Melissa – Proprietà, raccolta ed essiccazione

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Ma quant’è bello maggio?! Io non mi stanco mai di constatarlo, stagione dopo stagione, questo mese mi lascia davvero a bocca aperta. Quel verde che più intenso non si può, quel cielo azzurro pieno, luminoso, le nuvole bianche e contrastate che si stagliano sull’orizzonte, sedute comode e sicure di sé. E la neve…la neve dei pioppi che scende copiosa trasportata dal vento, si poggia dappertutto e colora di bianco le rive dei ruscelli, i margini del bosco, le punte delle spighe di grano ancora giovani e verdi. Quella neve è capace di commuovermi quando mi sorprende venendomi incontro tra i campi aperti e il sottobosco illuminata dalla luce radente del sole del mattino. Me ne volo via con lei, volteggio calma e leggera fino a poggiarmi con delicatezza sui miei sogni più belli.

Mi piace pensare che la natura sia un’equilibrio perfetto tra mente e cuore, proprio come la neve dei pioppi: un sistema ingegnoso per avvolgere e proteggere i semi e farli volare lontano, per poi attaccarsi al terreno nei punti più disparati; ma anche un meraviglioso spettacolo, una dolcissima danza che rigenera l’anima, che ci ricollega a qualcosa che va oltre il mero utilitarismo del seme avvolto nel suo pappo.
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E proprio come la melissa, che accanto alle sue mille virtù terapeutiche, che curano il nostro corpo, sprigiona un aroma incredibilmente piacevole e rasserenante, che rallegra l’anima come pochi altri. Sono due anni che dò la caccia alla melissa. Giuro. Due anni che con cautela sfrego tra le dita qualsiasi foglia che sia simile a quella dell’ortica ma più tondeggiante, alla ricerca di quello spiccato odore limonoso che avevo letto fosse caratteristica delle foglie. Due anni che, odorando quelle foglie che trovavo in giro e che veramente non sapevano di niente, cercavo di persuadermi dicendo: “vabbè, dai, forse un po’ di odore di limone ce l’ha”. Poi mi è capitato, quest’anno, di conoscere  una persona che la melissa la coltivava in giardino, così ho finalmente potuto annusare l’odore che avrei poi dovuto ricercare in natura: inconfondibile e delizioso, impossibile scambiarlo per qualcos’altro. Altrettanto semplice, anche se non così tanto come per l’odore, distinguere tra tante foglie simili quella tondeggiante, liscia e color verde intenso della melissa. “Prendine un po’ se la vuoi”, mi ha detto la mia amica, sempre prodiga di doni. Grazie, ho risposto io, ma la voglio trovare spontanea. Ormai era la mia sfida. E alla fine ho vinto! Una volta scoperta quasi per caso la prima volta in un sentierino che porta al paese, con la gioia e l’entusiasmo della bambina che ormai conoscete, ho iniziato a trovarla ovunque. Ho scoperto che era sempre stata lì, su tanti dei miei percorsi abituali, e finalmente ero in grado di riconoscerla con certezza. Le forti piogge di aprile non hanno reso difficile farne un bel raccolto una mattina nebbiosa, dopo un bel lavaggio naturale.

Davvero l’odore della melissa è uno dei più soavi che il mio naso abbia mai percepito. Le sue proprietà aromatiche fanno sì che sia usata anche in cucina, ma sono soprattutto le sue virtù terapeutiche a renderla una pianta degna di nota. Agisce ottimamente sugli spasmi gastrici ed enterici, in particolare su quelli provocati da provocati da stati d’ansia e preoccupazioni; chi somatizza su stomaco e intestino le proprie emozioni potrà trovare molto giovamento dalla conoscenza di questa pianta, che rilassa le pareti dello stomaco, è calmante, antispasmodica, digestiva e ha proprietà carminative che aiutano a sgonfiare l’intestino, sul quale svolge anche un’azione regolarizzatrice.
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Ha proprietà sedative, oltre che sull’apparato gastroenterico, anche sul sistema nervoso, il che la rende un buon aiuto per calmare i nervi e favorire il sonno. É calmante e blandamente antidepressiva, proprietà quest’ultima che era tenuta in gran considerazione dagli erboristi arabi del X secolo, che consideravano la melissa un buon tonico con la proprietà di rallegrare e confortare il cuore. É utile anche per alleviare il mal di testa originato da tensione nervosa, grazie alla sua azione al contempo calmante del sistema nervoso e rilassante della muscolatura. Può inoltre alleviare i dolori mestruali, ha proprietà diaforetiche (cioè favorisce la sudorazione, e quindi la disintossicazione), antinfiammatorie, antibatteriche e antivirali.
E a proposito di azione antivirale, pare che la melissa sia particolarmente efficace sull’herpes labiale: provate a fare delle applicazioni imbevendo un dischetto di cotone nell’infuso freddo 4-5 volte al giorno. Immagino possa essere ancora più efficace strofinare sull’herpes la pianta fresca, ma non avendolo mai avuto non so se lo strofinio può dare fastidio…
Fate attenzione con la melissa se avete squilibri tiroidei, soprattutto in caso di ipotiroidismo, e ancora di più se assumete farmaci che agiscono sulla tiroide, con i quali la melissa può interagire.
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Insomma, davvero una piantina di tutto rispetto, vale la pena andarla a cercare o coltivarla in giardino o sul balcone, per deliziare l’anima col suo profumo intenso e per approfittare di tutte le sue mille qualità.  Io l’ho raccolta in aprile, temevo che avrebbero tagliato l’erba ai margini del sentiero di lì a poco, ma forse il periodo ideale è giugno, appena prima della fioritura. Fioritura che io non ho ancora mai visto e che mi premurerò di fotografare per integrare questo post all’arrivo dell’estate 🙂
Ho raccolto le sommità della pianta, recidendo sopra le foglie più rovinate alla base. Tornata a casa ho isolato le foglie dagli steli, le ho lavate e asciugate con una centrifuga e le ho messe ad essiccare in un essiccatore elettrico per circa 10-12 ore. In alternativa lavate bene gli steli senza staccare le foglie, asciugateli e lasciateli seccare in mazzetti appesi in un luogo buio e asciutto, per poi staccare le foglie dagli steli una volta essiccate. Conservate in sacchetti di carta o in vasi di vetro al buio e per preparare un infuso usate un cucchiaio di foglie per una tazza di acqua bollente, da lasciare in infusione per 10 minuti.
Se invece volete usare la melissa come aromatica in cucina usatela fresca, che con l’essiccazione il profumo, purtroppo, se ne va.

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22 commenti su “Melissa – Proprietà, raccolta ed essiccazione”

  1. Ammetto che quando ho visto il post su Facebook un po’ ero delusa, volevo tanto vedere la tua focaccia di carciofi (ma la metterai vero?! Non fare scherzi!). Poi ho iniziato a leggere, una frase dopo l’altra, un’immagine di te dopo l’altra e come sempre mi hai fatto sognare una storia di fate, folletti ed elfi. Si, perché è così che mi sono sempre sentita fin da piccola quando andavo nei boschi, ed è così che ti immagino tra i fili d’erba. E poi mi piace constatare i piccoli gesti che abbiamo in comune; portare al naso ogni foglia e carpirne l’essenza, fare spessogli stessi sentieri e trovarli diversi ogni volta.
    Ad ogni modo stai diventando la mia erborista ufficiale … anzi, ormai è assodato 🙂

    1. Claudia_GranoSalis

      Eheheh…certo che la metterò Martina, stanne certa 🙂
      Sono contenta di averti sorpresa nonostante la delusione dell’aspettativa…la vita lo fa spesso con noi, no? Ti aspetti una cosa e ne arriva un’altra, lì per lì ci resti male, ma poi scopri che tutto ha un suo senso e una sua bellezza…e magari va a finire che quello che c’è è meglio di quello che ti aspettavi!
      La neve dei pioppi mi fa percepire il bosco proprio come un luogo incantato, un po’ come lo descrivi tu…mi sembra di essere circondata da spiriti buoni che percorrono la loro strada fino a ricongiungersi con la terra in una dolce morte, che è solo l’inizio di un nuovo ciclo.
      Davvero onorata di sentirmi nominare erborista ufficiale di qualcuno nonostante la mia poca esperienza da autodidatta, quindi grazie!

  2. Purtroppo io non ho la fortuna di trovare molte erbe spontanee nelle strade che percorro, ma ho un vivaista che ha tantissime piantine particolari. Avevo intenzione proprio di prendere la melissa uno di questi giorni e lo farò 🙂 Grazie per le informazioni interessantissime che hai lasciato 🙂

    1. Claudia_GranoSalis

      Paola, in realtà quella di volerla trovare spontanea era una mia personale fissazione, sò fatta così 🙂 Quasi tutti la melissa la coltivano in giardino o sul balcone, è il modo migliore per poterla utilizzare in qualsiasi momento e per deliziarsi col suo profumo ogni volta che ci va. In effetti credo proprio che prenderò una piantina anch’io, è diventata una delle mie piante preferite e mi piacerebbe averla sempre qui disponibile.
      Grazie a te del tuo commento, torna quando vuoi 🙂

  3. Sei la mia spacciatrice di natura (verde, torna ancora questo colore, vedi?!) preferita, con tutti questi post su fiori ed erbe da mangiare mi stai facendo impazzire di gioia e di voglie di ogni tipo… 😀 Sto provando, nel mio piccolo e con le mie possibilità, a tenere il passo… Gino il gelsomino sta bene, Mariposa la rosa credo mi darà soddisfazioni, Elisabetta la rughetta è in fiore e la new entry fresca fresca di ieri è Lina la borragina! Guarda cosa si fa per avere un po’ di campagna intorno… 🙂
    Farò leggere questo post a mia madre, adora la melissa!

    1. Claudia_GranoSalis

      Wow Francesca, stai coltivando un piccolo Eden sul tuo balcone! Seguirei le orme della mamma e aggiungerei una bella piantina di melissa, se già non è presente, sono curiosa di sapere come la chiameresti…
      Sarà meglio non farti ispirare troppo o ti toccherà ricambiare casa, che poi il balcone non basta più 🙂

  4. Grazie per questo interessantissimo post! Ho giusto, giusto un angoletto vuoto in giardino…vado a cercare una piantina di melissa da piantare! 🙂

  5. Ciao! Ho provato due volte ad essiccare la melissa, ma dopo un paio di settimane aveva perso il suo profumo caratteristico e aprendo il barattolo si sentiva un forte odore di fieno.. Ho cercato di seguire i tuoi consigli, l’ho fatta seccare sempre all’ombra e non l’ho messa nel barattolo fino a quando non era ben secca: hai qualche consiglio da darmi? Grazie! 🙂

    1. Claudia_GranoSalis

      Ciao Elisa Betta! Non hai sbagliato nulla, purtroppo la melissa con l’essiccazione perde quel suo odore meraviglioso, e assume proprio quella specie di odore di fieno. Se provi ad annusare delle bustine di melissa comprate, quindi essiccate professionalmente, sentirai che l’odore è proprio lo stesso. Le proprietà terapeutiche restano presenti, ma per approfittare dell’aroma devi necessariamente usarla fresca.

      1. Ho capito: quindi se la essicco ugualmente e tra un po’ di tempo ci faccio l’infuso, non avrà più né quel sapore né quel profumo ma le proprietà ci saranno ancora, giusto? Grazie mille e buona giornata!!

  6. Ciao, ma se l’infuso lo facciamo con le foglie fresche, oltre ad avere il delizioso profumo, le proprietà di cui hai parlato dovrebbero essere le stesse…

    1. Ciao Antonella, assolutamente sì, la pianta fresca è sempre preferibile, soprattutto in questo caso! Purtroppo però non è sempre disponibile, l’essiccazione ha senso per questo.

  7. Maria Cristina

    Ho una pianta di melissa da diversi anni, mi chiedevo se le foglie fresche si possono congelare così da non perdere il suo tipico aroma.

    1. Ciao Maria Cristina, a dire il vero non saprei, non ho mai provato. A intuito direi di no, non credo regga allo scongelamento, però dovresti provare con qualche foglia e vedere come va, magari funziona bene. Se provi ci fai sapere? Io al momento non ne trovo più che non sia già abbondantemente fiorita!

    1. Cara Laura, grazie!
      La melissa andrebbe raccolta a inizio fioritura. Non so dove tu sia, ma la raccolta ad altitudini collinari è verso aprile-maggio; ora, in piena estate, immagino che la fioritura sia molto avanzata e le foglie rovinate. Vale la pena aspettare una seconda fioritura autunnale, oppure la prossima primavera.

  8. Ho acquistato una pianta di melissa, fiori e foglie uguali, ma profumo niente. Anche i vivaisti hanno i loro limiti. Che pianta può essere?

    1. Eh, vai a sapere…gli indizi sono troppo pochi, di piante simili ce ne sono decine e decine. Dovresti fartelo dire dall’esperto vivaista che te l’ha venduta :D. Almeno nella fattura d’acquisto al fornitore qualche cosa di più preciso ci dovrà pure essere!

  9. Un anno fa, sedendomi su una panchina del mio giardino, al confine con una bellissima uliveta di collina, sono stata avvolta da un profumo straordinario: limone sì, ma dolce. Ed eccola lì una distesa di melissa selvatica, naturalmente dall’altra parte della rete. Nel mio giardino niente. Quindi ho provato: ho strappato dei rametti e li ho infilati in tutti i vasi/posizioni possibili (ombra, sole etc.). Adesso anche il mio giardino è pieno di melissa! Insomma le talee sono facilissime, provare per credere. Ho anche comprato la melissa al vivaio, ha le foglie leggermente più scure e l’odore leggermente più intenso. Proverò a seccarle entrambe per farne una tisana. Grazie dei consigli!

    1. Grazie a te Monika per la condivisione della tua esperienza! Oltre ad essere di certo utile ad altri, è bello leggere le storie di come vengono scoperte le erbe da ognuno di noi. Un saluto a te e alle tue melisse :).

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