Ovvero: l’importanza della presenza in cucina. Presenza nel senso di essere davvero lì mentre si prepara qualcosa, con la testa e con il cuore, immergendosi nella propria attività come una meditazione, senza vagare chissà dove tra pensieri ed emozioni perturbanti. E se vi dò questo consiglio è per esperienza, maturata negli anni e soprattutto in occasione di una serata di un paio di anni fa in cui ho preparato la ricetta che oggi vi propongo, una deliziosa zuppa di cavolo nero e fagioli cannellini. Si dà il caso che avessi ritirato proprio quella mattina il mio fedelissimo Japan Caddie, compagno inseparabile di qualsiasi mia preparazione culinaria, dalla bottega dell’arrotino da cui l’avevo portato ad affilare. E vi assicuro che il vecchino aveva fatto davvero bene il suo lavoro.
Insomma, la sera ero tornata a casa abbastanza trafelata, ed ero parecchio nervosa, perché non me lo ricordo ma lo ero. Avevo poco tempo e mi sono messa a preparare questa zuppa completamente travolta dalla fretta e dal mio stato emotivo piuttosto disturbato. Risultato: insieme alle foglie di cavolo nero, ho tagliato via anche un pezzo di polpastrello. Vi risparmio i dettagli di ciò che è successo dopo, quel che è certo è che con l’incerottamento che ho dovuto tenere per giorni, sono stata costretta a cucinare con molta più calma e lentezza. Ho finalmente capito davvero l’importanza delle dita ad artiglio (guardate questo video al minuto 2.20) di cui mi parlava Marina durante il corso per cuochi naturali, stando lì come una mamma apprensiva e affettuosa a correggerci la posizione delle dita sulle verdure. Ma soprattutto ho capito che cucinare con presenza è impagabile, sia per le buone sensazioni che possiamo ricavarne sia perché il risultato finale sarà sempre e inevitabilmente migliore. E sia perché ci evita di farci male! 🙂
Detto ciò, andatevi a cucinare così come vi ho raccomandato questa buona zuppa calda, che ormai l’autunno galoppa e la sera fa freddo. L’ho voluta postare ora che si trovano i fagioli freschi, ma si può preparare per tutta la stagione fredda con i fagioli secchi. Alla fine della ricetta troverete una variante più rapida e anche qualche ingrediente facoltativo per arricchirla ulteriormente.
// Zuppa di cavolo nero e fagioli cannellini //
°° Ingredienti °°
- 500 grammi di fagioli cannellini freschi (peso lordo col baccello: circa il doppio) o 400 di fagioli secchi
- 2 mazzi abbondanti di cavolo nero
- 1 costa di sedano
- 1 carota
- 1 cipolla grande
- 1 spicchio d’aglio
- qualche foglia di salvia, meglio fresca ma sennò secca
- olio extra-vergine d’oliva
- 6-7 centimetri di alga kombu
- 2 chiodi di garofano
- sale e pepe
- facoltativo: 3 patate piccole e 4-5 cucchiai di polpa di pomodoro
Io ne ho cucinata una vagonata ieri, una parte l’ho congelata per mangiarla con calma quando mi va. Per chi non conoscesse l’alga kombu, sappia che viene utilizzata nella cottura dei fagioli e nell’ammollo perché è in grado di rendere i fagioli più morbidi e quindi più facili da cuocere e anche più digeribili, inoltre è piena di sostanze nutritive importanti. Lo so, l’ho già detto che farò un post specifico sulle alghe, prima o poi arriva!
Mi accingo a fare la spesa per provare questa tua ricetta, che fa proprio al caso mio! Speriamo di essere presenti per evitare ulteriori ingredienti.
Un bacio,
Tom
Bravo Tommi, fammi sapere com’è venuta! E se è filato tutto liscio… 🙂
Mi piace che ti nutri di tante zuppe come me… 🙂 L’inverno si supera meglio, mi sembra di non sentire mai freddo, almeno dentro casa…
Mi dispiace per il dito, la scena splatter da film horror la immagino, brrrr! E’ vero… cucinare con la testa, non solo per godersi meglio il momento, ma anche per evitare brutti incidenti di percorso… una volta mi era successo con il coltello del pane… e in generale ormai i coltelli troppo affilati li tratto con rispetto e paura… 🙂
ps: una volta alla tua ricetta ho aggiunto della zucca tagliata a dadini, che dava anche un tono arancione, ed era buonissima! 😉
E infatti questa me la sono fatta proprio due sere fa, è una delle mie preferite in assoluto….e ti assicuro che l’ho preparata con moooolta presenza 🙂 Proverò con la zucca, deve stare molto bene con il leggero gusto amaro del cavolo nero.