Oggi inauguro la categoria Autoproduzioni, che mi riprometto di curare in modo particolare, facendola diventare presto ricca di contenuti. In realtà tutto in cucina può essere considerato autoproduzione vista la qualità artigianale, creativa e personale dell’attività, ma in questa categoria specifica voglio includere quelle cose che normalmente la maggiorparte delle persone compra già pronte, come particolari condimenti, latti vegetali, conserve e molto altro. Facendo le cose da sé si può avere il controllo totale degli ingredienti, una maggiore freschezza del prodotto finale, un risparmio economico, ma soprattutto la gioia e la soddisfazione che solo l’autoproduzione sa dare! La voglia di sperimentare questa conserva me l’hanno data le melanzane sott’olio di Libera Terra, che continuavo a vedere sugli scaffali del supermercato ma da cui mi tenevo bene alla larga a causa del prezzo proibitivo. Poi un giorno le ho provate…una droga, è diventato impossibile farne a meno. Eccezionali quanto maledette. Va bene che i soldi vanno a delle cooperative che fanno un ottimo lavoro, ma il costo è davvero alto, quindi ho deciso di fare da me le mie melanzane e di riempire di nuovo tutti i vasetti svuotati. Non ho seguito una ricetta precisa, ho guardato in molti siti diversi per poi elaborare un metodo che mi sembrasse il più adatto. Non amo molto il sapore di aceto, ma in tutte le ricette che ho trovato è previsto; ho preferito scottare le melanzane in acqua e aceto bollente invece di lasciarle immerse nell’aceto puro, sperando di ottenere così un sapore meno forte, però ho messo anche nella ricetta il procedimento per evitare la cottura.
// Melanzane a filetti sott’olio //
°° Ingredienti °°
- melanzane a volontà
- aceto di vino bianco
- origano
- peperoncino
- olio e.v.d’oliva in abbondanza
- sale
Togliete la buccia alle melanzane, con un pelapatate o con un coltello. Tagliatele a fette di 1 centimetro di spessore scarso e poi a strisce della stessa misura. Sembrano pezzi un po’ grossi, ma considerate che durante la preparazione si ritireranno. Vi consiglio di usare un paio di guanti, io ho avuto le mani nere per due giorni.
Mettete le melanzane in uno scolapasta e cospargetele di sale fino, mescolandole bene con le mani. Il sale deve raggiungere ogni pezzo, non siate avidi e non preoccupatevi perché la maggior parte colerà via durante la pressatura. Metteteci sopra un piattino tondo facendo attenzione che non tocchi i bordi dello scolapasta, poi metteteci su un peso, ad esempio una pentola piena d’acqua, o una bottiglia piena d’olio e mettelo in un punto dove possa scolare, ad esempio nel lavandino, oppure dentro una pentola capiente, avendo cura di rialzare un po’ lo scolapasta in modo da non fare entrare a contatto le melanzane con l’acqua che rilasceranno. L’ideale è fare questi primi passaggi la sera perché le melanzane dovranno rimanere così per almeno 10 ore, se volete anche fino a 24. Io personalmente le ho lasciate la sera e tutta la notte, quindi circa 12 ore.
Passato il tempo di pressatura, mettete sul fuoco una pentola con 750 ml di aceto e un litro e mezzo di acqua, portate a bollore e tuffateci dentro i filetti di melanzane. Quando l’acqua riprende a bollire sarà il momento di scolarle. Se avete molte melanzane (io ad esempio ne avevo 4 scolapasta pieni!), scottatele un po’ per volta, tirandole fuori con una schiumarola. Rimettete di nuovo i filetti nello scolapasta con un peso sopra e lasciatele scolare ancora per almeno due ore, ma se potete anche di più. PER IL PROCEDIMENTO A CRUDO: Passato il tempo di pressatura, trasferite le melanzane in una ciotola capiente e copritele completamente di aceto, lasciandole macerare per 3 ore. Passato questo tempo strizzatele manualmente con forza.
Sterilizzate i vasetti: insaponateli e sciacquateli bene, poi metteli ad asciugare in forno già caldo a 100° fino a che non vedrete più nessuna gocciolina d’acqua (passeranno circa 10-15 minuti). Lavate i coperchi asciugateli per bene con un canovaccio pulito. Mentre i vasi si raffreddano, trasferite le melanzane ben strizzate in una ciotola e conditele con olio, origano e peperoncino a pezzetti. Quando i vasi sono tiepidi, trasferiteci dentro i filetti di melanzane e coprite d’olio, pressando bene il contenuto per evitare bolle d’aria. Io ho riutilizzato i pressini tondi di plastica che c’erano nei vasetti di Libera Terra e si sono rivelati utilissimi. Chiudete con forza i vasetti a metteteli in un luogo buio e fresco. Se ce la fate, aspettate almeno un mese prima di aprirne uno, in ogni caso potrete conservarli fino a due anni.
Cerco sempre di dare quantità precise per gli ingredienti, ma stavolta, davvero, sono andata totalmente a occhio, credo non possa essere altrimenti. Comunque, per darvi un’idea della resa, vi dico che usando 3 chili di melanzane ho ottenuto 8 vasetti 0.25 e due 0.5.
Ho preparato le conserve il 24 agosto e ho aperto il primo vasetto qualche giorno fa, anche se avrei dovuto aspettare ancora…buone! Ma lo devo ammettere, non superano la fonte ispiratrice. Quelle di Libera Terra non sanno per niente di aceto, ed effettivamente non risulta nemmeno tra gli ingredienti. Qualcuno conosce un metodo che non preveda l’uso dell’aceto? I commenti sono i benvenuti.
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Proveremo
Sbrigatevi, che le melanzane sono quasi finite! 🙂
le ho fatte!!! buone!!!!! 2 vasetti sono durati….. 5 giorni….
Dai! Che bello, mi fa piacere che prendi ispirazione…
Il problema di queste melanzane è proprio che finiscono subito, come tutte le cose buone fatte in casa.
Tra un po’ di giorni ci si vede eh, lo sai?
Mi è stata regalata un cassa di melanzane e ho pensato di prepararne qualche vasetto per l’inverno. Mi è stato detto però novembre non è proprio il periodo adatto per far conserve e che probabilmente mi andrà a male.
Cosa ne pensi?
Attendo tua risposta
Ciao Emmalisa!
Beh, non ti è stata detta proprio una fesseria, che normalmente a novembre le melanzane non dovrebbero nemmeno esserci più…ma questo novembre è decisamente anomalo, non so da te, ma qui in toscana sbocciano le rose e fioriscono i ciliegi. Quindi ti direi di farle assolutamente delle conserve, anche se le melanzane non sono nel loro momento balsamico, al massimo del loro potenziale, se non altro per sfruttare l’abbondanza che ti è stata regalata. Magari prova a cuocerne qualcuna in modo da non coprirne troppo il sapore e senti se non è troppo amara o poco saporita, se la senti buona la conserva verrà certamente bene.
Questa ricetta qui te la consiglio, è una droga!!!
Ho messo le melanzane sott olio e mancano un po di sale se lo aggiungo adesso nei vasetti gia fatti vanno a male. Grazie
No Annunziata, tranquilla, l’importante è che tu le abbia messe sotto sale all’inizio e scottate nell’aceto, come scritto nella ricetta.
Grazie gentilissima
Intanto grazie mille per la ricetta! Volevo chiederti da assoluta inesperta, una volta fatti i vasetti vanno bolliti per creare il sottovuoto?
Ciao Ramona,
in questo caso dovrebbe bastare l’acidità dell’aceto a scongiurare patogeni, ma una bollitura dà sempre una sicurezza in più! Io non l’ho fatta, ma devo dire che le mie melanzane sono sparite in tempi fin troppo brevi ;).