Biscotti friabili senza zucchero

biscotti_sugarfree
Questa ricetta è per Francesca, che è da poco approdata qui e che sulla pagina facebook di GranoSalis, oltre ad avermi fatta gongolare dichiarando il suo innamoramento per il blog, mi ha chiesto se avessi pubblicato ricette di biscotti semplici senza zucchero, che voleva cucinare per la sua bambina. E resami conto che non ce n’era neanche l’ombra nella categoria dei dolci, ho deciso di rimediare subito e di tirare fuori qualcosa di buono, che magari oltre a lei può interessare pure a qualcun altro.
I biscotti sono un vero e proprio esercizio di presenza in cucina: non so voi, ma io ho una capacità di bruciarli durante la cottura davvero insuperabile. Questo perché mi distraggo mooooolto facilmente e nel caso della cottura dei biscotti è una cosa che proprio non ci si può permettere, che potreste guardarli un momento e dirvi che occhei, sono quasi pronti, togliere lo sguardo dal forno per rispondere a un messaggio sul cellulare e solo 40 secondi dopo trovarli già carbonizzati, tirando giù tutti i santi per aver sprecato tempo e ingredienti in modo così stupido, che magari la persona a cui stavate rispondendo vi sta anche un po’ sulle scatole. A me è capitato parecchie volte e sto iniziando a imparare la lezione, ma questi qui di cui vi parlo oggi ho dovuto farli due volte, capirete da soli perchè…insomma, a quanto pare non ho ancora smesso di cascarci 🙂 La seconda volta mi sono incollata al forno e non mi sono mossa di lì. Non ho tirato nemmeno la palla al cane che continuava a mollarmela accanto ai piedi e a fare la punta. Lui c’è rimasto un po’ male, ma io ho mangiato i miei biscotti, mentre ovviamente gli tiravo la palla, che figuratevi se poi si è arreso.
Per questa ricetta ho preso ispirazione dalla bravissima Camiria, autrice del blog Una V nel piatto, approfitto anche per mandarle tutta la mia energia positiva per il suo nuovo inizio lontano dall’Italia. Daje Camiria! Un po’ t’invidio a vedere quelle foto in spiaggia e quei frullatoni di frutta coloratissima…
Oltre ad essere dolcificati con sciroppo d’agave invece che con lo zucchero, questi biscotti sono anche senza glutine, adatti quindi anche a chi abbia intolleranze o voglia ridurre il glutine nella propria dieta quotidiana. Al posto del cacao ho usato la farina di polpa di carruba, che rende la ricetta ancora più adatta ai bambini perchè non contiene sostanze eccitanti, come la teobromina del cacao. La carruba poi è un alimento incredibilmente energetico e nutriente, ricco di proteine, zuccheri semplici, minerali e vitamine, dall’alto potere saziante. Nulla vieta comunque di usare il cacao, soprattutto se non siete abituati all’odore particolare della carruba, che lì per lì ha tenuto a distanza anche me prima che i baccelli essiccati diventassero una droga…

Se cercate altri dolci senza zucchero ricordatevi che qui sul blog ci sono anche:

I muffin alle more di gelso
Il budino di pere e cacao
Il castagnaccio
Lo strudel di mele
biscotti_sugarfree_1

// Biscotti friabili senza zucchero //

°° Ingredienti °°

  • 250 grammi di farina di riso
  • 50 grammi di farina di nocciole
  • 1 cucchiaio di farina di polpa di carruba
  • mezzo cucchiaino di vaniglia in polvere
  • 1 cucchiaino abbondante di cremor tartaro (lievito naturale per dolci)
  • 70 grammi di olio di girasole
  • 5 cucchiai di sciroppo d’agave
Biscotti friabili senza zucchero 1La farina di nocciole potete ottenerla frullando le nocciole sgusciate in un mixer, senza esagerare perchè altrimenti tirano fuori troppi grassi e iniziano a diventare burro di nocciole. Lo stesso si può fare con il riso, che potete ridurre in farina partendo dai chicchi interi se avete un mixer abbastanza potente, anche se è una macinatura decisamente violenta, non la migliore. Unite in una ciotola le due farine insieme agli altri ingredienti secchi: la vaniglia, il lievito, la farina di polpa di carruba.
Biscotti friabili senza zucchero 1Aggiungete lo sciroppo d’agave e l’olio al centro e iniziate a mescolare con un cucchiaio, per poi proseguire con le mani. L’impasto si sgretola un po’, ma riuscirete facilmente a compattarlo formando una palla. Lasciate riposare in frigorifero 30 minuti.
Biscotti friabili senza zucchero 1Prendete l’impasto e stendetelo con un mattarello tra due fogli di carta da forno, leggermente infarinati, fino ad ottenere una sfoglia piuttosto sottile. Tagliate i biscotti con la formina che preferite o semplicemente con un bicchiere e trasferiteli nella leccarda foderata di carta da forno usando una palettina per lasagne, da tenere sempre infarinata. Ricompattate i resti di impasto, stendete di nuovo e formate gli altri biscotti, proseguendo fino a esaurire l’impasto.
Biscotti friabili senza zucchero 1Scaldate il forno e mettete a cuocere i vostri biscotti. Nella ricetta originale Camiria li cuoce a 200° per 8-9 minuti, il mio forno a quella temperatura inizia già a bruciacchiare i bordi dopo 5 minuti. La cosa migliore è infornare i biscotti a 200° e stare lì incollati al vetro fino a che non li vedete dorare, magari girando la leccarda dopo 3-4 minuti. Ci mettono comunque dai 5 ai 9 minuti per cuocersi. Non vi mettete a leggere le notifiche di facebook sul cellulare e non date retta al cane che vuole giocare con la palla, ci siete solo voi e i vostri biscotti. Sfornateli e lasciateli raffreddare prima di mangiarli.
Ti piace quello che scrivo e come lo scrivo? Supporta il mio lavoro con una donazione su ko-fi, così posso dedicarci più tempo :). Qui su GranoSalis trovi oltre 10 anni di contenuti, tutti gratuiti!
 
Facebook
Pinterest
Twitter
WhatsApp
Telegram
Email

26 commenti su “Biscotti friabili senza zucchero”

  1. Se il tuo tallone d’Achille sono i biscotti (e a veder questi proprio non si direbbe) per me è la cottura delle uova; ansia a mille e mai una volta mi venissero come vorrebbe il manuale “cottura uovo decente” … mica son normale!
    Invece se parliamo di eliminare zuccheri dalla dieta, qui si apre un mondo. E’ da un po’ che cerco di limitarne l’uso, a favore di quelli naturali (ovvio più salutari). Però per una completa e definitiva eliminazione ancora non sono convinta. Mi sto confrontando con molte persone, diverse opinioni, diverse fonti, diverse letture. Inizo a propendere per il depennamento, ma ancora mi manca qualche passaggio. Forse per me è tanto più difficile in quanto ( per motivi di salute, allergie, ecc ) sono, già da molti anni, obbligata a privarmi di tante altre cose; e ti giuro che, per quanto sia diventanto normale, continua a non essere affatto divertente, o quanto meno ti senti parecchio limitata!!!
    In attesa di essere illuminata sulla via di Damasco … un abbraccio e buon inizo settimana

    1. Martina, che vuoi fare…ognuno ha le sue rogne in cucina! E per me la cottura dei biscotti non è l’unica, ma mantengo il segreto sulle altre per non screditarmi troppo agli occhi dei lettori 🙂
      Per quanto riguarda la questione zuccheri…ti dirò, io pubblico ricette sugarfree perchè, come in questo caso, so che ci sono persone che cercano di limitare gli zuccheri nella dieta, ma io in realtà non sono tra quelle, fermo restando che lo zucchero bianco nella mia dispensa manca da almeno 7 anni, l’ho ripreso solo per dar da mangiare al kefir d’acqua! Non mi preoccupo troppo di limitarlo, semmai mi preoccupo di limitare i dolci in genere durante il giorno per dare precedenza alla frutta, in tutte le sue varianti, tant’è che ormai a colazione non mi viene voglia di altro.
      Forse poi, come dici tu, quando si hanno già delle limitazioni imposte non è il caso di metterne troppe altre, alla fine si rischia di stare peggio per cercare di stare meglio!
      Buon inizio settimana anche a te, io sono curiosa di leggerti domani, che mi hai mezzo promesso una sorpresa la settimana scorsa…

  2. Ah, vedo che anche tu ti sveli oggi… Anch’io rivelo un recente insuccesso, tra l’altro per un occasione importante: pazienza ogni tanto deve accadere! Ottimi questi biscotti sembrano belli friabili, li proporrò alle bimbe, loro biscotterebbero sempre!

    1. Sì Daria, sembra quasi che ci siamo messe d’accordo oggi! Non credo potrò mai proclamarmi infallibile e a scanso di equivoci, come te, lo dichiaro apertamente 🙂

      1. Ciao Roberta, se lo zucchero non è un problema puoi sostituirla con zucchero di canna, altrimenti aumenta di un cucchiaio la farina di nocciole, anche se i biscotti saranno un po’ meno dolci.

  3. Lo so che non sono credibile dato che adoro i sablè pieni di burro, però ti assicuro che sono sensibile al tema “dolci sani” (il più possibile), se non altro per alternare e variare, mangiando di tutto! Aver scoperto lo sciroppo d’agave o la melassa come nella mia ultima torta ad esempio è un passo verso quella direzione… tu sei sempre stimolo e curiosità per me, per approfondire o conoscere aspetti nuovi, ovvero angolazioni diverse da cui guardare il cibo! 🙂

    (Mi piace la voglia di fiori che respiro in questo post!)

    1. Ehehehe, lo so che sei poco attendibile, ma ti credo! E grazie di quello che mi dici, sapere di stuzzicare la curiosità delle persone è una gioia. E per risponderti ancora alla tua risposta da te: assolutamente sì, quella torta alle noci, con qualche modifica, è proprio adatta a me, la devo provare! E ti svelo un segreto: ancora mai provata la melassa, solo assaggiata pura dal cucchiaino da una mia amica brasiliana, prodotta in casa dalla vicina di casa di sua nonna…che bomba di dolcezza!

  4. Grazie Claudia, per aver provato e non aver carbonizzato i biscotti per la seconda volta, ed averli apprezzati a tal punto da volerli condividere. Ottima ovviamente la sostituzione del cacao con la carubba 😀 che mi piace per altro anche molto!!!
    E grazie per l’augurio e per il commento nel blog, sei stata e sei tanto cara, davvero 🙂
    Ti abbraccio e ancora grazie :*

    1. Grazie a te Camiria per le splendide idee che passi attraverso il tuo blog…aspetto con ansia le nuove ricette di ispirazione tropicale! Ma prima riposati, goditi il sole e trova i tuoi spazi 🙂
      Un abbraccio a te!

  5. Io mi sto innamorando sempre più di queste fotone, sappilo! E a questo punto sono sempre più curiosa di vedere l’effetto col nuovo template!!
    Questi biscotti senza glutine sono i prossimi che sperimento! Ho eriditato un vecchissimo mixer di mia nonna, un moulinex very vintage, che però trita anche i sassi! Così ci posso fare tutte le farine del mondo! Sono felice col mio nuovo giocattolo!
    La polvere di carrube l’ho usata fin qui nei dolci raw… ma mai in dolci da forno! Ecco un motivo in più per provare i tuoi biscotti! Ti aggiorno 😉

  6. Gli attrezzi da cucina della nonna sono i migliori, indistruttibili! Non quelle schifezze che fanno oggi, con l’obsolescenza programmata…il vecchio moulinex è una grande eredità! Quando mia nonna è andata via ero ancora troppo giovane e non così appassionata di cucina, chissà quante cose avrei potuto riutilizzare delle sue vecchie stoviglie, credo se le portasse dietro dal dopoguerra. Purtroppo è finito quasi tutto nella spazzatura 🙁
    Felice che le fotone ti piacciano, pure io non vedo l’ora di svelare il nuovo tema, mi ci sto impegnando un sacco (sto diventando un po’ nerd a dire il vero, covo un insano piacere nel manovrare il codice…). Spero che tra un mesetto al massimo sarà pronto.
    Aspetto aggiornamenti sui biscotti, sono sicura che ti piaceranno, intanto ti abbraccio!

  7. GRAAAAZIE!
    Scusa ma leggo solo ora, ho avuto qualche problema con internet.
    Grazie ancora, mi metterò subito all’opera. Mi manca solo la polpa di carruba, posso sostituirla con qualcos altro?

    Volevo scriverti che ho provato i muffin e sono eccezionali, è la prima ricetta che mi viene così bene. Non è facile cucinare dolci senza zucchero e soprattutto farli buoni.

    Ho provato anche le crocchette di miglio e la mia piccola le ha mangiate con gusto!

    un abbraccio

    1. Ciao Francesca, bentornata 🙂
      Con quello che mi dici mi dai un sacco di soddisfazione! Hai fatto anche le crocchette di miglio! Che infatti, come ho scritto nel relativo post, sono ottime per i bambini. Mi farai sapere come vengono questi biscotti allora…la carruba puoi tranquillamente sostituirla con uguale quantità di cacao amaro in polvere.
      Un abbraccio a te, a presto!

  8. belli croccanti come piacciono a me! Le mascelle lavorano e intanto il tè delle cinque si raffredda un pò alla volta…così ho sempre la scusa di prenderne un’altro e un’altro ancora… 😀
    Buoni! li proverò senz’altro! con l’età che avanza…mi sorprendo sempre più golosa!!! 🙂

  9. Mmmmmmm li avevo addocchiati sul blog di Camiria ed ora, rivedendoli qui da te, mi chiedo come mai li devo ancora fare… Domani rimedio!
    grazie del feedback e della condivisione!
    Sissa

    1. Grazie a te Sissa! Pure io ho decine di ricette sparse per la rete che sono finite nella mia to-do list mentale per poi essere prontamente dimenticate…la rete è bella ma troppo piena di cose interessanti 🙂

  10. io il problema dei biscotti è uno dei pochi che non ho: sono forse tra le cose che mi sono sempre venute meglio, frolle e compagnia bella. ma compenso con praticamente tutto il resto, specialmente se esuliamo dall’ambito dolci! però è così, i biscotti richiedono dedizione, dalla formatura che è l’incubo di tutte le schiene del mondo alla cottura durante la quale vanno scrutati, vedere cosa combinano nel forno: sono un po’ monelli. ma forse quando si tratta di forno il miglior aiuto è il naso: quando la cucina inizia a profumare è ormai ora di sfornare. è anche una grande soddisfazione personale, ci si sente un po’ meno stupidi rispetto agli amici canidi, eheh. comunque questi biscotti sanno meravigliosamente di antico, li proverò in versione carrube. mio nonno le guarda ancora con occhio languido quando le trova: per lui da ragazzino erano l’equivalente del cioccolato, appunto.

    P.S. io sono consapevole di essere drogata di zucchero. a fasi alterne cerco di farci qualcosa, ma sono terribilmente indolente, tra i vari difetti che mi ritrovo a dover sopportare. secondo me devo iniziare a lavorare sull’insicurezza, poi penso che il bisogno di zucchero calerà spontaneamente (dato che cerebralmente pare produca lo stesso effetto di una gratificazione personale). in ogni caso io per imposizioni non procedo, sono una persona terribilmente ribelle. indolente e ribelle, non so se rendo l’idea.

  11. Haru, mi sei mancata!! E appena trovo un attimo di pace corro a leggere delle tue ultime creazioni, ho intravisto un aggiornamento sul tuo blog…
    Io spesso quando mi accorgo di un qualche odore che esce dal forno è già quello di bruciato 🙁 Ma non demordo, sò testarda!
    P.S: Ognuno ha le sue droghe. E sì, credo fermamente che le dipendenze dipendano da ferite interiori, oltre che ovviamente dall’effetto di alcune sostanze sul sistema nervoso. E fai bene a non procedere per imposizioni, che tanto le cose funzionano solo se sono vere!

    1. Silvia, secondo me assolutamente sì. Potresti provare, se vuoi, anche con le noci macadamia, che essendo molto grasse legano ancora di più, ma le mandorle andranno benissimo!

    1. Fammi sapere Vale! Che bello quello che mi dici, se c’è una cosa che odio è seguire passo passo una ricetta (cosa che generalmente faccio sempre la prima volta che la sperimento) e ritrovarmi insoddisfatta, magari perché le dosi sono palesemente sbagliate. Sentirmi dire che le mie riescono bene mi fa troppo piacere 🙂 Quindi grazie a te!

Rispondi a Claudia Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Torna in alto
Scroll to Top

Newsletter

Puoi iscriverti ad una o ad entrambe le newsletter, ti arriveranno mail diverse. 

Nuovi post

Iscriviti per ricevere una mail ogni volta che pubblico un nuovo post.

Corsi ed eventi

Iscriviti per essere aggiornato periodicamente su corsi ed eventi.