Tortini crudisti di avocado e cacao

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Brrrrr…freddo? Anche lì da voi? Stamattina quando mi sono svegliata il mio termostato segnava 15.9°, ora il sole che batte sulla finestra lo sta facendo pian piano salire. Adoro la tramontana! Spazza via ogni ostacolo che si frapponga tra noi e l’orizzonte, lasciandoci intravedere montagne innevate che nemmeno sapevamo ci fossero laggiù, oltre le colline. E colora il cielo di un azzurro che più azzurro non si può.
Ieri il vento ha soffiato forte anche sulle colline dell’Antico Uliveto, dove si è svolto il corso di riconoscimento e utilizzo delle erbe selvatiche di cui vi ho parlato la settimana scorsa. Più mi impegno in questo tipo di attività più mi rendo conto di quanto ne sia innamorata: già martedì, quando sono andata in agriturismo a fare un sopralluogo per vedere cosa ci fosse di interessante da far conoscere ai partecipanti, non riuscivo a togliermi il sorriso dalla faccia. Vento e sole mi hanno accompagnata anche quel giorno, in una passeggiata solitaria inframezzata da un bel pranzo seduta nel bosco, che mi ha offerto riparo e pace, tra giochi di luce e disarmonici, affascinanti disegni creati dai rami spogli. La ricchezza dei prati, così generosi anche a gennaio, e la straordinaria abbondanza di calendula in fiore ai margini dei vigneti mi facevano presagire che la giornata di sabato sarebbe stata molto intensa e piacevole. E infatti è stato proprio così: nonostante il vento gelido arrivato proprio in tempo per la nostra uscita, saremmo rimasti fuori a passeggiare ancora a lungo, tanto c’era da scoprire nei prati dell’agriturismo. Il gruppo era allegro, curioso e molto variegato, qualcuno arrivato dalle conoscenze di Daniela, proprietaria dell’Antico Uliveto, qualcun altro dalle pagine di questo blog (grazie ancora Simona per aver fatto tutta quella strada, spero che tu sia rimasta soddisfatta!! E anche a te Helene, che hai portato un po’ di aria nordica in questo covo di toscanacci e romani). E sì, saremmo rimasti fuori, ma quando la gente ha iniziato a non sentirsi più le mani e addirittura il vento ha preso a soffiarci addosso il nevischio proveniente da una grossa nuvola a nord, beh, abbiamo ceduto. Ci siamo rifugiati al calduccio con una tisana preparata da Daniela con erbe raccolte da lei nel suo bellissimo giardino, a preparare un oleolito di fiori di calendula e a pulire bacche di rosa canina, chiacchierando delle erbe e delle loro proprietà.
Voglio ringraziare ancora Daniela, che ha ospitato l’evento, e tutti i partecipanti, è stato proprio un bel laboratorio. Abbiamo già fissato come prossima data il 12 o il 13 marzo per un nuovo incontro, e lì sì che non riusciremo a staccarci dai prati fino al tramonto!
Oggi, che finalmente ho un po’ di tempo per scrivervi in relax, vorrei lasciarvi ancora la ricetta di un dolce. Un dolce molto particolare, forse (anzi, sicuramente) non troppo adatto a questo momento, visto che siamo in pieno inverno…ma che vi devo dire, è proprio adesso che l’ingrediente principe di questa torta è di stagione, qui da noi, e so che molti sbarreranno gli occhi, ignari del fatto che sì, anche in Italia si coltivano avocado, come pure banane, mango, papaya e altri frutti che siamo abituati a considerare prerogativa dei paesi tropicali.
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Ecco, non so se questo sia un bene, se la Sicilia insomma fosse adatta già da decenni alla coltivazione di questi frutti e semplicemente nessuno ci aveva pensato, o se sia stato il cambiamento climatico ad aver reso le temperature del Sud-Italia adatte alle colture tipiche dei tropici. Certo è che in molti sono stati spinti a rinnovare la propria attività agricola dalla follia del mercato, che già dagli anni ’80 destinava una delle colture su cui la Sicilia ha basato per secoli la tua agricoltura, gli agrumi, alla distruzione, con tonnellate di arance, limoni e pompelmi mandati al macero invece che sui banchi dei mercati italiani e europei. Per fortuna anche gli agrumi stanno conoscendo nuova fortuna, soprattutto grazie alla diffusione sempre maggiore di forme di economia partecipata e ai gruppi d’acquisto, come raccontano ad esempio questi due produttori siciliani.
La coltivazione degli avocado, attiva soprattutto nelle zone a terreno vulcanico che circondano l’Etna, sta crescendo sempre di più, anche se non riesce a coprire la domanda interna ed estera. Quando i frutti sono maturi e vengono messi a disposizione dai produttori si esauriscono molto velocemente. Le ragioni sono tante: sono buoni, molto buoni, viaggiano per pochissimi chilometri rispetto agli avocado che troviamo nei supermercati, che arrivano da Centro e Sud-America, Sud-Africa e Israele, sono biologici, per la quasi totalità della produzione siciliana, e nonostante tutto ciò hanno un prezzo al chilo inferiore agli avocado convenzionali d’importazione. Non posso dire anche “sono maturati sulla pianta”, perché ho scoperto che gli avocado si raccolgono sempre duri, per lasciarli poi maturare successivamente. Ma di certo hanno subito molte meno manipolazioni dei loro parenti tropicali.
E veniamo al perchè-questa-ricetta-ora: quando ho saputo dell’esistenza di questa possibilità, di poter mangiare avocado italiani, ho fatto subito qualche ricerca e creato una lista di produttori. E ho aspettato a contattarli che arrivasse la tarda primavera, assolutamente convinta che gli avocado maturassero in estate. Frutto tropicale = estate, giusto? E invece mi sono ritrovata a bocca aaciutta, sentendomi dire da tutti che la raccolta era ormai conclusa e sarebbe ripresa il prossimo autunno. Insomma, ho scoperto che qui gli avocado si raccolgono da ottobre fino ad aprile, nella stagione fredda. Quindi lo scorso autunno mi sono organizzata con altre amiche e conoscenti (tra cui le belle Giulia ed Erika) e mi sono fatta spedire una bella scatolona da 30 chili di avocado, che ad aprirla era una vera bellezza: frutti verdissimi di tutte le varietà e dimensioni, con foglie attaccate qua e là.
Ora: potevo anche pensarci prima a postare questa ricetta, che ho preparato, fotografato e mangiato già da mò, ed evitare di regalarvela proprio all’arrivo delle prime nevicate, perché è una torta fredda e posso capire che non invogli granché in questo momento. Ma è andata così, lo sapete che il mio tempismo lascia spesso a desiderare, se non vi va adesso appuntatevela per il futuro. Chiaramente con l’avocado potete prepararci un sacco di altre cose buone, più adatte a questa stagione. Però ve lo devo dire, questa torta merita…l’avocado e il cacao si sposano che è una bellezza, e la cremosità di questo meraviglioso frutto verde, che in molti casi può addirittura sostituire il burro (ve li ricordate questi biscotti, sempre al cacao? Una goduria) vi permette di usare meno frutta secca, di solito molto abbondante nelle torte crudiste, qui ce n’è solo nella base.
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Mentre mi accordo con uno dei produttori per una nuova spedizione la settimana prossima, vi lascio la ricetta. Le dosi sono per uno stampo da 18 centimetri di diametro (se non ce l’avete potete usare uno stampo fai da te come vi ho spiegato qui), ma nelle foto che vedete ho sperimentato anche dei piccoli tortini monoporzione, ricavati con un coppapasta da 7,5 cm. Devo dirvi che la torta grande rende meglio, conserva di più la sua cremosità nel tempo, cosa che invece i piccoli tortini fanno meno, tendendo a ghiacciarsi di più. Però quanto sono belli? Se poi avete dei petali di fiori essiccati misti da metterci su per decorare, diventano proprio una meraviglia: qui ci sono fiordalisi di diversi colori e calendula, è un mix regalatomi da una mia cugina che vive a Bolzano, prodotti da un’azienda sudtirolese molto interessante che vende anche online. Antonella cara, te l’avevo detto che prima o poi ti avrei dedicato una ricetta, eccola qui!

// Torta crudista di avocado e cacao //

°° Ingredienti °°

  • 3 avocado medio-grandi, ben maturi
  • poco succo di limone
  • 4 cucchiai di cacao crudo in polvere (in mancanza: cacao amaro in polvere)
  • 100 grammi di olio di cocco
  • 120 grammi di sciroppo d’agave + un cucchiaio per la base
  • 100 grammi di mandorle
  • 80 grammi di datteri denocciolati
  • un pizzico di sale
  • una manciata di fiori eduli essiccati per decorare: per me fiordaliso e petali di calendula
Tortini crudisti di avocado e cacao 1Iniziate preparando la base: Tritate in un buon robot da cucina le mandorle insieme a un cucchiaio di sciroppo agave, ai datteri e a un pizzichino di sale, fino ad ottenere un composto grossolano e appiccicoso. Mettete lo stampo (18 cm circa) per la torta su un piatto da portata e stendeteci la base all’interno, pressandola bene (in alternativa usate dei coppapasta tondi per ottenere dei tortini come quelli della foto). Lasciatela riposare in freezer per 30 minuti, mentre vi dedicate alla crema.
Tortini crudisti di avocado e cacao 1Sbucciate e denocciolate gli avocado, tagliateli in quarti e frullateli insieme a poco succo di limone, per non farli annerire. Unite il cacao, lo sciroppo d’agave, la vaniglia e l’olio di cocco, precedentemente riportato a temperatura di fusione a bagnomaria se solido. Frullate bene per amalgamare il tutto.
Tortini crudisti di avocado e cacao 1Tirate fuori la base dal freezer e versate la crema all’avocado nello stampo. Livellate bene e rimettete in freezer per almeno 2 ore. Prima di servire, sformate la torta e decoratela con una manciata di fiori essiccati. Conservatela in freezer, avendo cura di tirarla fuori almeno 10-15 minuti in anticipo prima di servirla.
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19 commenti su “Tortini crudisti di avocado e cacao”

  1. Non sono una grande amante degli avocado, e nemmeno dei dolci crudisti – rettifico: spesso sono DELIZIOSI, ma i ventordici chili di frutta secca che spesso richiedono, me li fanno evitare -, ma sei riuscita a farmi venire voglia di assaggiare quelli siciliani. Se solo si riuscissero a trovare, qui da me… l’ordine collettivo purtroppo non è proprio proponibile visto che difficilmente ne consumerei più di due o tre, devo provare a cercare un po’ meglio nei negozi bio o nei piccoli spacci dei produttori di verdura che ci sono nei dintorni e che spesso si affidano a piccole produzioni del sud per rifornirsi di quel che non possono produrre direttamente.
    Tra l’altro non sapevo proprio della stagionalità, anch’io ero convinta fossero un frutto estivo. Grazie per avermi insegnato qualcosa di nuovo ^_^

    1. Beh, Alice, ti dirò…non aspettarti grandissime differenze, se non ti piacciono gli avocado non ti piacciono, non credo che quelli siciliani ti faranno cambiare idea. Però…il dolce va provato, qui sul sapore dell’avocado predominano quello del cacao e dell’olio di cocco e pur essendo una torta crudista ha solo 100 grammi di frutta secca (quindi più o meno 15-20 grammi a porzione). Potresti anche provare a fare una tartelette non fredda, stendendo la base in uno stampo da crostatina e riempiendola poi con la crema senza metterla in freezer. Per quanto riguarda gli ordini dalla Sicilia, puoi farti mandare pure solo 3 pezzi, che corrispondono a circa un chilo, ma paghi un sacco di spese di spedizione rispetto a quanto spendi per i frutti. Però se vuoi la possibilità c’è 🙂
      Buona settimana!

      1. Diciamo che non sono una grande amante ma di tanto in tanto non mi dispiacciono. Diciamo che non sono tra quelle cose che considero da sbattersi per terra ^_^
        Per curiosità, tu da chi hai comprato? Non mi pare di aver visto il link nel post.

        1. No, infatti, non l’ho messo. Io ho comprato da un tipo che fa tutto tramite facebook, si chiama Massimiliano Malabrì. Se lo cerchi credo che il suo profilo sia pubblico. Ha davvero di tutto! Altrimenti c’è Sicilia Avocado, un consorzio che racchiude diversi produttori siciliani. Ma se cerchi su google “avocado sicilia” ne trovi anche altri! Basta che non li sbatti per terra poi, eh 🙂

  2. Allora non sono l’unica che vive l’inverno pensando alla primavera e ai fiori! 🙂 Quanta freschezza, quanti colori allegri, quanta luce!
    Mi riprometto da tempo di usare l’avocado in un dolce abbinato al cioccolato e voglio farlo al più presto. E quasi mi hai dato il pretesto/idea per tornare in Sicilia e prendere direttamente da lì il frutto, ehehe!
    ps: non voglio sembrare sfacciata, ma quando ci vedremo, se puoi, mi porti un piccolo sacchetto con quei petali bellissimi? Mi conosci, sai che li avrei notati e subito desiderati! 🙂

    1. Ciao Fra! E figurati se io non sto sempre a pensare alla primavera e ai suoi fiori, in qualsiasi stagione dell’anno 🙂
      Avocado e cioccolato si sposano che è una meraviglia, se riesci prova anche i biscotti che ho linkato prima dell’ultima foto, rielaborazione di una vecchia ricetta di Sweetie, sono ottimi!
      E per i fiori…macché sfacciata, certo che sì! Ero certa che ti sarebbero piaciuti 🙂

  3. Che bello deve essere stato quel laboratorio! Sento la gioia e posso quasi vedere i fiori di calendula se chiudo gli occhi!
    E gli avocadi siciliani? Sono stati una scoperta! Anche questa torta in verità. La proverò, qui l’avocado lo mangiamo quasi tutti i giorni in svariati modi ma non l’avevo mai messo in un dolce 😉

    1. Non so come sia stato dal punto di vista dei partecipanti, per me è stato molto bello e divertente. Anche se devo trovare al più presto un buon rimedio naturale per l’abbassamento di voce quando arriva la quarta ora 🙂
      L’avocado nei dolci è ottimo, il sapore, come ben sai, è piuttosto neutro, quindi si presta a molte preparazioni, come anche ad essere spalmato sul viso!

  4. Ti sono venuta dietro come un cagnolino tra prati e colline!
    Nel prossimo futuro ci sarà un viaggio in Sicilia penso; ancora non so quando e in che zona, ma l’unica cosa certa è che sceglierò un posto ricco di frutti che altrimenti non prenderei mai da nessun’altra parte!
    Mentre ammiro i tuoi fiori, incrocio le dita per poterti seguire di persona prima o poi … tu intanto sfrutta ancora il cielo terso della tramontana, guarda più verso nord … magari mi intravedi che ti saluto! 🙂

    1. Martina, non sai da quanto vorrei tornarci anche io, in Sicilia! Spero di riuscirci, prima o poi…
      Non chiedermi perché e per come, ma se penso a te ti collego molto alla Sicilia. Se non sapessi che sei ligure, penserei che tu fossi siciliana. Ripeto, non cercare spiegazioni alla cosa, è così e basta. Strano, no?
      Io scruto, osservo, e mi pare di vederla quella manina che si muove, laggiù…

  5. Freddo? Freddissimo direi, da me la sera andiamo tranquillamente qualche grado sotto zero…però il sole invoglia comunque ad uscire e a gustare piatti colorati come questa bellissima tortina decorata di petali multicolor 🙂 Io poi l’avocado l’adoro lo metterei ovunque, peccato essere tanto lontana dalla Sicilia 🙁 Beata te, un abbraccio 😉

    1. Ecco, ora che sono le 8 di mattina e mi sono svegliata col sole non ancora sorto e la campagna completamente bianca di gelo vorrei essere ai tropici. O per lo meno vorrei non dover uscire tra pochissimo per portare fuori il cane e poi andare al lavoro. Sob. Ma il sole sta sorgendo ed è una meraviglia anche oggi!
      Sono lontanissima anche io dalla Sicilia, gli avocado me li faccio spedire 🙂

  6. Io ho comprato arance online marca “Asso” della famiglia Calleri, Siciliane doc, che già comprava mia mamma dal fruttivendolo sin dagli anni ’60.
    Parlando con loro, mi hanno detto che in Sicilia si stanno coltivando sempre più
    frutti tropicali, dato che il clima è davvero tendente ad una veloce tropicalizzazione.

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