Freddino eh? Sta arrivando il momento della copertina sul divano e delle tazze fumanti onnipresenti tra le mani? Per quanto mi riguarda sì, quando le minime iniziano a scendere sotto i 10 gradi è il momento di fare fuori le ultime melanzane ancora in frigo e darsi completamente all’autunno. Il cambio di stagione nell’armadio mi pare ancora un po’ prematuro, non che non ce ne sarebbe bisogno, ma se non arrivo in tremendo ritardo nel fare quest’operazione banale e nemmeno così impegnativa, non sono io. Abbiamo ordinato e accatastato la legna molto tardi quest’anno, giusto alla fine della settimana scorsa, ma appena in tempo per le necessità climatiche.
Nelle ore centrali della giornata però, stare fuori al sole dà ancora un piacere immenso: ringrazio chi ha scelto di chiamarmi per organizzare delle escursioni erboristiche in questo periodo, così sottovalutato rispetto alla primavera ma a volte anche più ricco di piante da scoprire. Andare a fare i sopralluoghi lì dove faremo le uscite e stare poi in passeggiata con i partecipanti è una delle attività più rigeneranti per me, dopo quest’estate così torrida.
Fèlsina e La Corbetina ci hanno già permesso di passare delle bellissime giornate nelle scorse due settimane, l’ultimo appuntamento prima del lungo inverno sarà al Cipollino Felice di Colle Val d’Elsa, il prossimo sabato 28 ottobre; approfittatene, sarà l’ultima giornata di luce prima dell’impietoso ritorno all’ora solare.
È di nuovo il momento di raccogliere ed essiccare ortica, menta e melissa, che sono tornate in gran forma già da qualche settimana. Nella recente e maniacale pulizia della dispensa che ho fatto qualche settimana fa ho ritrovato una cosetta interessante. Le megapulizie domestiche per quanto mi riguarda sono rare, ma ogni tanto si rendono assolutamente necessarie…e i tuoi che all’improvviso decidono di venirti a trovare a casa dopo almeno 2 anni dall’ultima volta è un ottimo incentivo per non rimandarle ulteriormente. Oltre ad aver sfrattato intere famiglie di ragni dalle travi del soffitto, mi sono data, tra le altre cose, alla bonifica di cereali e farine in piena sagra della farfallina estiva e al controllo di spezie e tisane in bustina, per buttare via un po’ di scatole e fare spazio, raggruppando tutte le bustine in un’unica scatola di legno e buttando via quelle ormai scadutissime. Tra queste c’era una confezione comprata anni e anni fa di una tisana depurativa e drenante della coop e guardando la composizione mi sono accorta che tutte le piante le avevo in casa, raccolte ed essiccate personalmente in tempi ben più recenti. Ovviamente non ho resistito alla voglia di replicarla in versione autoprodotta 🙂 (Ve la ricordate la prima che ho fatto? Quanta soddisfazione!).
Che poi la tisana è pure buona e il mix niente male, per quanto riguarda la sinergia tra le piante. L’azione diaforetica del sambuco stimola la sudorazione aiutando a buttare fuori le tossine; quella diuretica e drenante dell’ortica e dell’equiseto ripuliscono il corpo e i reni, dando anche una sferzata di energia, grazie ai tanti minerali e alla clorofilla contenuti nell’ortica. Quelli dell’equiseto, come vi raccontavo qualche tempo fa, sono assimilabili più efficacemente sotto forma di pianta essiccata e polverizzata. La melissa e la menta danno un buonissimo sapore al mix, oltre a contribuire alla riduzione degli spasmi gastrici, favorendo la digestione, e a calmare il sistema nervoso.
L’altra coincidenza che mi ha fatto decidere di replicarla e pubblicarla anche qui è che vi ho già parlato nel dettaglio, nel corso degli anni, di tutte le piante protagoniste della tisana, quindi potete andarvi a ripescare facilmente le informazioni sulle modalità di raccolta e di essiccazione e sulle proprietà delle singole erbe. La prima che ho trattato, agli albori di GranoSalis, è stata l’equiseto, di cui ho riparlato più recentemente qui, con informazioni aggiornate e corrette riguardanti l’essiccazione. La menta è stata protagonista dell’autoproduzione di dicembre del già lontano 2013, raccolta un po’ in ritardo, ma voi farete sicuramente meglio di me 🙂 Poi vi ho raccontato anche di sua maestà l’ortica, la regina delle erbacce, una delle mie piante preferite in assoluto, e so di non essere sola nel darle tutta questa meritata considerazione. La melissa è stata una delle mie più sudate conquiste: l’ho cercata tanto, confondendola per mesi con tante altre piante, fino a che l’ho finalmente trovata, rendendomi conto a quel punto di esserne circondata. Qualcosa di simile è accaduto poi col sambuco: fino a che non ho iniziato a conoscerlo, non mi ero mai resa conto di quanto abbondante fosse la sua presenza nella mia campagna. Vi ho fatto un megareportage qualche anno fa per permettervi di distinguerlo dal suo cugino tossico senza errori, quel post è diventato il più letto in assoluto sul blog; qui vi ho spiegato come raccogliere ed essiccare i fiori, poi li ho usati ancora qui e qui, sono così versatili che non mancherà occasione di parlarne ancora.
Insomma, le indicazioni su come procurarvi ed essiccare in casa le materie prime ce l’avete, non mi resta che dirvi in che proporzione metterle insieme. Non ho seguito per filo e per segno la composizione della tisana originaria, che prevedeva 30% di melissa, 30% di menta, 20% di ortica, 10% di sambuco e 10 % di equiseto. Di menta ne avevo poca, quindi ho ridotto la dose, ho aumentato quelle delle piante più depurative e diminuito un pochino anche la melissa. Voi seguite la proporzione che preferite, qui ve le ho indicate entrambe e vi dò le dosi che ho calcolato per fare 50 grammi del mio mix. Seguendo la ricetta originale la tisana sarà più gustosa, grazie all’ottimo aroma della menta. Fatela per voi e, se volete, abbondàte e regalatela, sarà un dono sicuramente apprezzato, se fatto con le vostre mani. Farà la sua figura anche se le erbe le comprate 🙂 Ma scegliete una buona erboristeria, che abbia ancora un bell’assortimento di erbe sfuse.
Però dai, almeno una delle cinque uscite a raccoglierla. Sarà un momento bello per voi e aggiungerà tanto alla vostra tisana: il vostro amore, la vostra cura, la vostra attenzione. Se poi le raccogliete tutte la preparazione sarà eccezionale!
Quel momento, atteso, è arrivato! Le temperature romane non sono ancora fredde, ma le tazze sono già fumanti, il bollitore è sempre in azione e sono aumentati i vasetti con tè e tisane, perchè è tradizione fare scorta di sapori nuovi ogni anno, come (buon) augurio! Fare miscele personalizzate mi piace, prendere le varie erbe e unirle, unire un tocco di spezie, magari, come avevo fatto per alcuni tè natalizi homemade. E’ un bel giocare con le foglie e un rilassarsi profumato… ed è solo l’inizio! 🙂
Ora è arrivato davvero, piove grazieaddio!! Mi auguro che continui fino a natale, la terra è assetata da morire e dall’autunno aspettavo proprio questo, tanta acqua, che finora non è voluta cadere. E la pioggia chiama ancora di più tazza fumante e copertina, ovvio 😉