Sale aromatico alle erbe – Autoproduzione di febbraio e approfondimenti sui minerali

sale_aromatico
Per l’autoproduzione di febbraio ho pensato di regalarvi un bel sale integrale aromatizzato alle erbe. Facile facile, a portata di tutti, buono e saporito. Ecco, avrei voluto farvi tutto un discorso sul sale, poi mi sono arenata nel bel mezzo di una ricerca senza riuscire a trovare un punto di vista che mi convincesse davvero, poi però l’ho trovato e quindi eccomi qui. Chiaro no?.
Sono anni che ho abbandonato il sale raffinato da supermercato per scegliere invece di utilizzare sale marino integrale, che in Sicilia ad esempio si produce in abbondanza, come anche al sud della Francia o sulle coste atlantiche. Dove sta la differenza? In pratica il comune sale da supermercato, che si ottenga dall’acqua di mare e si chiami quindi sale marino o che si ottenga dall’estrazione mineraria e sia quindi salgemma, viene raffinato chimicamente e il risultato finale è una sostanza composta al 98% da cloruro di sodio e per il restante 2% da zozzerie varie, tipo antiagglomeranti, sbiancanti e altre chimicate piuttosto inutili nonché dannose. Il sale marino integrale al contrario non viene raffinato, ma estratto nelle saline, asciugato all’aria e al sole e confezionato. Ne risulta una sostanza composta da 84 diversi elementi minerali, gli stessi che compongono il nostro plasma sanguigno e grossomodo nello stesso rapporto tra di loro. Suona meglio, no? Se cercherete in giro articoli su questo tipo di sale, come anche sul sale rosa dell’himalaya, in quasi tutti verrà detto che è un ottimo integratore di sali minerali, in grado di sopperire a eventuali carenze nella dieta perché contiene tutto a piccole dosi e in ottimo equilibrio. Ora, io non ne sono proprio sicura perché la questione dei minerali è cosa ben complessa. A quanto mi risulta il corpo umano non è in grado di assorbire i minerali così come sono, ma soltanto dopo che le piante li hanno resi “organici”. La pianta si nutre di minerali inorganici assorbendoli dal terreno, li elabora al suo interno trasformandoli tramite quel miracolo della natura che è la fotosintesi clorofilliana e li rende assimilabili per noi che ci nutriamo di quelle stesse piante. Questa è la stessa ragione per cui sembra sia meglio bere acqua a bassissimo residuo fisso, quindi povera di minerali, come l’acqua pura di montagna. La funzione dell’acqua non è nutrire, ma drenare, pulire, purificare. I minerali che porta con sé, non essendo assimilabili dal corpo, assorbono i nostri liquidi e vengono depositati qua e là nell’organismo come scorie. É risaputo che a bere acqua di mare viene ancora più sete, a berne troppa si muore per disidratazione. E allora siamo sicuri che il sale marino integrale fa bene? A quanto pare non tutto ciò che si legge in giro è vero, anche se viene da fonti che si occupano di medicina e nutrizione alternative. Come vi dicevo prima fa meno male, questo sì, ma che sia un toccasana no. Non mi chiedete dettagli tecnici, in chimica sono davvero negata! Però ve li potete andare a prendere da Roberto Serino, un chimico esperto che ha messo su un sito in cui diffonde informazioni su questi argomenti e che da me interpellato sulla questione del sale ha risposto immediatamente, in maniera completa e superdisponibile, sciogliendo finalmente i miei dubbi. Il fatto che venda depuratori a osmosi inversa non mi ha instillato alcun sospetto sul fatto che tiri solo acqua al suo mulino, perché il discorso mi suona parecchio e trovo Roberto molto competente. Vi dò un paio di riferimenti per documentarvi, intanto due articoli sul Pasto Nudo (è lì che ho scovato Roberto) in cui si discute sulla questione dei minerali nell’acqua (li trovate qui e soprattutto qui), e poi l’articolo su minerali organici e inorganici sul sito di Roberto, che fa davvero molta molta chiarezza su tutto ciò.
Tornando alla questione del sale…quello marino integrale non è che faccia bene, come spesso si legge in giro, fa solo molto meno male di quello raffinato, perché il cloruro di sodio, è risaputo anche nella medicina ufficiale, è veleno per il corpo umano, quindi un sale che ne contenga minor percentuale è sicuramente meglio di uno che ne contiene il 98%. Il sale andrebbe consumato il meno possibile, soprattutto tenete conto che la maggior quantità la assumiamo tramite alimenti conservati, inscatolati, trasformati, non ce ne accorgiamo ma è lì. Il sale aromatico è ottimo per ridurre la quantità di sale nella dieta e allo stesso tempo per aggiungere più sapore e elementi nutritivi al condimento. Ecco come farlo!

// Sale aromatico alle erbe //

°° Ingredienti °°

Quantità per 2 vasetti circa:

  • 200 grammi di sale marino integrale
  • 3 grossi rametti di rosmarino
  • 3 grossi rametti di salvia
  • 5 rametti di timo
Sale aromatico alle erbe - Autoproduzione di febbraio e approfondimenti sui minerali 1Prima di tutto lavate e asciugate le erbe e lasciatele essiccare per il tempo che ci vuole. Potete legare i rametti con un elastico e appenderli al termosifone, in un punto caldo della casa, in un luogo ombreggiato e ventilato in estate. Se avete un essiccatore e avete fretta potete farle essiccare 12-24 ore a 42°. C’è chi prima trita le erbe, le mischia al sale e poi lascia tutto ad asciugare ben steso in una teglia all’aria o in forno aperto a bassa temperatura, io invece mi trovo meglio così, le erbe già essiccate si tritano molto più facilmente. Anche se non sono completamente secche va benissimo, basta che diventino un po’ “croccanti”.
Sale aromatico alle erbe - Autoproduzione di febbraio e approfondimenti sui minerali 1Una volta completata l’essiccazione, separate le foglie dai rametti e tritate tutto con un macinacaffè o con un piccolo robot da cucina. A questo punto unite e mescolate le erbe col sale in una ciotola e poi conservate in vasetti di vetro.

Potete usare il sale aromatico dappertutto, sulle insalate, sulle verdure cotte o crude, sulle patate al forno, nelle zuppe. L’ideale sarebbe prepararlo in grande quantità a tarda primavera, quando le erbe sono al meglio di sé e hanno la massima concentrazione di principi attivi, ma si può preparare comunque in qualsiasi stagione. Non c’è limite alla fantasia, potete aggiungere pepe nero, rosso e verde e un po’ di alloro per avere un sapore più deciso, o farlo solo a base di rosmarino per le patate, o ancora aggiungere noci o scorze di agrumi. Ne ho già in mente un altro che prima o poi vi farò vedere!

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20 commenti su “Sale aromatico alle erbe – Autoproduzione di febbraio e approfondimenti sui minerali”

  1. Marinella Forte

    Ciao, se vuoi ti posso dare la spiegazione dal punto di vista naturopatico, come hai detto tu, i minerali disciolti nell’acqua non sono biodisponibili, se lo fossero grazie alle nostre acque tipo Fer***le, non avremmo problemi di osteoporosi. L’acqua ha il pregio di legarsi con i minerali e se si usano aque a basso residuo fisso, si riescie a ripulire l’organismo perchè i minerali non assorbibili che “vagano” nel nostro organismo, si legano con l’acqua e vengono quindi espulsi con le urine. Per assurdo (cosa da non fare) se si bevesse acqua totalmente demineralizzata, si rischierebbe di ritrovarsi demineralizzati perchè l’acqua catturerebbe i minerali che abbiamo nel corpo.
    Detto questo, faccio anch’io il sale alle erbe, ma non faccio seccare le erbe, uso direttamente erbe fresche, il sale le disdrata e non ci sono assolutamente problemi di conservazione. Avendo un giardino, cerco di fare questo tipo di sale subito dopo un grande acquazzone, questo mi permette di avere erbe già lavate, asciugate all’aria, e che non devono essere ulteriormente trattate. Naturalmente io abito in una zona poco inquinata. La pioggia lava le piante con delicatezza, ma visto che la pianta è ancora viva, non perde nessun aroma, neanche quello che potrebbe essere idrosolubile, raccolgo appena le piante sono asciutte per evitare che si impolverino e via, in questo modo gli oli essenziali rimangono tutti nella pianta e passano poi nel sale.
    Ciao scusa che mi sono dilungata.

    1. Claudia_GranoSalis

      Ciao Marinella!
      Macchè dilungata, grazie del contributo, mi fa molto piacere 🙂
      Effettivamente anche io qualche volta ho usato le erbe fresche, le ho tritate senza prima essiccarle e le ho miscelate al sale, che come dici tu assorbe comunque la loro acqua, eliminando ogni problema di conservazione (d’altronde è risaputo che il sale è uno dei migliori conservanti). Devo dire che la soluzione dell’essiccazione mi piace di più per pura questione di pigrizia…le erbe fresche le dovrei sminuzzare a mano e il rosmarino è una delle cose più odiose da tritare! Anche io ho la fortuna di avere un giardino e di abitare in una zona non inquinata (a parte quando spruzzano diserbante, come ho scritto nel post precedente a questo!) e faccio come te, raccolgo le erbe dopo gli acquazzoni, è la cosa migliore. E quest’anno gli acquazzoni non sono proprio mancati.
      Grazie anche per il tuo contributo sull’acqua, sei la benvenuta quando vuoi!

    1. Claudia_GranoSalis

      Chissà quante erbe avrete lì a San Cipriano nel giardino, sono sicura che viene buonissimo!

  2. Un bel metodo per diminuire le quantità di sale aggiunto alle pietanze è quello di ridurlo un poco alla volta e di dosarlo con un cucchiaino per rendersi conto delle quantità. In breve ci si scopre di aver sempre meno bisogno di aggiunte e di assaporare i veri gusti degli aliementi non alterati nè da sale e/o spezie!

    1. Claudia_GranoSalis

      Potrei ridurre il sale, ma le spezie mi riesce proprio difficile, le adoro! Grazie della visita Myriam 🙂

  3. Buon Giorno a tutteeeeeeeeeeeee!
    cara la mia Claude sei la mia eroina dell’auto produzione tu saaaaaaaaaaaaaaaaiiiiiii! stavo giusto giusto pensando di utilizzare la salvia che ha praticamente invaso la mia fioriera per fare il sale aromatizzato e raccogliere la menta che è nata spontanea (oltre a quella che ho messo nel vasetto e a quella marocchina (che è diversa) che sgrafigno dalla famiglia che abita sotto casa mia, per farci qualcosina e son venuta a sbirciare nel posto che sapevo esser il top dei top! semplice e chiaro nelle spiegazioni, così come il procedimento…
    il mio cruccio, se così lo vogliamo chiamare, era se usare erbe fresche o secche (il rosmarino fresco, si è ODIOSIO in effetti e non volevo mai tritarlo, quando aiutando delle amiche in un forno mi chiedeva di farlo per fare i crakers) e mi avete risposto che posso usare entrambe e se sale grosso o fino, ma credo che pure qui posso andare di gusto… sempre sale è… quindi mi sa proprio che sul camino metterò tanta salvia! si seccherà ben benino e ci farò dei barattolini per la parrocchia ed il suo mercatino!
    🙂 … vado a vedere anche lo zucchero…
    dovrei trovare qualche erbetta anche per quello.. ad esempio … oltre agli agrumi….. mmmmmm mumble mumble…
    sono poi alla ricerca di marmellata di cotogne, quella di melograno che dovrò raccogliere la trovo qui… 😛 mentre per il prugnolo?! mmmmm ed anche la rosa canina trovo qui… che anche se non è ancora ora vorrei raccogliere per farci il liquore!
    ciauuuuuuuuuuuuuuuuuu…
    se mi puoi aiutare sarei contenta!!
    baci baci… e buon lunediì…

    1. Ciao Emanuela!
      Grazie per quello che dici, sono contenta di poter essere un buon punto di riferimento per l’autoproduzione 🙂 Per il sale io ti consiglierei di essiccare le erbe prima di usarle: si lavorano più facilmente e si amalgamano meglio. E per il sale ti sconsiglierei quello grosso, perché in quel modo ti ritroveresti un vasetto in cui le erbe essiccate finiscono tutte in basso e il sale in alto, non si miscelano bene. Il sale fino invece è perfetto, specie se ogni volta prima di usarlo agiti il vasetto. Al limite puoi usare del fleur de sel, che è una via di mezzo ed essendo più umido cattura meglio le erbe.
      Nello zucchero invece potresti mettere anche la vaniglia, oppure la cannella, spezie “dolci”, insomma, anche i semi di anice sono adatti. Ora non mi viene in mente altro (testa troppo piena!), ma se mi viene te lo dico.
      Marmellata di cotogne o di prugnolo ancora mancano qui su granosalis, non credo arriveranno quest’anno, ma non si può mai dire… C’è un cotogno selvatico qui vicino che chiama, ma ha solo 2 mele prendibili! E soprattutto ho zero tempo per marmellare adesso, sigh.
      Per la rosa canina aspetta il momento giusto, ti prego! Dei lettori del Pasto Nudo l’hanno fatto con le bacche acerbe e non sono stati contenti, cerca di aspettare il freddo, sennò è lavoro sprecato!
      Baci a te, buon martedì 🙂

  4. Buon Giorno amica e maestra…
    avrei un altro consiglio da chiederti sempre sul sale… siccome vorrei fare dei pensierini natalizi homemade ed autoprodotti ho pensato di creare i barattolini si sale e zucchero aromatizzato…. che te ne pare…?
    volevo chiederti… questi vasetti non è necessario che li sterilizzi come quelli della marmellata, nel senso… è chiaro che devo prenderli nuovi, puliti, col tappo nuovo e tutti i santi crismi del caso, che devo sterilizzarli prima facendoli bollire ble ble.. ma una volta riempiti col sale e gli aromi no… giusto… ?
    chiudo il barattolino, etichetto e via, il regalino è fatto….
    vero?
    baciiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
    ps: quanto mi piacciono le tue auto produzioni…
    mi sa che a babbo natale chiedo un essicatore e tanti libri di cucina… ehehehee!

    1. Ciao Emanuela!
      Non preoccuparti della sterilizzazione per i vasetti di sale e zucchero: non c’è alcun rischio di proliferazione batterica. Non serve nemmeno sterilizzarli prima di riempirli, basta lavarli bene e farli asciugare completamente, puoi usare anche vasetti e tappi recuperati. Se ci pensi, quando metti lo zucchero nel barattolo dello zucchero o il sale in quello del sale lo fai senza nessun accorgimento, perché sono dei cibi praticamente senza scadenza, oltre ad essere degli elementi conservanti spesso utilizzati in altre preparazioni. L’aggiunta di erbe e aromi essiccati non cambia tutto ciò, lo stesso se usassi erbe fresche: in quel caso è possibile lo sviluppo di muffe, ma non è dipendente dal fatto che tu sterilizzi o meno il vasetto, accade se le erbe sono troppe rispetto al sale.
      Quindi vai tranquilla!

      1. EVVIVAAAAAAAAAAAAAAAAAA!
        ALLOOOOORAAAAA MI SBIZZARRISCO A PALLAAAAAAA!!!!
        GRAZIEEEE INFINITE AMICAAAAAAAA!!! SENTI MA TI ANDREBBERO DELLE MARMELLATINE HOME-MADE FATTE DA ME? 🙂 COSI’ MI DICI SE TI PIACCIONO?
        CHE BELLO SON CONTENTA !!!!
        SEI sempre super esaustiva… anche io pensavo la stessa cosa, però sai per essere sicura…. ti ho chiesto… perché non si sa mai… come per le marmellate, chi le fa bollire e chi le rovescia solamente! uffi! 🙁 è sempre un dramma…..io che ne sto facendo a randa…
        sai ho sperimentato cachi e mele! 😉
        prugnolo ancora da raccogliere mannaggia…. e pure la rosa canina… prrrrrrrrrr… che lo io che il tempo non è giusto ma quando lo sarà so anche che lui porello sarà trooooooooooooppo andato!
        baci baci baciiiii!
        Manu! 😉

  5. Ciao! Cercavo conferme sul sale alle erbe e leggo trovate qui! Per la conservazione della frutta invece ho pqrovato un’anticaxricetta molto semplice per le susine o x le amaren e: lavarle asciugare metterle in barattoli coperte di zucchero. Mettere al sole per almeno 20 giorni.. Lo zucchero si scioglie e diventa sciroppo. Aspettare ancora un mese prima di usarle.. Ma che buone!! Di conservano molto a lungo.. Io sto ancora usando quelle dello scorso anno!! Spero di essere stata utile.!

    1. Ciao Patrizia, certo che sei stata utile, grazie! Di questo metodo me ne parlava anche un mio maestro erborista, che lo utilizza per le bacche di sambuco, che conservate in questo modo hanno anche impieghi curativi interessanti. Lui diceva di metterle a strati con lo zucchero, in modo che arrivasse bene dappertutto. Non ho ancora provato, ma la maturazione del sambuco è proprio tra poco, quindi spero di aver tempo per sperimentare 🙂

  6. Ciao, avevo intenzione di regalare il sale aromatizzato per Natale. Mi chiedevo, è troppo presto iniziare ora a prepararlo. Giusto per avvantaggiarmi

    1. Ciao Sara! Avvantaggiati pure, l’aroma viene mantenuto molto molto a lungo. Io uso ancora sali aromatici preparati 4 anni fa e sono sempre profumatissimi.

  7. Ciao ragazze, l’ho tritato ora (ho messo l’aglio rosmarino salvia e alloro). Quanto tempo deve stare al sole? L’ho appena sparso su una teglia (1cm) e lasciato fuori. Ma ho paura che prenda troppa polvere dagli elementi esterni. Posso avere una stima del tempo che ci vuole? Grazie!

    1. Ciao Gegi! Col sole che c’è ora, secondo me in un paio di giorni è abbondantemente pronto. Il sale velocizza la perdita d’acqua, quindi l’essiccazione diventa ancora più rapida. Io però, come scrivevo nel post, preferisco essiccare le erbe in precedenza, al buio e a bassa temperatura, solo dopo le trito e le mischio al sale; con l’essiccazione diretta delle erbe fresche non ho provato. Ma stai tranquilla che verrà benissimo! Se vuoi proteggere la teglia mettici su un telo-zanzariera o una grossa garza.

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