Rivisitazioni – Insalata di cous-cous con salsa al peperone e avocado

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Perdonate il ritardo, ma è un periodo davvero pieno questo. Più che pieno è complicato: quando si cerca di incastrare 3 lavori insieme va a finire che diventa tutto più difficile, vista l’energia mentale necessaria ad organizzasi e dividere il proprio tempo in tante cose diverse. E poi nel weekend sono stata a Roma, che il mio olio era agli sgoccioli e dovevo caricarmi due belle lattone di olio della Sabina fresco di frantoio, che i miei genitori mi regalano ogni anno (uno dei regali più belli che ci siano!). Mettici pure due cassette di polpa di pomodoro fatta da una signora molisana vicino al paese dei miei nonni, la voglia di salutare i miei e le mie amiche, il tempo bellissimo promesso per il fine settimana…insomma, mi sono messa in macchina sabato mattina e sono partita.
Roma col sole d’autunno è una meraviglia. Adoro i platani ingialliti di città quasi quanto il tappeto di ghiande ai piedi delle querce da me. Adoro la cucina di mio padre e il gusto per i mercatini di mia madre. I sorrisi delle mie amiche di sempre e quelli di chi non vedo da tanto tempo. Come pure quelli di chi conosco per la prima volta e l’aria familiare di posti in cui ho vissuto tante cose belle.
Col sole caldo e meraviglioso che si prospettava per domenica, mi è venuto in mente di proporre alle altre un bel pranzo alla Torre, che poi da lì imboccare l’autostrada verso nord è un attimo.
Alla Torre, un vecchio casale autogestito in zona Casal de’ Pazzi a Roma, ci ho passato un sacco di tempo, soprattutto da quando mi sono messa a gestire la camera oscura con gli altri del progetto Missviluppo (nato, in origine, al femminile, ecco il perché del nome). Poi la vita mi ha portata altrove, ma in quel posto magico affacciato sul Parco dell’Aniene ci ho lasciato un pezzo di cuore. Era tanto che non ci tornavo e l’ho visto con altri occhi: le spontanee prosperano che è un piacere, e il grande eucalipto che troneggia sotto il forno a legna autocostruito qualche anno fa ha foglie profumatissime; le lotte con i cardi selvatici nel prato, da pulire in primavera, ora sarebbero forse più una risorsa che una seccatura.
Le domeniche di sole alla Torre sono una vera goduria. Lo scorso weekend poi faceva così caldo che sono tornata a scoprire le spalle, fino a desiderare ardentemente che il sole, calando, facesse arrivare l’ombra lì dove ci eravamo sedute per mangiare. Unica nota dolente della giornata: proprio quella domenica c’era il festival della birra artigianale. Che di per sé era una gran cosa, ma non per me che dovevo mettermi in macchina di lì a poco. Mi è toccato cedere uno dei miei assaggi gratuiti, che già non ero proprio sveglissima, se mi mettevo pure a bere non partivo più.
Se non conoscete la Torre vale la pena farci un giro, ci sono un sacco di progetti interessanti in piedi: oltre a Missviluppo c’è il Coltivatorre, un progetto di orto collettivo particolare e inclusivo, c’è la Palestra Popolare Corpi Pazzi, con molti corsi diversi a prezzi politici, oltre ovviamente alla birreria con la sua bella programmazione musicale. E poi c’è molto altro e c’è la Trattoriola, con cucina bio e forno a legna, che se fossi rimasta a Roma magari mi avrebbe vista migrare dalla camera oscura ai fornelli 🙂 E che rende speciale quelle belle domeniche di sole che dicevamo, oltre a tanti altri momenti mangerecci tutte le settimane. Proprio alla Trattoriola è da poco migrato il ragazzo di una mia adorabile amica; l’ho conosciuto da poco (avendo conosciuto prima il mio blog di me, quando mi ha vista domenica mi ha chiamata signora Salis, ahahah!), e che mi ha detto di aver proposto proprio di recente la mia salsa cruda di peperoni rossi, ma non come salsa per insalata ma come condimento per il cous-cous. E visto che pare abbia fatto un successone e visto che i peperoni ancora prosperano dal mio produttore, me la sono provata pure io in questa nuova versione, mettendoci in mezzo anche qualche altro ingrediente che mi ha suggerito la fantasia in quel momento: avevo degli ottimissimi avocado siciliani (non ve l’ho detto che ho iniziato a ordinare gli avocado dalla Sicilia?! Sono strepitosi!) che mi sono sembrati perfetti da unire al gusto del peperone, li ho sempre adorati insieme. E per stemperare tutta questa dolcezza, un po’ di rucola di Marcello, che è bella potente, qualche capperino siciliano (grazie amiché!) e qualche oliva taggiasca. Oh, niente male! Voi che ne dite?

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// Insalata di cous-cous con salsa di peperoni e avocado //

°° Ingredienti °°

  • 300 grammi di cous-cous di mais e riso, o quello che avete
  • salsa cruda ai peperoni e zenzero (la trovate qui, con la dose proposta nella ricetta potete condirci tutto il cous cous, ma se volete usatene anche meno)
  • 2 cucchiai di capperi sotto sale
  • 4 cucchiai di olive taggiasche
  • qualche foglia di rucola
  • olio e.v.d’oliva
  • sale marino integrale
Rivisitazioni - Insalata di cous-cous con salsa al peperone e avocado 1Io avevo in casa solo un cous-cous di mais e riso, quindi il piatto così come ve lo propongo è anche senza glutine. Se volete potete usare il cous-cous che preferite, comunque, ve lo dico, quello di mais e riso è ottimo! Non ha nulla da invidiare al classico di frumento, al contrario di quello di grano saraceno che invece non mi ha fatto impazzire.
Cuocete il cous-cous come siete soliti fare. Io uso 100 ml d’acqua ogni 70-80 grammi di cous-cous, la porto a bollore, la salo leggermente e la verso in una ciotola di vetro sopra il cous-cous, che ho precedentemente ben sgranato con una forchetta aggiungendo uno o due cucchiai d’olio. Tappo con un coperchio e lascio gonfiare 5 minuti. Una volta cotto, sgranate ancora il cous-cous e lasciatelo intiepidire.
Rivisitazioni - Insalata di cous-cous con salsa al peperone e avocado 1Preparate la salsa ai peperoni come indicato nella ricetta qui. Ci vuole davvero pochissimo! Io stavolta, visto che ne avevo ancora un po’, ho usato la pasta di zenzero al posto dello zenzero fresco: ne bastano 2-3 cucchiaini, in quel caso usate un pochino di olio in meno. Tritate finemente la rucola, i capperi dissalati e sciacquati e le olive taggiasche. Metteteli tutti insieme in una ciotolina e aggiungete la salsa ai peperoni a cucchiaiate, fino a che vi sembri abbastanza; io l’ho usata tutta. Sbucciate l’avocado, tagliatelo e cubetti e mettetelo da parte in una ciotolina spruzzandoci poco succo di limone per non farlo annerire.
Rivisitazioni - Insalata di cous-cous con salsa al peperone e avocado 1Mescolate al cous-cous tiepido o freddo la salsa preparata, amalgamate bene e infine unite anche l’avocado, mescolando con delicatezza. Fatto!
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14 commenti su “Rivisitazioni – Insalata di cous-cous con salsa al peperone e avocado”

  1. Avocado siciliani?? Oibò, questa mi è nuova… Sono un forte estimatore di questo frutto e ora sono curioso di sapere se sono buoni…

    1. Sergio sììììì!! Se fai una ricerca su google ti escono diverse aziende che hanno iniziato a raccogliere proprio in questo momento e che spediscono in tutta Italia. Io mi sono organizzata con altre persone e ne ho presi 20 chili, così abbiamo ammortizzato la spedizione. Sono ottimi, quasi tutte le produzioni sono biologiche e nonostante questo costano la metà di quelli africani o sudamericani che trovi al supermercato. E ci sono varietà diverse tra cui scegliere. Pensa che il produttore da cui ho comprato io ha anche datteri, noci pecan e macadamia, e in estate anche banane, manghi e papaye!

    1. Nel mio pacco c’era 🙂 C’è un produttore, credo che in realtà sia un consorzio, si chiama Sicilia Avocado, che mi sembra li spedisca per varietà, e la Hass mi pare ce l’abbiano.

  2. Non so se il mio occhio sia di parte, ma in questo piatto vedo proprio la luce di Roma, calda e piena… 😉 Mi piace la nostra sintonia di questa settimana che corre sul filo dei colori e delle insalate, con quel verde che fa capolino tra la mia verza e il tuo avocado e rende tutto più bello, diciamolo! E poi leggo tracce di Sicilia, qui… e la parte estiva che abita in me sorride! Ma tornando alla nostra città, grazie per avermi dato un indirizzo nuovo tutto da scoprire, andrò a esplorare con la mia curiosità felina e l’acquolina in bocca dopo aver visto sul sito della Trattoriola il menù… 🙂

    1. Beh, sì, c’è una certa sintonia, ma le tue foto sono troppo più belle!! Devo dire che io ho anche poca voglia di scattare ultimamente, un po’ è il caos che c’è dentro casa, un po’ è la luce, che quando c’è nebbia (il caldo autunnale qui la porta spesso) è pessima, un po’ che proprio mi va poco..
      Per il resto sì, c’è tutto il calore romano pur essendo un piatto freddo 🙂

  3. Claaaaaaaauuuuuuuuuudeeeeeeeeeeee!
    al negozio del commercio equosolidale ho scoperto il cous cous palestinese eh…. che cosa non è? FANTASTICO!
    più di grana grossa e non si spappa… secondo me… ci starebbe da diooooooooooooooo……
    DEVO PROVARLA ASSOLUTAMENTEEEEEE!
    SIIIII!
    CONTINUO LO SMARMELLAMENTO E IL VASETTAMENTO eheheheeeee!
    baccccccciiiiiiiiiiiiii
    Manuuu!
    ps: sto aspeyyando un carico di 4 kg di mele che il ragazzo della bandcarella del mercato dove vado mi ha rimediato!!!!!!!
    vai di compostaaaaaaaaaaaaaaa!

    1. Sì, conosco quel cous-cous, è molto particolare ed è buono, anche se preferisco quello a grana più fine.
      Ti chiedo un favore Emanuela: se puoi vacci piano con le vocali, il mio sistema antispam va un po’ in palla sui tuoi commenti e quasi sempre me li segnala come sospetti. Non vorrei che prima o poi ti bannasse in automatico! A volte me lo fa anche facebook, nasconde dei tuoi commenti, non capisco bene perchè…ma credo dipenda sempre dalle lettere troppo ripetute.
      Buon invasettamento e buon weekend!

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