Insalata di patate viola e quinoa con maionese di mandorle alla curcuma

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Quante varietà di patate esistono al mondo, ve lo siete mai chiesti? Qui più o meno siamo abituati a vederne 3 sui banchi dei mercati, genericamente chiamate patata gialla, patata rossa e patata bianca. Tempo fa ho scoperto che questa selezione è ben poca cosa rispetto a quelle che vengono effettivamente coltivate, che sono probabilmente più di 3000, e per la maggior parte concentrate sugli altopiani delle Ande, in Perù. Di quanto questa biodiversità sia importante ho parlato più nello specifico lo scorso anno, quando vi ho cucinato questo farro al pesto e pomodorini, raccontandovi anche di come le patate delle Ande abbiano salvato la vita dei popoli nord-europei che ormai dipendevano da questo tubero, quando il suo principale parassita distrusse i raccolti nel giro di pochi giorni. Di ciò che ho scritto quella volta sono sempre più convinta ogni giorno che passa. Ora sta succedendo più o meno la stessa cosa con le banane, avete sentito? La Cavendish, la varietà che copre la quasi totalità della produzione mondiale, è sotto attacco da parte di un fungo micidiale, che sta pian piano facendo piazza pulita delle piantagioni. Era già capitato in passato: la Cavendish stessa ha sostituito negli anni ’50 la Gros Michel, sterminata dalla cosiddetta Malattia di Panama: Il fungo che sta causando ora problemi alla nuova varietà è semplicemente un nuovo ceppo più resistente di quello che distrusse la vecchia. Il problema è sempre lo stesso, la monocoltura, ma la lezione sembra essere davvero difficile da imparare. Qui, se volete, trovate un articolo che vi spiega un po’ meglio la faccenda.

E insomma, tornando alle patate: ultimamente, saranno le mode legate al cibo che aumentano la richiesta, nei supermercati iniziano a circolare le patate viola, persino nei piccoli punti vendita di piccoli paesi come quello in cui abito. Non è lì che ho preso le mie patate, in verità, ma da uno dei miei produttori di fiducia, da cui le ho scovate a sorpresa verso metà primavera. Aveva iniziato da poco a provare la coltivazione e il raccolto non era abbondante, ma sufficiente a farmi fare una bella scorta, prima che finissero. Delle belle patatine novelle colorate e saporite. Ho pensato a lungo a come utilizzarle, visto che avevo solo quelle e non sarei andata a cercarmele altrove. Le ho fritte, per farne delle chips croccanti, ma il risultato non è stato dei migliori: io e il fritto continuiamo ad avere qualche conto in sospeso, maledizione.
Alla fine ho deciso di farci un piatto freddo, vista l’estate che iniziava, decisamente tardi, a bussare alla porta, unendo a questi tuberi deliziosi una loro vecchia compagna sudamericana con cui si sposano davvero bene: un buon modo di far fuori le ultime scorte di quinoa boliviana che avevo in dispensa, regalatami dai miei alla fine di un viaggio. A completare il piatto, i primi fagiolini della stagione e il profumo della nepitella, conosciuta anche come mentuccia romana, uno dei deliziosi aromi selvatici che annuncia l’arrivo dei mesi più caldi.
E poi, ve l’avevo detto che avrei iniziato subito a tempestarvi di ricette, una buonissima maionese a base di latte di mandorle, che vi ho fatto vedere come autoprodurre la scorsa settimana. Io la mangerei pure a colazione, ma al di là di questo mio amore incondizionato ci sta davvero bene a guarnire quest’insalata. Potete usarla come salsa, senza aggiungere olio o sale, ma se volete potete ometterla e condire il piatto come preferite. La ricetta però tenetevela buona, perchè potrete utilizzarla in tante altre cose, al posto della maionese classica. A me piace moltissimo con le patate al forno, oppure dentro la piadina. Tenete conto che è più fluida di una maionese normale, anche se potreste fare un latte più concentrato rispetto alla ricetta base che vi ho dato in modo da ottenere una densità maggiore (300 grammi di mandorle su un litro d’acqua, ad esempio). Ultimamente ho assaggiato quella di Fattoria della Mandorla che è buonissima e molto compatta, ma loro ci mettono la gomma xantana, e grazie che è compatta 🙂 Se fate un latte denso e cercate di incorporare più aria possibile durante la lavorazione, otterrete comunque un buon risultato.
Ho aromatizzato la maionese con la curcuma (un’altra di quelle cose che metterei pure nel caffè), come anche la quinoa, e le patate le ho cotte a vapore, come pure i fagiolini. Ne risulta un piatto fresco, veloce e molto nutriente, decisamente adatto a un pranzo estivo.

// Insalata di patate viola e quinoa con maionese di mandorle alla curcuma //

°° Ingredienti °°

Per l’insalata

  • 100 grammi di quinoa
  • 500 grammi di patate viola
  • 200 grammi di fagiolini
  • un cucchiaino di curcuma macinata
  • un mazzetto di nepitella
  • olio e sale per condire, se non usate la maionese

Per la maionese di mandorle

  • 200 ml di latte di mandorle (se usate quello comprato, che sia senza zucchero!!)
  • 250 grammi di olio di semi di girasole
  • 30 grammi di olio e.v.d’oliva
  • mezzo cucchiaino di senape all’antica (qui la mia ricetta per farla in casa)
  • un pizzico di curcuma macinata
  • il succo di mezzo limone
  • un pizzico di sale marino integrale
Insalata di patate viola e quinoa con maionese di mandorle alla curcuma 1Preparate in anticipo la maionese: nel bicchiere del frullatore a immersione, frullate brevemente il latte con la curcuma, il sale, il succo di limone e la senape. Miscelate l’olio d’oliva con quello di girasole e versateli a filo nel bicchiere mentre frullate, muovendo il frullatore in alto e in basso per incorporare aria. Se un aiutante vi versa l’olio o vi tiene fermo il bicchiere sarà più facile.
Insalata di patate viola e quinoa con maionese di mandorle alla curcuma 1Frullate fino ad ottenere una consistenza abbastanza densa, poi lasciate riposare in frigorifero per almeno un’ora (o in freezer per 20-30 minuti). Le dosi che vi ho dato, se volete, potete anche dimezzarle, in ogni caso la maionese si conserva in frigo in un vasetto di vetro per 3-4 giorni.
Insalata di patate viola e quinoa con maionese di mandorle alla curcuma 1Cuocete la quinoa in un pentolino con acqua pari al doppio del suo volume, per circa 15 minuti dal bollore, con un pizzico di sale e un cucchiaino di curcuma da sciogliere nell’acqua quando inizia a bollire. Nel frattempo cuocete a vapore i fagiolini per 7-10 minuti (a me piacciono croccanti!), e le patate pelate e tagliate a cubetti per 10 minuti, o finché saranno morbide.
Insalata di patate viola e quinoa con maionese di mandorle alla curcuma 1Quando tutto è cotto, lasciate intiepidire, poi riunite quinoa, patate e fagiolini tagliati a tocchetti in un’insalatiera. Cospargete con la nepitella tritata e condite con maionese a piacere, mescolando bene prima di servire.
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14 commenti su “Insalata di patate viola e quinoa con maionese di mandorle alla curcuma”

  1. Ciao Claudia,
    ottima idea anche la tua! Io, proprio ieri, ho fatto qualcosa di simile:
    patate viola, amaranto, con della mentuccia fresca del mio aroma corner ;D maionese di curcuma ma al posto del limone ho usato il lime, si sposa meglio con la senape, e della farina di ceci per addensare, dà quel retrogusto tostato, non male!

    1. Ciao! Io e l’amaranto andiamo poco d’accordo, ti dico la verità…ma se mi ricapita tra le mani proverò la tua versione 🙂 Ottima invece la farina di ceci per addensare, la prossima volta ce la metto! quanta ne usi su una quantità tipo quella che indico qui?

  2. Parto dalla fine: se non provo prestissimo a fare la maionese di mandorle non smetterò di pensarci, mi conosco! E sono capace di farla anche al cocco, io! 🙂
    Adoro le insalate che sembrano dei giardinetti e quando vedo fiori viola ancora di più! 😉 Hai ragione, le patate di questo colore adesso si trovano più facilmente, ormai ho capito anche come riconoscere quando non sono troppo vecchie, così da avere un interno acceso e non sbiadito! Avevo fatto tempo fa delle chips tricolori, la prossima volta che vieni sul balcone facciamo una tisana al girasole con aperitivo, ehehe!

    1. Col latte di cocco mi sa che viene anche più densa, fammi sapere se la fai! Ammesso che non ci provi prima io, ne ho giusto un paio di lattina proprio qui dietro di me…
      Peccato che la nepitella nel mio bosco non sia ancora fiorita, altrimenti ci sarebbe stato anche qualche fiore violetto 🙂
      La tisana al girasole mi suona nuova, la proverei molto volentieri…ovviamente se ci sono pure le chips meglio ancora!

  3. Bellissima ricetta! Lo scorso anno un caro amico mi aveva fatto dono delle patate viola coltivate da lui nel suo orto, il colore è davvero bello!

  4. Le patate viola le ho scoperte l’anno scorso durante un mercatino bio e le ho subito prese per provarle! In effetti alcune non avevano il colore bellissimo che hanno le tue, forse dovevano maturare ancora un po’! Poi non sono più riuscita a trovarle…
    E poi la maionese di mandorle! Mai provata, adesso finché non la cucino non avrò pace!
    😉

    1. Sì, la maionese di mandorle merita, devo provare anche, come ha scritto un’altra Claudia qui nei commenti, ad addensarla un po’ con la farina di ceci, ma anche così più fluida è ottima. Il colore magari dipende anche dalla cottura, hai provato a farle a vapore? In quel modo lo disperdono meno. Se ti ricapitano prova 🙂

  5. Abbiamo provato la vegmaio…la Scricci e Ale hanno apprezzato!;) Però ho usato il latte di mandorle comprato al supermercato…è venuta parecchio dolce..ma sfiziosa!

    1. Veri bella! Che sorpresa trovarti qui oggi 🙂 Non l’ho scritto da nessuna parte che se si usa il latte comprato deve essere assolutamente senza zucchero? Noooo?! E allora devo rimediare. La maionese zuccherata non se po’ sentì. La prossima volta provate col latte giusto, sarà tutta un’altra cosa…
      Un abbraccio enorme a tutte, bellezze!

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