Eccomi finalmente tornata, col 2016 già iniziato da ben tre giorni. Come state? Io, come avete visto, ogni tanto scompaio senza preavviso alcuno, ma non vi preoccupate che poi sempre qui torno. Vi ho lasciati alla cioccolata calda homemade con l’idea di scrivere ancora almeno un altro post e salutarvi prima delle feste e della mia partenza per Roma, dove ho passato il natale, ma poi non ce l’ho fatta, per un sacco di motivi. Uno di questi è che il nuovo lavoro di cui vi parlavo qui mi ha costretta a rivedere un po’ i miei ritmi abituali, anche perché a dicembre c’è stato parecchio da fare. Ho bisogno di riprendere un po’ le misure e riorganizzare meglio le mie giornate, riuscire a far convivere i diversi lavori che faccio stabilmente (che già di per sé non è semplice) con quelli che arrivano all’improvviso (tipo la Gribaudo che ti manda una mail e ti dice: “Ti va di scrivere un libro? Devi partorire 40 ricette e 24 foto in poco più di un mese e mezzo!”) e trovare anche il modo di ritagliarmi fette di tempo libero in cui lasciare tutto fuori e svuotare la testa, che è anche funzionale a coltivare idee e creatività. Brezsny dice che sarò incredibilmente creativa quest’anno, bisogna che mi prepari!! 🙂
Il 2015 è stato un anno molto intenso per me. Ci sono state tante prime volte, tante emozioni nuove, tante paure da superare e tanti sorrisi. Lascio quest’anno con molta gratitudine e inizio il nuovo con entusiasmo, con la voglia di scoprire cosa mi porterà. E senza buoni propositi. Mi rendo conto che faccio davvero troppa fatica a mantenerli e non mi sembra nemmeno il caso di flagellarmi per questo. La vita è troppo imprevedibile per i buoni propositi. Troppo per i programmi e la ferrea disciplina. Se penso a quanti programmi e buoni propositi sono saltati quest’anno e a quanto quella parte di me rigida e calcolatrice si sia sentita frustrata, beh, mi rendo conto che visto che c’è ben poco che io possa controllare, tanto vale cercare di rilassarmi e stare in quello che c’è, in quello che viene giorno dopo giorno. Forse riuscirò a scrollarmi un pochino di dosso quella brutta sensazione di essere costantemente in ritardo. Quindi chi se ne frega se è un anno che il sito nuovo è in stand-by, chi se ne frega se non sono riuscita a fare questo o quello, chi se ne frega se la mia casa, per quanto piccola, è sempre un gran casino. É stato un anno bellissimo lo stesso, la pioggia sta finalmente cadendo mettendo fine a uno degli autunni più caldi e aridi della storia, la luce sta sovrastando di nuovo il buio mettendo già le basi per la prossima primavera, che arriverà in un baleno. E il pane, uno dei miei tanti pani imperfetti e così diversi da come li vorrei, sta completando la lievitazione.
Ricomincio dal pane, come lo scorso anno. Una delle preparazioni per me più fuori controllo, lo devo ammettere, anarchica e disobbediente, che se ne sbatte altamente delle mie aspettative e fa sempre come gli pare. Un po’ come la vita, insomma.
É un pane ricco, con tanti semi, ottimo, oltre che per iniziare il nuovo anno, anche per iniziare la giornata, con un po’ di marmellata sopra.
Vi lascio alla ricetta e vi auguro uno splendido 2016, pieno di cose belle, di cose nuove, programmi disattesi e tante sorprese.
// Pane semintegrale ai 5 semi //
°° Ingredienti °°
- 140 grammi di farina semintegrale di grani antichi
- 80 grammi di farina 0
- 65 grammi di pasta madre liquida
- 135 grammi di acqua
- 10 grammi di chicchi di miglio
- 10 grammi di semi di sesamo + altri 5 per decorare
- 10 grammi di semi di girasole + altri 5 per decorare
- 10 grammi di semi di zucca + altri 5 per decorare
- 5 grammi di semi di papavero + altri 3 per decorare
- un cucchiaino raso di sale marino integrale
Cara, che bello ritrovarti con tanta energia e nuovi progetti. Io ho avuto tempo solo oggi di leggere un po’ di post arretrati, quindi con sommo ritardo ti faccio i complimenti per il nuovo lavoro che mi sembra bellissimo, pieno di parti interessanti e molto affine alle tue scelte. Un abbraccio per un 2016 altrettanto emozionante e pieno di cose nuove, che vuoi che sia un po’ di batticuore davanti a queste novità positive 😉 Il pane, invece, assomiglia tanto ma proprio tanto a quelli che faccio ultimamente, condividiamo questo profumo di appena sfornato con un sorriso.
Ciao Grazia, che bello averti di nuovo qui! Grazie infinite dell’abbraccio, degli auguri, della partecipazione, il pane è finito in un attimo, insieme al vasetto di marmellata 🙂
Mia cara streghetta non potevo non venire per farti un saluto.
Questo pane è bello, sano e ricco come te … e la perfezione annoia … lo sanno tutti!!!! 🙂
Faccio il tifo per te, tu contro il tempo e le mille splendide cose che avrai da fare.
Mi raccomando ogni tanto fermati e respira, goditi sempre la compagna e quella fetta di pane e marmellata in piena tranquillità.
Un abbraccio e buon, buonissimo inizio anno
Bella Martina, grazie!!! E’ vero, la perfezione annoia…grazie per ricordarmelo 🙂 Un grandissimo abbraccio e buon anno anche a te!
Non sono una da buoni propositi di inizio anno, tendo piuttosto a farne spesso – e a disattenderli altrettanto frequentemente. Uno però l’ho fatto, quest’anno, ed è il ricordarmi di lasciare un segno sotto forma di commento a chi seguo e apprezzo. Tanti auguri di buon anno, che sia bellissimo e imprevedibile!
Grazie Alice, anche del tempo che ti sei presa per lasciare un segno. Non potrei ricevere un augurio migliore, che sia un anno splendido anche per te!
Anch’io in questo periodo adoro il pane ai semi… finisce sempre troppo presto, quindi direi che triplicherei le tue dosi! 😉
Complimenti per l’inizio annopieno di novità!
A presto!
Anche io la prossima volta abbondo, per lo meno raddoppio…il miglio poi ci sta benissimo, pensavo restasse un po’ crudo invece per niente!
Grazie e tanti auguri di buon anno Daria, a presto 🙂
Auguri di buon anno! Il pane fatto con le proprie mani è qualcosa di speciale che non deve mai mancare in casa 😉
Da me a dire la verità manca spesso, è la pizza a non saltare mai un turno! E anche per questo un buon pane autoprodotto diventa ancora più speciale 🙂 Tanti auguri anche a te Raffaella!
ciauaaaaaaa
io sono come Alice Martini… pochi buoni propostiti….
però oggi nel giorno della befanelle io ho fatto questa bella pagnotella.. ho impastato ora ora.. vediamo un pochetto che vien fora!
Claudeeeeeeee 🙂 sei adorabile e mi sa che farò anche grano saraceno e segaleeeeeeeeeeeee
Manu
Ciao Emanuela, bello, spero ti piaccia! Anche quello di grano saraceno dello scorso gennaio merita, ma la croccantezza dei semi è davvero una goduria 🙂
Claudina miaaaaa!!!! cioè a volte penso a quanto siano strane le cose, gli eventi ed i pensieri…..
ora ieri ho rinfrescato la mia bambina come la chiamo io…. non uso la pasta madre liquida non sono capace, non so come funzia…. però…. ero partita (dopo aver fatto e mangiato il tuo pane sopracitato) con il fare oggi il pane di segale (cereale che adoro….) trovo ricetta super super di Rossella Venezia del Blogghino Vaniglia che amo alla follia.. solo segale, acqua e bambina… niente altro!
aaaahh le ricette con così pochi ingredienti mi esaltano….
ora mi accorgo che non ho segale! (wow!!! forse Manu, questa è una cosa che dovresti fare prrrriiiiiiiiiiima di decidere!)bene! ripiego, che non è un ripiego sul grano saraceno, altro chicco da top ten! e dico alla mia mamma :”voglio andare a vedere sul blog della ragazza da cui ho preso quello dell’ultima volta, perché ci stava la ricetta!”
Ora, approdo qui e leggo il tuo commento….
non ci si può credere, vero?
ho fatto uno sproloquioo solo per dire che tu mi consigli proprio l tipo d pane che io era venuta a cercare! sei maga ho c’abbiamo un filo nvisibile che ci lega, o siamo telepatiche…
mah!
Buona Domenica e Buon Pane!
Manu
Sì, in realtà pensavo l’avessi già visto perché era linkato nel post e l’avevo anche nominato nel tuo commento. Comunque spero ti sia piaciuto!
Prendo in mano l’ultimissima frase e la stringo, con delicatezza, prima di metterla in tasca e saperla dove trovare in questi mesi, sperando si avveri il tuo augurio… 🙂 Quest’anno più che mai ho capito che tutto può succedere, nel bene e nel male, che le sorprese non bussano prima e possono travolgerti, che la luce arriva forte anche dove o quando non pensi, che bisogna tirar fuori il coraggio per farcela, che i sorrisi possono spegnersi ma anche riaccendersi in un attimo, che gli affetti restano il porto sicuro dove riposarsi, che la casa è Casa quando sa accoglierci come un rifugio e che il pane è una metafora bellissima delle cose che crescono lentamente, con pazienza… e che bisogna sperare, sperare, sperare, senza mollare mai! 🙂
A ‘sto giro non ci siamo viste ma nel 2016 ci faremo una chiacchierata doppia per recuperare! Intanto un abbraccio forte! :*
Ciao Fra! Vedo che hai colto in pieno il mio augurio…e spero (spero, spero, spero!) che si esaudisca per te. Questo tuo 2015 è stato sicuramente prezioso, col bello e il brutto che c’è stato, e sì, spero che il 2016 ci porterà presto un incontro come si deve! Un abbraccio forte anche a te e a presto!