La scorsa settimana vi ho detto che vi avrei raccontato qualcosa riguardo a questi mille spostamenti del blog da server a server. Beh, è successo semplicemente questo: GranoSalis aveva una stanzetta in una casa condivisa in Francia, con l’affitto pagato per un anno, l’affitto era lì lì per scadere e quindi o pagava un altro anno o veniva sfrattato. Si dà il caso che PuroCrudo avesse preso una bella casa spaziosa su una nuvoletta in Italia, che si poteva ingrandire e rimpicciolire a piacimento e ha detto: “Ma dai, vieni a stare con me che c’è posto!”. E allora vai di trasloco. Ma il tutto è durato ben poco, che PuroCrudo neanche ha iniziato ad arredare casa che già se la sente stretta e ha deciso di prendere una grossa casa tutta per sé in Francia, per contenere tutta la sua futura espansione. Ormai a GranoSalis l’aveva invitato ad abitare insieme, e che fai lo cacci? E arivai di trasloco.
Dietro tutto ciò c’è chiaramente la mente diabolica di Gabriele, la cui metamorfosi nerd avanza a grandi passi. I sintomi più evidenti sono: A – Ormai la nostra frequentazione e lavoro comune si svolge solo nelle ore post-meridiane del giorno, quelle ante-meridiane sono per lui divise tra codici per me imcomprensibili, operazioni assurde e rocambolesche che pur causando qualche danno (vedi il momento di buio del blog di qualche giorno fa) si rivelano alla fine sempre vincenti, e meritato riposo tra le braccia di Morfeo. B – Quando siamo a martedì mi chiede: “Ma oggi è venerdì?”; quando siamo a mercoledì mi chiede: “Ma oggi è venerdì?” e avanti così, fino a che venerdì non mi chiede più niente. C – Tendenza all’autodidattismo sfrenato che più si traduce in successi e più lo porta a progettare il server con prestazioni iperavanzate come se fossimo la Apple.
Vabbè, chiudo questa parentesi per addetti ai lavori, che immagino che chi non ne sa nulla di costruzione di siti web si sia perso già dalla quarta riga, e veniamo alla ricetta di oggi, che come c’è scritto nel titolo è un po’ borderline. Perché? beh, ci sto provando a far passare come ricetta di stagione un piatto a base di finocchi a inizio Giugno, ma è dura…il fatto è che io l’ho preparata e fotografata più di un mese fa, con gli ultimi finocchi che ho trovato dalle mie fonti attendibili di zona, e poi tra una cosa e un’altra è stata prevaricata da mille altre ricette e cose da fare e pensieri e parole…lo so, in questi casi si mette in archivio e si rimanda tutto alla stagione successiva, ma che vi devo dire, stavolta ho voluto sgarrare, ogni tanto ci sta no? 🙂
E comunque i finocchi si raccolgono fino a fine Maggio, così ho letto in giro, ci sono le varietà tardive, la stagione è anche un po’ indietro vista la primavera terribile che ci è toccata quest’anno, quindi…vabbè, smetto di cercare giustificazioni, tenetevela buona per il prossimo autunno-inverno-primavera, ok? Ve la ricorderò quando tornerà la stagione giusta, perché è una ricetta che vale la pena. Non mi ricordo dove l’ho presa, credo su una rivista, l’ho scritta in un quaderno di ricette che ho regalato a quel tesoro di Marta per poi rubarglielo dopo pochi mesi (l’ho scansionato! Te lo ridò!)
Occhio a non improvvisare la preparazione, i pinoli vanno ammollati 12 ore.
// Insalata di finocchi con maionese di pinoli //
°° Ingredienti °°
- 3 finocchi
- 100 grammi di pinoli tenuti a mollo 12 ore
- 2 cucchiai di semi di zucca o di girasole
- 1 cucchiaio raso di semi di sesamo
- 1 cucchiaio raso di coriandolo in polvere (se vi piace)
- 1 limone
- 1 spicchio d’aglio
- 1 rametto di rosmarino
- 5-6 foglie di salvia
- olio extra-vergine d’oliva
- sale quanto basta