Eh sì, sono stata un po’ assente, lo so. In aggiunta alla solita mole di lavoro e sbattimenti di questo periodo, mi sono presa un weekend di fuga in cui, oltre a incontrare finalmente il mare in una splendida mattinata ventosa di sole, me ne sono andata a celebrare la notte di San Giovanni in un luogo che più adatto non si poteva, in mezzo ai boschi, intorno a un enorme falò tra giri vorticosi, musica popolare e rami di artemisia bruciati, il tutto illuminato dalla enorme luna piena del 23 giugno e dalle lucciole. Volevo fare proprio durante quella notte la mia raccolta annuale di iperico, ma la ricerca delle erbe partiva non prima delle 3, all’ora in cui la rugiada inizia a posarsi sulle piante, e dovendomi fare un’ora e mezza di strada fino a Roma (ero io quella sobria che doveva riportare a casa tutte le altre streghette) e avendo pure la sveglia presto per farmi altre 2 ore e mezza di autostrada per tornare a casa mia, beh, ho dovuto scegliere tra aspettare la rugiada o scampare al colpo di sonno. L’iperico lo trovo anche dietro casa, non sarà il giorno rituale di raccolta, ma me lo faccio andare bene lo stesso!
Torno a scrivere appena in tempo per l’autoproduzione di giugno, facile facile, rapidissima e sfiziosa assai. É un altro sale aromatico, stavolta molto più particolare di quello di febbraio, preparato con fior di sale e alghe nori. Si potrebbe considerare un omaggio alla Francia, alle splendide coste atlantiche della Bretagna, dove le alghe si raccolgono in abbondanza e si lasciano essiccare al vento e al sole, e alle terre altrettanto ventose e bellissime della Camargue, che ospitano tra le altre cose questo spettacolo di saline.
La freschezza del limone rende questo sale particolarmente adatto ai piatti estivi, come melanzane grigliate, zucchine crude marinate o peperoni arrostiti alla brace, e l’alga nori lo rende molto nutriente, grazie alla sua ricchezza di proteine vegetali, di minerali (ferro, calcio, sodio, potassio, fosforo e magnesio) e di vitamine, in particolare la C, la A, PP e acido folico. Come quasi tutte le alghe contiene anche vitamina B12, ma mentre diversi studi effettuati sulle alghe in generale hanno evidenziato una scarsa biodisponibilità di questa vitamina nei vegetali di mare, questo sembra non valere per l’alga Nori, in cui la B12 risulta non solo ben assorbibile, ma anche attiva dal punto di vista metabolico.
// Fleur de sel aromatizzato al limone e alga nori //
°° Ingredienti °°
- 2 cucchiai di fleur de sel
- 1 cucchiaio di alghe nori in fiocchi
- 1 cucchiaino di rosmarino fresco o essiccato
- la scorza grattugiata di un piccolo limone bio/non trattato
Mentre immortalavo la ricetta stamattina ho rimediato anche una foto di backstage 🙂
La ricetta è tratta dal libro Cucinare le alghe di Alice Savorelli.
Ciao Claudia, grazie! La ricetta è perfetta per Salutiamoci, ti chiederei solo di specificare che il limone sia bio/non trattato, so che per noi è scontato usare la buccia solo in questo caso, ma magari chi si avvicina alla cucina naturale da poco non lo sa.
Comunque la inserisco subito 🙂
Grazie ancora!
Katy Girovegando
Katy, ciao! Provvedo subito, in effetti lo davo per scontato, ma scontato non è…