Mi è arrivata un’esplicita richiesta da due amici dello Spazio Oxygene per nuove ricette di cose spalmabili, che le melanzane per fare il babaganoush ormai non ci sono più. Ve l’ho promesso ed eccola qui, una nuova deliziosa cremina per il vostro godimento, e ovviamente per quello di chiunque stia leggendo e abbia voglia di provare la ricetta. Oggi non mi dilungo che ho un sacco da fare, vado subito al dunque…trattasi di una tapenade vegetale a base di olive kalamata e semi di girasole, dal gusto piuttosto deciso, che potete anche rendere più delicata omettendo degli ingredienti come l’aceto balsamico e la cipolla. A me piace molto in questa versione, sperimentate e trovate quella che più vi si addice. Sappiate che non potete prepararla all’improvviso, ma dovete premeditarla, perché parte dei semi di girasole necessari richiedono 8 ore di ammollo. Inoltre, a meno che non troviate le olive già denocciolate (e ve lo auguro, io ci ho messo un sacco a prepararle!) dovete prevedere un po’ di tempo per denocciolarle a mano una per una. Non c’è sale perché solitamente le olive sono già salate di loro.
// Crema di olive kalamata e semi di girasole //
°° Ingredienti °°
- 150 grammi di olive kalamata (peso al netto del nocciolo malefico)
- 1 spicchio e mezzo di aglio
- 40 grammi di cipolla rossa
- 40 grammi di semi di girasole ammollati 8 ore
- 90 grammi di semi di girasole macinati con un macinacaffè
- 2 cucchiai di olio extra-vergine d’oliva
- 2 cucchiai di succo di limone
- 2 cucchiai di aceto balsamico
- 2 cucchiai di origano fresco tritato
- qualche ciuffo di prezzemolo fresco tritato


La potete spalmare su pane o crackers, accompagnarla alle verdure crude o condirci le insalate, magari diluendola con un filo d’acqua. In frigo si conserva 3-4 giorni, ma non credo duri così a lungo, almeno non a casa mia! La ricetta originale è degli chef crudisti David Côté e Mathieu Gallant, creatori del progetto Crudessence in Canada. Un bacio a Giulia e Nicola, ma quando mi venite a trovare?