Assaperlo prima! É un po’ tardi per quest’autoproduzione, non l’avevo pianificata per niente e per questo mese avevo pensato a ben altro, poi…poi ho visto quel vecchino col bicchiere raccogliere qualcosa dalle mura del paese, mentre tornavo a casa molto lentamente in macchina, molto lentamente perché in coda all’ennesima ape cross anni ’80 puzzona o all’ennesimo automobilista timorato a passo d’uomo, due esemplari mooolto comuni da queste parti. Fatto sta che quel vecchino mi ha fatto rendere conto di quante millemila piante di capperi ci siano aggrappate alle vecchie pietre che circondano il paese. E visto che non stiamo parlando delle Mura Aureliane a Roma, che saranno sì piene di capperi, ma non voglio manco sapere che cosa ci sta attaccato sopra quelle foglie e fiori, ho pensato che una bella raccolta ci stesse proprio. A dire il vero qualche mattina fa ho raccolto qualche cappero per poterlo mangiare subito in una ricettina che avevo pensato per pranzo, poi sono arrivata a casa, ho acceso il computer per saperne qualcosa di più sui capperi appena colti e ho scoperto che assolutamente non si mangiano prima di averli messi sotto sale o sott’aceto per 3-4 settimane, che così freschi hanno un saporaccio. E insomma, nella ricetta ci ho messo le olive, e i capperi, anche se erano pochi, li ho messi sotto sale. La ricettina coi capperi la condivido con voi il mese prossimo, quando la conserva sarà pronta, ma condivido adesso questo stimolo alla raccolta, e sbrigatevi che è già tardi! 🙂
Per chi non lo sapesse, i capperi sono dei boccioli, il cui fiore aperto è veramente bello. Crescono su mura e muretti e fioriscono da maggio a settembre. I boccioli si conservano sonno sale, sott’aceto o sott’olio; come tutti i fiori contengono elementi nutritivi molto utili per l’uomo, soprattutto flavonoidi, sostanze antiossidanti molto potenti. Oltre a questo contengono diverse vitamine e minerali, soprattutto vitamina K, rame e ferro. La conservazione sotto sale rende più elevato il loro contenuto di sodio: ricordatevi di sciacquare bene i capperi prima di usarli e chiaramente di aggiungere meno sale alla preparazione in cui li state mettendo.
I capperi migliori si raccolgono a maggio e giugno, ma si prosegue tranquillamente anche per tutto luglio e fino alla fine di agosto, anche se quelli primaverili sono migliori. La raccolta è lunga, che i capperi sono piccolini, ma una pianta può essere molto fruttuosa visto che tira fuori nuovi boccioli ogni 7-10 giorni. Quindi, se avete una pianta a disposizione in condizioni medio-alte di salubrità ambientale come quelle su cui ho fatto la mia raccolta, o meglio ancora le avete sulle pareti della vostra bella casa di campagna o su qualche muro a secco su ruderi abbandonati, potete fare più vasetti a distanza di un paio di settimane gli uni dagli altri.
// Capperi sotto sale //
°° Ingredienti °°
- capperi a volontà
- sale marino integrale grosso
Meravigliosi!Li avevo raccolti anni fa in vacanza sull’isola di Salina: praticamente lì è difficile trovare quacosa di diverso dal cappero sulle colline 🙂
Foto splendide e immagino anche questi capperi!
Ciao cara!
Beh, certo i capperi dell’isola di Salina saranno stati più pregiati di quelli dell’entroterra toscano! Però anche questi non sembravano male…te lo saprò confermare tra un mesetto 🙂
Ciao e grazie del tuo feedback, apprezzatissimo come sempre!
Io ho la fortuna di avere 2 piante in giardino e solo quest’anno mi è venuto in mente di raccoglierli.
Io ho usato il sale fine e ancora sono al riposo, in attesa ancora per qualche settimana.
Il profumo è meraviglioso!
A presto.
GiuseB
Forse anche i miei devono riposare ancora un po’…che fortuna averli direttamente in giardino!
Fammi sapere come sono quando li provi, a presto!
Ciao sono appena approdatta per caso in questa tua casetta virtuale devo proprio dirti che con questo “cappero di post” mi hai aperto un mondo °_° Non che pensassi che i capperi nascessero già invasettati…ma non ho neanche mai creduto che le piante optessero essere così belle e portata di mano. Devo assolutamente approfondire 🙂
Grazie
Cesca
Ciao Cesca! Il tuo commento mi ha strappato una risata mentre ero immersa nel lavoro con le sopracciglia aggrottate…quindi già ti devo un grazie!
Felice di averti fatto conoscere qualcosa di nuovo, purtroppo per approfondire ti toccherà aspettare il prossimo maggio, che ormai i capperi sono belli che andati, segnatelo come progetto per la primavera!
E grazie di aver commentato pure perchè così ho scoperto il tuo blog, che è pieno di cose interessantissime!!!
Alla prossima 🙂
Anche io ho fatto raccolta di capperi di due qualità:i piccolini ed altri molto piu grandi che ho spaccato a metà.Dopo qualche giorno ho scolato il liquido che il sale fa uscire. Speriamo di aver fatto bene
Ciao Maria Teresa, grazie della condivisione. Devo dire che i capperi a metà non li ho mai visti: di solito anche i produttori che li confezionano per la vendita li conservano interi. Non so se tagliarli ne pregiudichi in qualche modo conservazione e sapore. Magari aggiornaci quando lo capisci ;).