Biancospino – Raccolta ed essiccazione

biancospino
Qui se continuo a temporeggiare e a lasciare questi articoli in sospeso va a finire che di tempo ne passa troppo, i rami sfioriscono e le informazioni che voglio passarvi per quest’anno diventano un po’ inutili. Questo mi scoccerebbe in modo particolare per la pianta di cui vi parlo oggi, perchè in verità questo post lo sto premeditando dallo scorso autunno, quando il Biancospino ho iniziato a conoscerlo. Sulla scia della raccolta dei falsi frutti di rosa canina ho iniziato a chiedermi se quelle bacche rosse che vedevo in abbondanza sui cespugli dietro casa e sui miei sentieri abituali avessero una qualche proprietà fitoterapica e valesse la pena raccoglierli. E sinceramente una parte di me, che dopo la rosa canina di bacche rosse non ne voleva più sapere, sperava davvero tanto che no, mentre l’altra parte era già pronta a mettersi sotto con la raccolta. Alla fine la prima è stata accontentata, ma anche la seconda, perchè l’appuntamento col biancospino è stato solo rimandato alla Primavera, che poi sarebbe adesso, anzi è già molto tardi! 🙁
biancospino_3
Mi piace conoscere le piante in questo modo: iniziare a notare dei frutti o dei fiori particolari, chiedermi se siano utilizzabili o commestibili, andare a cercare le immagini sulle mie guide erboristiche e su internet e scoprire che proprio quei fiori sono tra i più utilizzati in fitoterapia. Nonostante le veda fiorire, fruttificare e perdere le foglie da 3 anni non ci avevo ancora mai pensato…ero così ansiosa di veder spuntare i fiori quest’anno che li ho confusi con quelli del prugnolo, che in realtà fiorisce molto prima. Mi sono detta che questa primavera anticipata doveva aver accelerato di brutto le fioriture ed ero già pronta alla raccolta a febbraio, poi per fortuna, grazie anche al confronto con chi ne sapeva più di me, ho iniziato a notare che degli arbusti vicini iniziavano a risvegliarsi e ho riconosciuto le tipiche foglie del biancospino.
biancospino_4
Posso passare anche a voi quest’esperienza: gli arbusti del prugnolo e del biancospino sono spesso vicini l’uno all’altro, sono tutt’e due spinosi e producono entrambi piccoli fiori bianchi, ma mentre il prugnolo mette prima i fiori e poi le foglie, il biancospino fa il contrario. I fiori del prugnolo ci sono già a febbraio, hanno un odore ben distinguibile ma non così forte e mieloso come quello del biancospino, che quando fiorisce si sente davvero tantissimo (a me dà anche un po’ fastidio). Il biancospino invece fiorisce in aprile, dopo aver messo tante foglioline palmate, e i piccoli fiori bianchi sono raggruppati in grappoli, il che li rende anche molto più semplici da raccogliere rispetto ai fiori di prugnolo. Perchè ho tralasciato le bacche per aspettare i fiori? Perchè sembra siano proprio i fiori a contenere la massima concentrazione di principi attivi, i frutti si utilizzano di più in cucina che in fitoterapia, per preparare marmellate o liquori.
Il biancospino cresce veramente ovunque, non sarà difficile trovarlo e riconoscerlo anche in parchi cittadini visto che è usato anche come pianta ornamentale.

biancospino_2
La fioritura del biancospino è di un’abbondanza incredibile: gli arbusti diventano letteralmente carichi di fiori e l’attività delle api e degli insetti impollinatori intorno alle piante in una giornata di sole è enorme. Vi consiglierei infatti di effettuare la raccolta all’alba o al tramonto, oppure in una giornata nuvolosa, come ho fatto io. I fiori si trasformeranno in tanti frutti rosso scuro, che arrivano a maturazione in autunno e restano sulla pianta a volte fino alla fioritura successiva, il che può rendere anche più semplice l’individuazione della pianta prima ancora che spuntino i fiori.
biancospino_1
Il Biancospino ha molteplici, ottime proprietà ed è molto ben tollerato dall’organismo riducendo praticamente a zero le controindicazioni e i rischi di sovradosaggio o tossicità. Viene usato, soprattutto sotto forma di infuso, come ansiolitico e sedativo, grazie alle sue proprietà calmanti del sistema nervoso centrale in grado di mitigare o sedare stati ansiosi, irritabilità, forte emotività associata a questi stati. Concilia ottimamente il sonno in caso sia disturbato da agitazione e tachicardia. Qui ci leghiamo ad un’altra proprietà molto conosciuta del biancospino che agisce sul sistema cardiocircolatorio: i fiori, sotto forma di tintura madre o infuso, sono degli eccellenti tonici per il cuore, calmano le tachicardie, normalizzano le aritmie, migliorano le insufficienze cardiache nelle persone anziane e sono un valido aiuto negli episodi di angina. Sono in grado inoltre di abbassare la pressione sanguigna, migliorare la circolazione e dilatare i vasi coronarici, rivelandosi un ottimo alleato contro l’ipertensione. Grazie a queste proprietà è anche un ottimo rimedio per prevenire l’insorgere di arteriosclerosi. Se volete più informazioni ancora sul Biancospino andate a leggere qui, se invece volete raccogliere un po’ di fiori armatevi di cestino e forbicine e sbrigatevi ad uscire, che la fioritura è già parecchio avanti!
biancospino_5
In verità si dovrebbe raccogliere prima della piena fioritura, quindi tenete d’occhio le vostre piante per individuare il momento adatto, quando i fiori iniziano a sbocciare. Probabilmente ora a sud è già molto tardi, qui al centro siamo in piena fioritura e magari al nord è il momento migliore…mi dovevo svegliare prima, lo so! Meglio tardi che mai, male che vada vi terrete buono il post per l’anno prossimo 🙂
La raccolta è piuttosto semplice perchè i fiori sono già ben raggruppati in piccoli grappoli. Io uso delle forbici non troppo grandi e non troppo piccole, quelle che danno in dotazione con i tagliacapelli elettrici, e taglio i grappoli tenendo sotto il ramo la mia bacinella o il cestino in modo che cadano direttamente lì dentro. Non preoccupatevi se tirate dentro anche qualche foglia, hanno le stesse proprietà dei fiori ma meno concentrate, quindi male non fanno, anzi se volete potete raccogliere un misto di fiori e foglie. Io, vista l’incredibile abbondanza, ho preferito concentrarmi sui fiori, più ricchi di principi attivi. Non andateci piano con la raccolta: i fiori essiccando si riducono moltissimo di volume. Io ci sono rimasta malissimo, ho infilato i vassoi nell’essiccatore cercando di non esagerare e quando li ho tirati fuori mi sembrava di averci messo un decimo dei fiori che avevo portato a casa. Quindi non preoccupatevi del carico eccessivo e sovrapponete pure i grappoli senza problemi.
biancospino_6
Essiccate i fiori usando un essiccatore elettrico a massimo 40° per circa 12-15 ore o dei graticci messi al buio o comunque al riparo dalla luce diretta, in un luogo asciutto e ventilato, fino a completa essiccazione. Una volta terminato il processo conservate la droga in sacchetti di carta o in vasetti di vetro che terrete al buio e usatela entro l’anno successivo per sfruttare al meglio le sue proprietà. Per preparare l’infuso usate un cucchiaio di fiori per una tazza di acqua bollente e lasciate in infusione per 10 minuti prima di filtrare e bere, magari prima di mettervi a dormire.

Ti piace quello che scrivo e come lo scrivo? Supporta il mio lavoro con una donazione su ko-fi, così posso dedicarci più tempo :). Qui su GranoSalis trovi oltre 10 anni di contenuti, tutti gratuiti!
 
Facebook
Pinterest
Twitter
WhatsApp
Telegram
Email

24 commenti su “Biancospino – Raccolta ed essiccazione”

  1. Claudia mia ma questa ricetta sembra un regalo fatto apposta per me!!!!!!!!Ho un cespuglio di bianco spino enorme in campagna e non vedo già l’ora di ritornarci per prendere i fiori!Ti farò sapere al più presto, allora stacco solo i fiori?:-) Un bacio e grazie!

    1. Claudia_GranoSalis

      Laura, che gioia sapere che il post ti è stato utile! Il biancospino è davvero diffusissimo, immagino che il tuo, se la campagna è vicino Roma, sia già in fiore da un bel po’, spero troverai ancora dei fiori freschi (avessi scritto questo post un paio di settimane fa sarebbe stato meglio 🙁 ). Puoi raccogliere solo i fiori, ma come vedi dalla mia foto di apertura se ci scappa dentro pure qualche foglia e male non fa. Buon raccolto allora!

  2. Quando fai questi post mi fai davvero venir voglia di prendere la macchina e raggiungerti. Nelle mie camminate (anch’io armata spesso di libricini e forbici) mi immergo tra i profumi e i colori. Sono così assorta nell’osservare la vegetazione che spesso rischio di inciampare … e beno male che non c’è mai nessuno, altrimenti proprio una bella figura ci farei!!! Ultimamente mi sto dedicando a ortica, borragine e luppolo ( il signorino però fa i capricci nel farsi trovare …), ma a breve inizierò con questo piccolo bianco fiore.
    Buona giornata raccoglitrice provetta e a presto 🙂

    1. Claudia_GranoSalis

      Martina, ciao! In confidenza ti dico che l’ortica dovrebbe essere la mia protagonista della prossima settimana…il luppolo anche a me piacerebbe tanto trovarlo, ma mica facile! In compenso la mia caccia alla melissa selvatica ha finalmente dato i suoi frutti dopo due anni, sono soddisfattissima! Ti immagino sui tuoi sentieri, credo che le tue passeggiate e la tua attitudine siano molto simili alle mie 🙂 Io certe volte, sulle strade che ormai conosco a memoria, accendo il radar anche mentre sono in macchina, guardando i bordi delle strade, sembro matta! però è così che ho trovato la mia borragine…
      Buona giornata anche a te carissima, a presto!

  3. Svelato il mistero! Allora sì, prendo un vaso ma anche un essiccatore… 🙂 In questo periodo noto ogni pianta fiorita che ho intorno e il biancospino cresce nel palazzo accanto, con cespugli che arrivano in strada e colorano tutto di bianco… è bello leggere di queste cose, perchè ci si riappropria del contatto con la natura che in città inevitabilmente viene ad allentarsi… anzi che io abito in una zona verde, ma davvero inizia a mancarmi uno spazio grande senza cemento, in cui perdermi con tanti cestini! L’idea della marmellata, neanche a dirlo, mi ha aperto un mondo di profumi… 🙂

    1. Claudia_GranoSalis

      Ti ci porterei in giro per i miei sentieri a farti respirare un po’ di verde e di profumo di fiori, non inquinato da gas di scarico e caos acustico della città…è uno spazio importante da ritagliarsi spesso, anche se non si abita in campagna. E tu sì, hai la fortuna di avere quel parco splendido vicino casa, credo che possa essere per te un ottimo rifugio verde, anche se addomesticato.
      Buona settimana Francesca 🙂

  4. Che bello vivere in mezzo al verde…contemplare il passaggio delle stagioni e incuriosirsi dell’evoluzione della natura. Il bello è che una persona così sensibile come te, sa apprezzare ciò che la circonda e lo condivida con gli altri. Non so nulla del biancospino, ma da oggi starò più attenta anch’io nelle mie passeggiate campagnole, chissà che riesca a riconoscerne qualcuno! 🙂

    1. Claudia_GranoSalis

      Guarda Mari, non ne sapevo niente neanch’io fino a quando non ho notato le sue bacche rosse lo scorso autunno e mi sono messa a indagare, nonostante, come ho scritto anche nel post, le piante siano sempre state lì, davanti a me tutti i giorni, con tutta la loro abbondanza. Ogni cosa che ci circonda si conosce piano piano, in ogni ambito del sapere e dell’esperienza…anche se io vorrei tutto e subito, mi rendo conto che in verità la bellezza della vita sta anche in questo lento processo di crescita.

  5. Claudia, come sempre mi permetto di condividere appieno ogni cosa (anche la recente scoperta del biancospino). Le piante sono tra i miei più grandi patimenti amorosi: una alla volta le scopro, inizio a soffrire per l’attesa che sia il momento giusto, le scandaglio, le provo. Quando un fiore nuovo mi si aggrappa allo sguardo, specialmente, la prima cosa che mi chiedo, a voce alta, è se si mangia (con tanto di occhiate allarmate dei miei amici che temono li avvelenerò una volta o l’altra). È un amore in cui più aumentano i partecipanti, più il cuore si allarga, è ogni volta tornare bambina e allo stesso tempo sentirmi più saggia perché imparo a osservare ciò che mi circonda con occhi diversi. Con le piante ho un rapporto devotamente ingenuo eppure grave, che mi sta insegnando il senso del tempo. Tra poco è il mio compleanno, e farò pressioni psicologiche in giro affinché mi si regali un’essicatrice. E ogni volta che sarà piena di fiori o foglie ti penserò.

    P.S. La mia ultima ossessione è il sambuco. Ne ero circondata e non me ne sono mai resa conto (che pianta sottilmente discreta!): ora finalmente riconosco il retrogusto di molti mieli della mia zona e so chi era a stordire le mie notti primaverili. 😛

    1. Claudia_GranoSalis

      Haru! E’ un piacere trovare questo tuo commento per 3 motivi:
      1 – Ti pensavo dopo aver letto il tuo ultimo post, che ho scoperto pochi giorni fa, che volevo commentare e dimentico sempre di farlo…
      2 – Per le sensazioni che descrivi, in cui mi ritrovo così tanto, come tu nelle mie.
      3 – Perchè anche io ho appena scoperto il sambuco! E proprio un quarto d’ora fa, mentre rientravo in macchina dal lavoro, mi è venuta un’idea per il prossimo post in cui vorrei eleggerlo a protagonista, insieme ai fiori d’acacia…ma che coincidenza è trovare il tuo commento proprio al mio rientro?
      Quindi ecco, grazie per essere passata, sono stata proprio contenta di leggerti…e in bocca al lupo per la tua letterina a babbo compleanno 🙂

  6. da anni anch’io mi perdo la raccolta per mancanza di tempo..è una pianta straordinaria per quanto sia stata ingiustamente demonizzata per la storia del colpo di fuoco batterico..nelle mie siepi ne ho molti esemplari e in autunno regalo volentieri piantine..in veneto è il momento perfetto x la raccolta!ciao roberto

    1. Ciao Roberto,
      Non conoscevo questo colpo di fuoco batterico, mi sono documentata ora…ho visto che in alcuni comuni è addirittura vietato l’impianto! Sugli arbusti spontanei che frequento non ne ho mai visto traccia, e mi sto preparando alla raccolta proprio in questi giorni, qui in Toscana sta esplodendo. Non amo molto il suo profumo, ma la fioritura è così bella…
      Ciao, grazie della visita!

  7. Ciao! Sei sicura che i fiori vadano raccolti appena iniziano a fiorire?
    Ho un albero di biancospino, i fiori stanno Fiorenzo a alcuni grappoletti hanno ancora i boccioli chiusi.Allora che faccio, colgo adesso? E per essicazione non basta attaccare un sacchettone ad una trave in ambiente caldo? Spero mi risponderai tempestivamente.

    1. Ciao Alice! Guarda, di solito sono super-tempestiva, ma ho un problema con le email che non riesco a risolvere, non mi arrivano le notifiche dei vostri commenti…quindi spesso me li perdo un po’, specie quelli ai post vecchi, fino a che non entro nell’admin del sito. Comunque dovresti essere la stessa che mi ha scritto anche su facebook, quindi dovrebbe esserti arrivata già risposta, ma la riporto qui che magari può essere utile ad altri: raccogliere i fiori appena sbocciati è la cosa migliore, raccogli quelli appena aperti, quelli ancora chiusi meglio anche no. Se hai la pianta in giardino o comunque a brevissima distanza puoi fare il tuo raccolto “a puntate” man mano che i fiori si aprono. Ti conviene raccogliere direttamente i fiori grappolo a grappolo, senza staccare i rami, e metterli a seccare su una o più cassette per la frutta foderate di carta di giornale, avendo cura di tenerle rialzate da terra in modo che l’aria circoli un po’ anche da sotto. Tagliare i rami fioriti in questo periodo sarebbe un peccato, non è tanto il momento di potare…non essendo una pianta erbacea ma arbustiva sarebbe meglio procedere in questo modo.

  8. Salve, ho messo I fiori a seccare ma questo odore e’ proprio bruttino. Il fatto che sembra sia una cosa normale, mi conforta perche’ stavo quasi per buttarli. Buona giornata care amiche.

    1. Non preoccuparti Patrizia, l’odore è particolare e non a tutti piace. L’importante è che non fossero umidi quando li hai raccolti e che stiano seccando in un posto asciutto. Il sapore dell’infusione comunque non è male, ma puoi modificarlo aggiungendo un po’ di scorze d’arancia o di limone, essiccate o fresche. Buona giornata a te!

  9. Mi chiedevo se avessi scritto qualcosa sul biancospino e- guarda un po’- non mi stupisce trovarlo qui 🙂 E’ che proprio un paio di giorni fa l’ho raccolto per farci le tisane e chissà perchè mi sei venuta subito in mente!
    In qualche modo dovevo essermelo perso,ma è bastato digitare “biancospino+granosalis” e trovarti qui 😀
    E niente, volevo solo renderti partecipe della cosa!
    Baci

    1. E fai bene a rendermi partecipe perché mi fa troppo piacere 🙂 Sono circondata da biancospino in questi giorni, e ora che la pioggia ha lavato per bene i fiori voglio dedicarmi al raccolto anche io, domani o dopodomani, in un posto nuovo che ho scoperto assolutamente magnifico. Che onore essere presa come riferimento per i raccolti di erbe e fiori, grazie cara! Un grande bacio a te

  10. EULALIA VILLOLDO

    Fantastico, grazie Claudia, mi hai fatto chiarezza sulla differenza tra biancospino e prugnolo. Infatti ho due piante una vicino all’altra ma non capivo al momento della fioritura chi era chi.
    Oggi è già metà aprile, vado subito a vedere a che punto stà la fioritura. Sai per caso, se si trapiantano facilmente, vorrei piantarli anche vicino casa. Grazie

    1. Felice di esserti stata utile, grazie a te!
      Sul trapianto non so dirti, non ho mai provato…so che la pianta è rustica, e si adatta molto bene a molti ambienti, potresti provare. Ti linko una pagina dove di parla per esteso della coltivazione. Al di là che si sono sbagliati pure loro mettendo una foto di fiori di prugnolo tra le immagini del biancospino, il testo sembra valido. Vediamo se trovi l’intruso ;). La pagina è questa.
      Fammi sapere se lo trapianti e come va, un saluto!

    2. Ciao Claudia,
      Ti leggoho da pochi giorni e a puntate.. mi piace quello che pubblichi!
      Ascolta, io ho scoperto il biancospino due anni fa, da un amico crudista che mangia le foglie direttamente dall’albero e piacciono davvero anche a me.
      Ho sentito anche parlare delle proprietà delle gemme e del fatto che sono edibili.
      Il mio timore è quello di non saperlo riconoscere. Esistono dei falsi biancospini? Hai suggerimenti per riconoscerlo?
      Ultima cosa.. i fiori quindi si possono mangiare giusto? Anche crudi?
      Scritta così sembro una capretta che va in giro a brucare nel bosco ma l’esperienza con il mio amico mi ha aperto un mondo. Lui mangiava pure le foglie di betulla..
      Grazie per la tua risposta
      Buona settimana

      1. Grazie Veronica!! Mi fa piacere ti trovi bene qui, torna ogni volta che vuoi.
        Sì, le foglie di biancospino, quando sono giovani e molto tenere, sono commestibili, dopo diventano abbastanza dure e amare. Lo sono anche le gemme, volendo, da cui si ricava anche il gemmoderivato di biancospino, usato in fitoterapia con proprietà simili all’infuso di fiori (trovi più info qui). I fiori volendo sono commestibili, anche crudi, pur non essendo tra i più usati. Io personalmente non ne amo granché l’odore, troppo forte per me, quindi non mi viene gran voglia di metterli in un’insalata, ma il gusto è ovviamente soggettivo.
        Potresti confondere il biancospino spontaneo con una delle tante varietà selezionate a scopo ornamentale, che spesso hanno fiori e frutti abbastanza più grossi, ma non dovresti correre il rischio se raccogli lontano da parchi e giardini. Oppure, tornando alle piante spontanee, potresti confonderlo col prugnolo, ma delle differenze tra i due ho parlato nell’articolo, dovresti averle già lette.
        Non preoccuparti di sembrare una capretta, tra i frequentatori di questo blog è un’attitudine piuttosto condivisa :).
        Buona giornata!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Torna in alto
Scroll to Top

Newsletter

Puoi iscriverti ad una o ad entrambe le newsletter, ti arriveranno mail diverse. 

Nuovi post

Iscriviti per ricevere una mail ogni volta che pubblico un nuovo post.

Corsi ed eventi

Iscriviti per essere aggiornato periodicamente su corsi ed eventi.