Forse il mese di settembre è ancora meglio di quello di agosto per quanto riguarda la disponibilità di frutta squisita e nutriente. Un’esplosione finale della natura prima della quiete invernale, in attesa di un nuovo risveglio. Vale la pena approfittarne no? Io in una delle mie ultime passeggiate con Graciela, di cui vi ho parlato la scorsa settimana, ho fatto visita a dei cespugli stracarichi di more enormi e dolcissime; nonostante fossi già provata dai circa 10 chilometri di cammino sotto l’ultimo, cocente sole di agosto, la sosta è stata d’obbligo e ce ne siamo tornate tutt’e due col nostro bel bustone di frutti meravigliosi. In parte li ho marmellati e in parte li ho messi nel frullatore insieme ad altre cose buone, tipo i fichi, che sono forse il mio frutto preferito in assoluto, una delle ragioni per cui rimpiango I territori dal Lazio in giù, dove i fichi si raccolgono anche a giugno. Qui prima di metà agosto non se ne parla, ma ora che è il momento sto facendo frequenti visite a due poveri alberi abbandonati, che presa da disinteressata generosità ho voluto adottare.
Questi due frutti ricchi di sapore e nutrimento si sposano alla perfezione con le ultime pesche della stagione in un frullato naturalmente dolce ed energetico, perfetto per una colazione o una merenda pomeridiana.
Piccola comunicazione di servizio: In queste settimane, anche se pubblico nuovi articoli, lo faccio in differita, sappiatelo. Sto facendo la vendemmia nelle enormi vigne di Poggio Bonelli, nel basso Chianti, e il lavoro sarà totalizzante e faticoso. Il tipo che mi ha ingaggiata quando gli ho dato la mia disponibilità mi ha detto: “Ti avverto, qui la vendemmia è lunga e le viti sono basse”, guardando con un po’ di preoccupazione il mio corpicino esile. Beh, se sopravvivo all’esperienza verso metà ottobre ve la racconto. Intanto perdonatemi se non sarò molto presente in questo periodo, ho comunque preparato qualche post da lasciarvi mentre io sono lì con la schiena curva sui grappoli.
P.S: Se riuscite a cogliere more in abbondanza, vale la pena congelarle per poterle avere sempre a disposizione. Fatelo mettendole su dei vassoi in modo che non si attacchino tra di loro durante il congelamento, poi una volta congelate trasferitele nei normali sacchetti da freezer per risparmiare spazio. E se lo fate questa settimana o se l’avete già fatto prima ancora di leggere questo post, restate connessi che la settimana prossima ci facciamo qualcosa di buono 🙂
// Frullato di more, pesche e fichi //
°° Ingredienti °°
- due manciate di more
- due pesche
- 500 grammi di fichi
Ciao Claudia! Sei a vendemmiare!!! Ma sei una grande!! E’ nella lista delle cose che vorrei fare almeno una volta nella vita, nel famoso quadernino di cui ti scrivevo.. sarò molto curiosa di leggere della tua esperienza! In quanto a corporatura sono anch’io piuttosto esile.. sulle viti basse però potrei partire avvantaggiata visto la mia statura da tappo!
Comunque, frullato con un abbinamento strepitoso! Non sono stata molto fortunata quest’anno con le more, ti dirò.. ma ne ho messe da parte un po’.. i fichi sono il mio frutto preferito. Ci potrei cenare, di soli fichi! Anni fa ne ho fatto una brutta indigestione sull’isola di Stromboli.. erano così buoni lì, che non mi sono resa conto e ci ho preso la mano..
Comunque, W i frullati, proverò questo abbinamento, a colazione ultimamente frullati a gogò!
muack
Ciao Lucy! Ma lo sai che ti pensavo proprio oggi, sotto il sole cocente delle 2 in pieno cedimento strutturale…pensavo a quello che mi hai raccontato nelle tue mail sul tuo corso per il brevetto da bagnina e mi facevo forza, dicendomi che tutto è possibile, basta tenere duro! Nonostante io sia tutt’altro che tappa, il che sulle vigne basse non è proprio ‘na qualità. Comunque è un’esperienza da fare una volta nella vita, hai fatto bene a segnarla sul tuo quadernino. Nonostante la fatica immane c’è una bellissima atmosfera festosa, per me è la seconda vendemmia qui in Toscana, ma la prima toscana davvero! Poi vi racconterò perchè…
Muack a te!
Davvero?? Che bella esperienza la vendemmia, ci credi se ti dico che ti invidio un casino??? Per caso vi serve una bracciante in più? 😉 E sono perfettamente d’accordo con te: tra fichi, uva, more e noci.. l’autunno è decisamente la stagione che preferisco!!
Elisa Betta, ciao! Bella esperienza, sì, anche se decisamente impegnativa. Purtroppo siamo al completo, io stessa sono stata ripescata all’ultimo solo perchè qualcuno ha dato buca. Dovesse crollare qualcuno durante l’impresa ti proporrò senz’altro, sperando che non sia io 🙂
No, no, non voglio fare l’uccellaccio del malaugurio!! Divertiti anche per me!! 😛
Amo settembre per tanti motivi, uno è proprio questo rigoglìo di frutta e verdura.
Questo continuo regalare e mescolarsi alle prime foglie cadute lo rende irresistibile!
Di more ho fatto il pieno anch’io in questi giorni,ma mai sotto forma di frullato…dovrò rimediare!
Buon lavoro Claudia!
Grazie carissima, ogni incoraggiamento è prezioso, sono al quarto giorno e sono a pezzi! Ma ce la posso fare…la frutta settembrina è la mia colazione e il mio pranzo in vigna in questi giorni e mi dà più energia di quanto potessi credere. Questo frullato è da provare, di una dolcezza irresistibile!
Io ho fatto i ghiaccioli con le more, che bel ricordo… 🙂 Ho provato in Puglia l’ebbrezza di andare a cercare cespugli di more selvatiche e mangiarle appena colte, è stato bello, un gesto che mi mancava e che mi avvicina un po’ a tutte voi amiche campagnole!
Sono super curiosa di sapere come va con la vendemmia… esperienza nuova e diversa, io l’ho sempre vista solo nei film… 🙂 Vorrei farmi coccinella e osservarti, sorridendoti!
Brindiamo a settembre con un bel frullato sano, ottima idea!
Francesca, di coccinelle ce ne sono lì a passeggiare sui filari, da domani mi faranno venire in mente anche te 🙂 E ci sono tante piantine in mezzo alle vigne che mi sono ormai amiche da un po’, le saluto ogni volta, mi danno forza, mi fanno ricordare che sto faticando così tanto per un obiettivo importante.
Brindo con te, un bacione e a presto!