Piove a dirotto, finalmente, da un paio di giorni la nebbia è sparita (ve l’ho già detto che detesto la nebbia? Ah sì, ve l’ho detto). Vi devo ufficialmente confidare che sono un po’ frustrata rispetto allo scrivere su questo blog. Il problema, e non è solo il mio, lo so, è che mi ci vorrebbero giornate di 48 ore, o per lo meno di 36, però quelle 12 ore in più devono essere libere davvero, niente impegni, niente lavoro da svolgere, niente cane da portare fuori, niente fuoco da accendere o sbattimenti domestici di qualsiasi tipo. 12 ore dedicate solo a scrivere, creare, fotografare. Il problema è che ho la testa piena zeppa di idee, più scrivo e più arrivano, il che è bello assai, ma di queste idee riesco a concretizzarne uno scarso venti per cento, tutto il resto è qui in archivio, nella mia testa e su appunti sparsi e disordinati (anche troppo disordinati) sul mio computer. Scrivere mi piace, mi diverte, mi stimola, non lo immaginavo prima di mettere su questo sito e iniziare a pubblicare articoli, e adesso che lo so la voglia di dedicarmici aumenta, per il mio piacere e per quello, spero, di chi ha cominciato a seguirmi, e piano piano siete sempre di più. Comunque ci tengo a precisare che ciò che in questo periodo impegna il mio tempo più di ogni cosa è ugualmente stimolante e creativo, e non si discosta molto dagli argomenti trattati in questo blog. Chi mi conosce personalmente già sa di cosa parlo, a tutti voi altri lo dirò appena sarà il momento 🙂 Accetto quindi questa mia piccola frustrazione e la lascio andare, perché in fondo sto facendo esattamente quello che voglio, nei limiti delle mie possibilità psicofisiche, che non sono wonderwoman ma una che ha i suoi limiti (non toglietemi le mie 8 ore di sonno!) e che dedica tempo alle cose, che se le faccio di fretta mi vengono male. E soprattutto non me le godo. Per concludere, le mie idee le concretizzerò , sì, ma col tempo che ci vuole, non me ne vogliate se mi mantengo sul ritmo di un post a settimana ma è il ritmo necessario per me per produrre contenuti sinceri, non mi piace buttare lì due righe solo per aggiornare il blog. Spero che sia questo a trasparire dalla lettura, la passione e la dedizione al lavoro creativo.
Occhei, lasciamo indietro pensieri e parole e passiamo alle cose concrete. Devo questa ricetta a Manuela, che scrive (molto spesso, al contrario di me!) e fotografa in modo piacevolissimo sul suo blog Con le mani in pasta. L’ho scoperto da poco (anzi, mi ha scovata lei, ancora non so come :-)), ma ho iniziato subito a seguirlo, e questa vellutata che ha pubblicato sotto natale mi ha rapita immediatamente. Trattasi di zuppetta calda, cremosa e saporita, adattissima alla stagione grazie anche alla presenza dello zenzero, delle cui portentose proprietà abbiamo parlato una manciata di giorni orsono. La riprendo dal suo sito con minime variazioni su ingredienti e quantità, che in verità è così buona nella sua semplicità che non ha certo bisogno di modifiche.
// Vellutata di lenticchie rosse allo zenzero //
°° Ingredienti °°
- 320 grammi di lenticchie rosse
- 3 carote
- una foglia di alloro
- qualche foglia di salvia
- 1 cucchiaio raso di zenzero fresco grattugiato o di zenzero in polvere
- 1 cucchiaio di salsa di pomodoro
- olio e.v.o.
- una puntina di pepe posso di cayenna o peperoncino
- sale
Fatemi sapere che ne pensate e se volete dare un’occhiata anche all’originale di Manuela la trovate qui, insieme alla sua bellissima foto!
Ciao!
La vellutata pare proprio venuta benissimo,questo mi fa molto felice!
Per il resto ti capisco moltissimo:io voglio fortemente mantenere questi ritmi, pwerchè le idee arrivano a fiumi,ma il tempo a volte è così tiranno…dovresti vedere che acrobazie mi invento a volte,mi faccio ridere da sola! 🙂
Beh, le acrobazie funzionano bene, visti i tuoi risultati! E’ sempre un piacere leggerti.
Grazie della solidarietà 🙂
Ciao! Ho scoperto il tuo blog una decina di giorni fa, e mi piace molto, sia per la grafica che per i contenuti. Ho già provato due delle tue ricette, quella della scorsa settimana (buooooona!) e ieri sera questa qui che avevo letto giusto nel pomeriggio. Mi è piaciuta tanto, a differenza tua ho frullato solo parte delle lenticchie perchè mi piace vederle intere, mi fanno allegria 🙂
Ciao Jane, benvenuta! Che bello quando mi scrive qualcuno di nuovo 🙂
Ti ringrazio tantissimo per i complimenti, sono contenta che le ricette ti piacciano. In effetti le lenticchie rosse in cottura diventano già piuttosto cremose e quasi si potrebbe anche non frullarle perché comunque si sfanno da sé. Anche a me spesso piace lasciarle intere nelle varie ricette.
Che dirti, speriamo di invogliarti anche con l’articolo della settimana prossima! 🙂
Ti scovo tra i commenti da Sara (qualcosadirosso) ed un sorriso mi si stampiglia sul viso: direi che qui si è cominciato decisamente nel verso giusto.
In gamba ragazza mia, a prestissimo.
Ciao Rebecca, grazie per il tuo commento, lo apprezzo tanto.
In effetti questo post si lega in qualche modo a quello che ha scritto Sara nel suo ultimo, strana coincidenza visto che ho scoperto il suo blog solo un paio di giorni dopo averlo scritto…
A presto, sei la benvenuta quando vuoi!
La voglio fare al più presto!!
Te la consiglio Lucia, con questo freddo è l’ideale!
Mi sento fortunata perché ho avuto modo di mangiarle ed erano eccezionali, detto da me è tutto dire perché a me non piacevano quelle che ho mangiato in precedenza nella mia vita e quindi……..
Troppo buona…tu, non la zuppa! Beh, anche la zuppa.