Ci tenevo a rifare e fotografare questa ricetta prima che arrivassero le patate novelle, che come molti di voi ben sapranno sono poco adatte alla “gnocchificazione” dato il maggior contenuto di acqua. Con le ultime patate vecchie mi sono appena preparata, in pochissimo tempo, e divorata un bel piatto di gnocchi di patate senza glutine, conditi con una salsina buonissima che poi vi dico. Gli gnocchi, quelli classici, ve li ho già preparati tempo fa, raccontandovi di quanto da bambina fossero il mio piatto preferito in assoluto e di quanto entrambe le mie nonne fossero abilissime nella loro preparazione. Nonne che se mi vedessero ora, una da lassù e una da quaggiù, con i suoi 91 anni appena compiuti, mi direbbero probabilmente: “Ma perchè mai negli gnocchi non dovresti metterci la farina di grano?!”. Eh, nonne mie, voi siete cresciute mangiando poco ma bene, le generazioni successive però, oltre a mangiare troppo, si sono ritrovate inconsapevolmente a mandare giù alimenti all’apparenza belli e buoni ma in realtà impoveriti, modificati, raffinati e zeppi di veleni, che qualche conseguenza l’hanno avuta, tra cui il dilagare di celiachia e intolleranza al glutine. Non è il mio caso, per fortuna, ma i farinacei da qualche anno ho iniziato a limitarli molto, e quando li mangio cerco di usare sempre le migliori farine, rese di nuovo disponibili da piccoli e virtuosi produttori.
Questi gnocchi li ho già preparati tempo fa dopo averli visti da Giulia, che si trovava per l’appunto a dover fare i conti con una diagnosi fresca fresca di intolleranza al glutine, oltre che ai latticini. Quando li ho sperimentati ero incredula: gli gnocchi erano perfetti e ancora più facili da preparare della versione classica. Il sapore, più che altro la consistenza, non sono uguali, ma sono molto molto buoni e c’è addirittura chi li preferisce agli gnocchi tradizionali. Al posto della farina si usa la fecola e per un chilo di patate ne bastano solo 100 grammi. Sia Giulia che Sonia, che poco tempo dopo li ha riproposti sul Pasto Nudo, hanno cotto le patate in forno e hanno aggiunto un uovo all’impasto: io ho voluto cuocere le patate a vapore, per risparmiare tempo ed economizzare, e l’uovo non l’ho proprio calcolato, tanto che quando tempo dopo ho consigliato la ricetta a quella bellezza di Lucy (il suo blog si chiama La Balena Volante, lo conoscete già? Se non lo conoscete andate a rimediare subito, che merita!) che è vegana, mi sono vista replicare “Ho solo un dubbio, come posso sostituire l’uovo? O basta ometterlo?”…”Ah sì, c’è l’uovo?”, ho risposto io. Insomma, avevo proprio scartato l’informazione e a dirvela tutta io qui l’uovo lo trovo ancora più superfluo che nella versione classica, perché l’impasto lega subito che è una meraviglia. Anche la cottura a vapore, pur lasciando le patate leggermente più umide rispetto alla cottura al forno, non pregiudica assolutamente la riuscita dello gnocco, ci si mette 10 minuti a cuocerle invece che 50-60, si risparmia energia e si evita la sbucciatura delle patate cotte, che è sempre più scocciante rispetto a pelarle a crudo. Insomma, provate, poi ditemi se non sono buonissimi e supersemplici da preparare!
Per il condimento ho usato una ricetta del papà del mio compagno, pugliese verace trapiantato a Milano, amante del buon cibo e bravo cuoco. Gabriele me ne ha talmente tessuto le lodi che praticamente sotto le righe mi stava bersagliando di “me-la-prepari-stasera-ti-prego-ti-prego-ti-pregooooo!?!?!”. Ne ho fatta in abbondanza e l’ho congelata, per poi usarla anche su questi gnocchi e trovarla perfetta. É a base di carciofi, piselli e porcini secchi ed è una delizia su qualsiasi tipo di pasta fresca, anche ripiena, meno adatta alla classica pasta, ma anche sì.
Un ultimo appunto prima della ricetta: le dosi sarebbero pensate per quattro, ma noi questi ce li mangiamo in due, e non ci sembrano troppi…insomma, io per 4 raddoppierei le dosi! Il condimento invece, soprattutto se usate dei carciofi enormi come quelli che ho trovato io, è abbondante, se avanza potete congelarlo.
// Gnocchi di patate gluten-free e vegan //
°° Ingredienti °°
Per gli gnocchi:
- un chilo di patate gialle o rosse, non novelle
- 100 grammi di fecola di patate più altra per la lavorazione
- una grattugiata di noce moscata
- un pizzico di sale
Per la crema di carciofi e porcini:
- 4 carciofi
- 30 grammi di funghi porcini secchi
- 2-3 manciate di piselli freschi o surgelati
- 2 cipollotti freschi o una cipolla secca
- olio e.v.d’oliva
- sale marino integrale




Questa “gnochifizzazione” (assunto a neologismo del 2015) con la fecola si era incapsulata tra i meandri del mio cervellino già da un po’; e siccome giusto per ribadire il concetto “dei segnali che non si possono ignorare”, è giunto il momento che mi metta presto all’opera (anche perché il passaggio a vapore è molto più veloce di quello in forno)!
E poi con questo condimento fantastico (che quasi quasi faccio prima quello degli gnocchi vuoi vedere?!)… ti prego me ne spedisci un piatto fumante, ti pregoooo!!! 😉
Eheheh, Martina, se guardi bene il tuo commento hai creato un nuovo neologismo sul mio neologismo 🙂
Te lo manderei subito il piatto fumante, giuro!! Ma sei così abile che lo replicherai anche meglio di me, basta seguire i segnali (e la cottura a vapore, che rende tutto moooolto più facile!)
Bacioni!!
Madonniana santa, se fossi una professoressa di italiano a quest’ora avrei fatto un buco nel foglio a furia di sottolineare e cerchiare con la penna rossa!!!!
… che la fretta è una cattiva compagna!!!
Hai presente i bambini che si tuffano in quei box pieni di palline colorate? Ecco, io farei lo stesso con questi gnocchi, l’istinto è nato appena ho visto la prima foto! Oppure ci giocherei come le biglie, disegnando piste e curve con la fecola… 🙂 Mi piace anche il condimento, il carciofo primaverile che saluta il porcino lasciandosi una stagione alle spalle…
Qui succede lo stesso: le dosi di gnocchi, chissà perchè, vanno moltiplicate perchè un pois tira l’altro… quindi per me prepara pure, ehm, circa 20 ciotoline di legno! 😀
Ho avuto un po’ la stessa sensazione nel prepararli e nel riguardarmi queste foto…sono troppo carini! Giulia, nel suo post su Jul’s Kitchen, dice che in Toscana li chiamano anche “topini”, lo trovo un nome adattissimo per sottolineare la loro vergognosa tenerezza.
Io moltiplico eh, guarda che se poi non fai la scarpetta mi offendo! 😉
Bè! i gnocchi devono essere buoni, morbidi anche senza uovo, ma quello che mi lascia con l’acquolina in bocca è il condimento super di carciofi, piselli e porcini! C-H-E- G-O-D-U-R-I-A!!! da rifare! subitissimissimo!!! 😉
A quanto pare ha spopolato questo sughetto, dovrò dirlo al mio ispiratore pugliese!
Mitica sei! Ricordo il nostro scambio di idee e ricette per ottenere lo gnocco perfetto vegano e senza glutine ihihih… non so quanti tentativi ho fatto!!! Alla fine avevo trovato una ricetta a base di riso vialone e patate, prima di arrivare a questa grazie a te!! E’ incredibile quanti piatti siano non solo veganizzabili, ma anche facilmente sglutinizzabili!!! Sulle dosi, con noi sfondi una porta aperta… visto che per noi è normale mangiare in due quello che normalmente mangerebbero in 4… ihihihi ;-)))))))
Lucy, ma li hai già provati o devi ancora provarli? Vedrai che questa diventerà la tua definitive edition, senza possibilità di ripensamento!
bon, non mi rimane che provare così, risparmiando tempo, energia e… un uovo! 🙂
bellissima interpretazione!
Quando hai poco tempo questa versione è ottima! Grazie Juls, per la tua ispirazione e per il tuo saluto 😉 E a proposito, spero che la tua intolleranza vada meglio…
Neppure io ho mai provato questa versione con la fecola anche se ricordo di averla letta anche da qualche altra parte… devo decidermi a provarla, penso che anche le mie due golosone di gnocchi l’apprezzeranno, mi sembra superbo il risultato cosicome il sugo che li accompagna!
Grazie Daria, te li straconsiglio, vedrai che piaceranno anche alle bimbe!
Io con gli gnocchi ho sempre avuto poca fortuna, non ho mai trovato una ricetta che mi soddisfacesse…me li segno così magari questa è la volta buona. Mi incuriosisce molto anche il condimento, soprattutto l’accostamento, per me inconsueto, carciofi e funghi secchi.
un abbraccio, Chiara
Che poi nulla vieta, se si hanno a disposizione, di usare anche i porcini freschi, credo venga ancora più buono! Ti auguro di avere fortuna con questa ricetta, se vuoi fammi sapere 😉
Belli e buoni questi gnocchi! 🙂 complimenti per le foto sei bravissima. Vengo dal post di Erbaviola sulla frugalità, il tuo commento è sotto il mio! 😉 buona serata
Francesca, grazie! Per i tuoi complimenti e per questa visita, vuol dire che hai ben recepito che il mio commento da Grazia non si riferiva a te 😀
Buona giornata e a presto!
che bel piatto… e concordo pienamente sulla differenza generazionale dell’alimentazione .. bisogna tornare indietro per andare avanti e riguadagnare quello che abbiamo perso in qualità del cibo e della vita!
p.s. non vedo l’ora di cominciare il corso sul Riconoscimento delle erbe spontanee alla bottega di Stigliano…con te… manca poco!!
a domenica !
Ciao Cristina! Sì, manca pochissimo, pure io sono contenta di poterlo fare proprio lì, c’è un’abbondanza incredibile di piante! A domenica allora, grazie della visita 🙂
Li ho provati stasera ma dividendo la dose delle patate con metà di zucca!!li ho conditi solo con dell’olio evo aromatizzato al rosmarino e salvia!!
Hai ragione la consistenza non è la stessa di quelli tradizionali ma sono buonissimi lo stesso!!!grazie per la ricetta!!!:)
Grazie a te per lo spunto che mi dai per una buonissima variante, la proverò senz’altro! Ma non ancora, la zucca rischia di calarmi troppo prepotentemente nell’autunno, e nonostante in questi giorni il clima sia quello, voglio restare attaccata all’estate ancora un pochino 🙂
Leggendo i commenti tutti hanno intenzione di provare questi gnocchi di patate , bene io li ho fatti oggi per pranzo , e tutta orgogliosa posso dire che non immaginavo, mi sono fidata ma sono una favolosa porcheria per non dire altro , unica cortezza che posso usare e di non provare neanche,sicuramente chi li ha pubblicati non li avrà mai nangiato
Grande porcheria di gnocchi
Urca, quanto livore per un piatto di gnocchi 🙂 Che dirti Tina, i gusti so’ gusti, a me (che me li sono mangiati dopo averli fotografati, non li ho mica buttati nel cestino) sono piaciuti, così ho voluto condividerli, soprattutto per chi non può più assumere glutine…l’importante è non arrivare a sentirsi “traditi” in questo modo, è solo una ricetta 🙂
Se io li faccio con la farina Shar senza glutine anzichè usare la fecola quale sarà la differenza nel gusto e nella consistenza? mIn casa le ho entrambe e non so quale usare
Mannaggia, non so risponderti, mai usate quelle farine. Se vuoi essere certa del risultato usa la fecola, se poi un’altra volta vuoi sperimentare prova a usare l’altra farina, magari funziona bene. Potrebbe volercene un po’ di più, devi renderti conto tu di quando raggiungi la giusta consistenza.
Grazie mille per la ricetta!!! Mi sapete dire se è possibile congelarli non ancora cotti??? Grazie in anticipo
Ciao Tiziana, grazie a te! Non te lo so dire, non ho mai provato con questa tipologia di gnocchi. Quello che so è che per gli gnocchi tradizionali il risultato si è rivelato disastroso…ma bisognerebbe provare! Magari con una piccola quantità, per sperimentare.