Baccelli di fave in padella

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Ma quante sono le cose che normalmente si scartano e invece si potrebbero mangiare? Ad esempio, i baccelli delle fave, ci avete mai pensato? Credo che a me l’idea sia passata vagamente nella testa senza però catturare del tutto l’attenzione, persa tra le mille altre che chiedono continuamente di essere considerate. Lo stimolo vero alla fine me l’ha dato il mio cane. Qualche settimana fa ho sgranato fave e piselli in giardino, buttando tutti gli scarti in una bacinella. Non tutti, perché quelli dei piselli li ho in parte utilizzati per queste polpettine buonissime che vi ho fatto vedere lo scorso anno, e con metà di quelli delle fave ci ho fatto un brodo per preparare una padellata di verdure primaverili. Ecco, già questo è un ottimo modo di utilizzare i baccelli: farci un brodo, magari con altri scarti come gambi di asparagi o bucce di carota. Potete farlo abbondante e tenerne un paio di bottiglie in frigo, per poi prepararci risotti, cuocerci i cereali come farro, orzo o quinoa, usarlo per tutte le preparazioni in cui ci voglia il brodo. Potreste anche congelarlo in cubetti e tirarlo fuori quando serve, i baccelli durano così poco che vale la pena approfittarne. Con quelli dei piselli si fa il brodo per la Garmugia, come vi ho fatto vedere la scorsa settimana.
Ma torniamo al fatto dell’idea e del cane. Insomma, la mia bacinella traboccava di baccelli, gambi di asparago e foglie di carciofo, una volta scolato il brodo ci ho messo anche i baccelli cotti delle fave e ho messo la bacinella vicino al cancello, per ricordarmi di buttare tutto nell’organico quando sarei uscita. Quando poi sono tornata a prenderla ho notato che i baccelli cotti erano quasi tutti spariti, e che sull’erba vicino alla bacinella c’era pure qualche gambo di asparago mezzo mordicchiato. Non poteva che essere stato Urano! Per verificare gli ho dato un pezzetto di baccello cotto superstite e lui se l’è divorato senza pensarci due volte. Ora, Urano non è un cane che mangia qualsiasi cosa, per lo più è dipendente dalla palla, molto meno dal cibo. Mi sono detta che se quella verdura piaceva tanto a lui, forse così male non doveva essere nemmeno per me. E infatti cercando in rete ho visto che c’è chi ci ha già pensato: tra le altre, ovviamente, la bravissima Lisca su Ecocucina, che della cucina con gli scarti ha fatto il suo punto di forza. E che non ci volete provare pure voi? Io ve le propongo in un piatto estremamente semplice, giusto per farvi vedere che sì, si possono mangiare, ci vuole un attimo a prepararle e sono pure buone. Pensate che da 400 grammi di fave fresche si ricavano solo 70 grammi di legumi e tutto il resto normalmente va buttato. Ora poi che ho scoperto quanto i baccelli piacciono al mio cane, anche se non li voglio fare per me li cuocio comunque per preparargli i suoi papponi giornalieri, mettendoli al posto delle carote che invece comprerei apposta per lui, il che, oltre a variare la sua alimentazione, è anche un bel risparmio.
Ho preparato i baccelli come mi piace preparare le taccole, cuocendoli prima brevemente a vapore e poi saltandoli in padella con un po’ di cipollina fresca e un po’ di pomodoro, che volendo si può anche omettere. Ho usato le parti verdi dei cipollotti, altra verdura che in molti buttano e che è invece supersaporita, sia cotta che cruda. Condizione essenziale per l’utilizzo di questi “scarti” è che la verdura sia molto fresca e non trattata, un dettaglio che ci aiuta a portare ulteriore consapevolezza nelle scelte che facciamo tramite la nostra spesa.
Perdonate la foto fatta un po’ di fretta, ma la luce era pessima, il tempo era poco, la batteria scarica e il tavolo su cui mi appoggio di solito strapieno di bottigliette e vasetti per oleoliti e unguenti. Ho dovuto scattare alla meno peggio sul pavimento, con Urano famelico che puntava la padella 🙂

// Baccelli di fave in padella //

°° Ingredienti °°

  • 400 grammi di fave fresche
  • la parte verde di uno o due cipollotti
  • olio e.v.d’oliva
  • sale marino integrale
  • qualche rametto di timo fresco
  • passata di pomodoro (facoltativo)
Baccelli di fave in padella 1Separate le fave dai baccelli e tenetele da parte per altre preparazioni. Io qui ho cercato di dare un bell’aspetto ai baccelli, quindi li ho affettati con un coltello nei punti liberi dalle fave per poi estrarre i legumi, ma questo è un piatto semplice e rustico, potete rompere le scorze con le mani come fate di solito e cuocerle così come sono, bruttarelle e irregolari. Scartate solo la parte superiore del baccello, il “picciolo” insomma. L’ideale è usare fave molto fresche e al giusto punto di maturazione, per evitare i filamenti duri che si formano più avanti. In caso cercate di sfilarli via.
Baccelli di fave in padella 1Lavate bene le scorze e cuocetele a vapore per 10 minuti; nel frattempo fate appassire in padella la parte verde dei cipollotti affettata molto finemente, con poco olio e un pizzico di sale. Unite un po’ di passata di pomodoro, se volete, e fatela cuocere 5-7 minuti.
Baccelli di fave in padella 1Unite anche i baccelli cotti, salate e proseguite ancora la cottura per 5-10 minuti, a seconda se li preferite più o meno croccanti. Completate con una spolverata di foglioline di timo fresco poco prima di spegnere il fuoco e servite. Se volete evitare il passaggio della cottura a vapore, mettete i baccelli crudi direttamente nella padella con pomodoro e cipolla e fate cuocere una ventina di minuti col coperchio, aggiungendo poca acqua se serve.
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12 commenti su “Baccelli di fave in padella”

  1. I ciuffi delle cipolle li uso sempre 🙂
    Ma i bacelli delle fave mai pensato (passo la ricetta anche a mia madre, sarà entusisasta 😉 )
    abbianate ad un semplice sughetto sono il massimo già lo so. Ho sempre amato il sughetto di pomodoro semplice.

    Comunque Urano davvero furbacchione 😀 i cani di solito amano le verdure e la frutta ^_^

    1. Ci si possono fare anche tante altre cose, io ho voluto passare la ricetta più semplice e veloce, ma ci sarebbe molto da sperimentare! Urano non ama molto la frutta, e nemmeno la verdura cruda, ma quella cotta gli piace quasi sempre…la sua passione sono gli asparagi e i fagiolini 🙂

  2. Io invece sono abituata a usarli… anzi mi piacciono quasi più i baccelli delle fave! Li faccio proprio come te, spadellati e anche le piccole di casa li adorano!

  3. Dalle mie parti gia’ le fave fresche sono una rarita’ i bacelli ho provato solo una volta a lessarli seguendo una ricetta di reciclo trovata in web, ma niente…troppo coriacei. Forse troppo vecchi o poco freschi. Se Daria riesce a coltivarle nel suo orto, ci posso provare anh’io, cosi’ da recuperare giovani bacelli e farli secondo il tuo suggerimento. Quindi ho bisogno di fave secche da far gemoliare…alla ricerca dunque! 🙂

    1. Sì, probabilmente erano già troppo cresciute, quelle più giovani hanno baccelli più teneri. Credevo che le fave si coltivassero in tutta Italia, invece a quanto mi dici al nord non crescono così bene, giusto? Non so se Daria ha effettivamente quelle del suo orto, ho tirato a indovinare visto che lei autoproduce di tutto! Beh, se ti sperimenterai buona fortuna per il prossimo raccolto!

  4. Tagliati in questo modo, i tuoi baccelli mi sembrano una pasta corta, tipo i cannolicchi che uso per le minestre, del colore che ormai è diventato anche molto mio! 🙂
    Quando gli scarti non sono scarti. Quando valorizzare qualcosa è più facile del previsto.
    Imparare che intorno c’è tanto di buono, oltre il già visto e il già conosciuto, è una tale ricchezza, per me! Ringrazia Urano per la scoperta, sarebbe amico di Ulisse in fatto di curiosità! 🙂

    1. Ehehehe, sì, Urano è stato fondamentale! E col tuo commento mi fai venire in mente che i baccelli starebbero gran bene anche in una zuppa 🙂
      Un bacione Francesca e buon viaggio!

  5. Grazie mille per questo prezioso spunto, ho salvato tanti scarti che non avrei mai pensato di poter mangiare! Questa volta ho seguito la ricetta pari pari e mi è piaciuta moltissimo ma ho già in mente un paio di varianti che dovrebbero funzionare bene:(sono vegana) spadellate con pesto vegetale oppure in bianco con una veg-spalmabile fatta con yogurt di soia colato.
    Grazie ancora e complimenti per il blog!

  6. Ciao Claudia, un saluto per ringraziarti e dirti che ho provato ieri la tua ricetta con i baccelli delle fave e in casa hanno spazzolato anche la padella…queste sì sono soddisfazioni! da un prodotto di scarto ricavare un piatto gradito anche in famiglia…
    Buona giornata

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