo post: ogni volta imparo tantissimo e ogni volta vengo catapultata in un mondo magico che desidero scoprire anche io, possibilmente presto. Ecco, l’ho detto e ti ho dichiarato il mio ammoooore imperituro.
Sono del tuo stesso avviso, il cuore vince sempre. Sempre. <3
<3 <3 <3 !!!
Ciao Claudia! Ammiro da sempre la tua trasparenza e il rispetto e la cura che per chi, come me, ti segue. Continuo a sostenerti perché ho fiducia nelle tue scelte e nel percorso che stai portando avanti, in maniera tutt’altro che superficiale.
Mi spiace leggere della critica di Uno, da cui soprattutto traspare molta sofferenza. E forse è questo che mi rattrista di più.
Un bacione Claudia!!
Grazie Lucy bella, mi piace sapere che ci sei 🙂
Un bacione a te!!
Nulla di male nei banner. Conosco la Tauro (ho il tuo stesso essiccatore) e la Pereto (che ho visitato quest’inverno dopo aver letto il tuo post che la riguardava) e sono davvero aziende “diverse”. Continua a scrivere e a trasmetterci la tua passione per la natura e la cucina, come fai ad ogni post…e se questa tua passione sta diventando o diventerà il tuo lavoro, allora non posso che congratularmi con te!
Fin troppo educata nel rispondere al primo commento.
Ps non vedo l’ora di provare le barrette!
Grazie Francesca, anche per la tua testimonianza verso le aziende in questione. E forse sì, Uno non meritava questa educazione, ma non ci riesco proprio a mettermi su quel livello!! Grazie del sostegno, se provi le barrette fammi sapere!
Cara Claudia,
anch’io sono una tua fedele lettrice silenziosa, rimasta attonita a leggere il primo commento.
Parole del tutto gratuite, le cui ragioni è inutile sondare.
Ho apprezzato molto la tua risposta pacata.
Per quanto riguarda il merito, io non trovo che ci sia nulla di male ad aiutarsi e a fare rete con persone che condividono e promuovono gli stessi valori e stili di vita. Il commercio non è un male in sé, io ho fiducia nelle tue scelte ma comunque ognuno di noi è dotato di senso critico e può farsi un’opinione.
Io continuerò a leggere il tuo tutto-fuor-che-noioso blog, perché lo apprezzo molto. 🙂
Un abbraccio,
Carlotta
A qualcosa è servito, quel commento di Uno, a farmi sentire ancora di più l’affetto di molte di voi. Grazie Carlotta per le tue parole, il tuo feedback, il tuo passare sempre di qui, anche io lo apprezzo moltissimo!!
Un abbraccio a te!
Cara Claudia, è da tanto che non ti visito, ma il tuo blog è sempre meraviglioso. Domani condividò la tua ricetta sulla pagina Facebook di Dolce Senza Zucchero. Un abbraccio! Ivy
Ciao Ivy!! E come si fa a visitare sempre tutti, io ormai ho perso il filo da un bel pezzo 🙂 Ma da te passo spesso, ci sono sempre idee così interessanti…ti ringrazio del saluto, della condivisione e dei complimenti, un abbraccio a te!