Frullato di cachi, corbezzoli e banane

frullato-corbezzoli
Che è autunno me ne accorgo dalle giornate più corte, dalla vite americana tinta di rosso che avvolge gli alberi, dalla pioggia copiosa che rende la terra fango, che rimane attaccato alle mie scarpe da trekking. Certo non me ne accorgo sentendo la temperatura dell’aria, che suggerisce ai fiori di ciliegio di tornare a farsi vedere sui rami degli alberi e alle rose di sbocciare nel mio giardino. Non mi piaceva l’idea di tornare al freddo quest’anno, ma ora, come per un naturale istinto che conosce il giusto alternarsi delle stagioni, inizio a sentirne la mancanza.
Che è autunno me ne accorgo anche dal fatto che il mio corpo inizia a chiedermi qualcosa di diverso dagli ortaggi estivi, tant’è che questa settimana da Marcello, pur trovando ancora melanzane e zucchine, mi sono istintivamente diretta verso zucca, cavoli, cime di rapa (vi ricordate che belle?) e cachi.
Non ho mai apprezzato molto questi frutti, fino a che non li ho provati in un frullato. Credo fosse la loro consistenza a non piacermi, ma nel momento in cui li ho processati in questo modo e li ho uniti alla cremosità della banana, le cose sono decisamente cambiate. Adoro il frullato di cachi!
E sapete cosa ci sta benissimo con cachi e banane? I corbezzoli, che qui in questa stagione si trovano davvero ovunque, persino nel mio giardino.
corbezzolo
Per chi non li avesse mai visti (io li ho conosciuti solo 6 anni fa, sulle colline liguri) sono delle palline rosse grandi come una ciliegia con una specie di armatura a punte, che però non è armatura proprio per niente, perché tenera e cedevole. La polpa interna è gialla e carnosa, dolce, ma non troppo.
Gli arbusti del corbezzolo sono tipici della macchia mediterranea, crescono nei boschi, sui litorali ed è facile trovarli come piante decorative nei giardini. La pianta ha una particolarità molto singolare: in autunno è possibile trovare sui suoi rami sia i frutti maturi che i fiori, delle piccole campanule bianche che diventeranno i frutti dell’anno successivo.
corbezzolo_fiori
Oltre ai frutti, che si mangiano così come sono o si utilizzano in altre preparazioni, la radice, i fiori, ma soprattutto le foglie hanno interessanti utilizzi in fitoterapia, per le loro virtù astringenti e disinfettanti delle vie urinarie, che le rendono un valido aiuto per combattere le infezioni urinarie come la cistite.
Altra cosa importante da sapere è che i frutti, seppur benefici, vanno consumati con moderazione, perché un eccesso può dare problemi gastrointestinali.
Qualche anno fa ho fatto una marmellata di corbezzoli che però non mi ha soddisfatta granché. Preferisco mangiare i frutti dalla pianta o aggiungerli nei frullati autunnali, come questo. Se non riuscite a trovare i corbezzoli pazienza, aggiungete un altro frutto di bosco a vostra scelta oppure qualche dattero o due manciate di uvetta.
Il caco è un frutto altamente energetico, come anche la banana: questo frullato bevuto a colazione può mandarvi tranquillamente avanti fino a pranzo, o può diventare un pranzo, aumentando un pochino le dosi.

// Frullato di cachi, corbezzoli e banane //

°° Ingredienti °°

Per una persona

  • due cachi
  • due banane
  • due manciate di corbezzoli
  • acqua quanto basta o latte vegetale a scelta
Frullato di cachi, corbezzoli e banane 1Eliminate i semi interni dai cachi e le foglie superiori. Assaggiateli prima di unirli agli altri ingredienti, che come ben saprete i cachi possono avere l’effetto spiacevole di “allappare” o legare la bocca, effetto dovuto alla forte presenza di tannini nel frutto non completamente maturo. É molto importante utilizzare i frutti al momento giusto, quando la buccia ha un bel colore arancione intenso e la polpa è molto morbida. I cachi ancora un po’ acerbi maturano anche una volta raccolti, meglio metterli vicino a delle mele per velocizzare il processo.
Frullato di cachi, corbezzoli e banane 1Mettete la polpa di cachi in un frullatore insieme alle banane tagliate a tocchetti e ai corbezzoli. Aggiungete un paio di bicchieri d’acqua o di latte vegetale a piacere e frullate brevemente. Regolate la quantità d’acqua o latte da aggiungere in base alle vostre preferenze, per ottenere un frullato più o meno denso.
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17 commenti su “Frullato di cachi, corbezzoli e banane”

  1. Io li ho conosciuti giusto quest’estate in Capraia i corbezzoli; eravamo tentati di prenderne qualcuno, ma poi ho desistito perchè stavamo facendo il giro a piedi e sicuramente non sarebbero arrivati a sera nello zaino. Anche io son sempre stata un po’ scettica sui cachi, chissà perchè. Comunque sembra davvero bello pieno di energie, potrei anche tentare l’inimmaginabile e smollare la mia ratio indispensabile di biscotti la mattina.
    Ciao buona giornata

    1. Ciao Teresa!!
      Ehehehe, è dura smollare i biscotti 🙂 Io da quando la mattina mangio frutta, e ormai è qualche anno, parto molto meglio rispetto a prima…il bello è che ne ho proprio voglia, non lo faccio con sforzo! Ma forse all’inizio un pochino di volontà di ferro ci vuole.
      Forse i corbezzoli avrebbero retto al caldo e alla giornata fuori, ma non allo spappolamento da zaino, sono piuttosto morbidi…ma non ne hai assaggiato nemmeno uno dalla pianta?
      Il cachi provalo così (anche a merenda, se non a colazione), poi se ti va dimmi che ne pensi 🙂
      Baci!

  2. Che bellezza i corbezzoli! Ne ho una piccola pianta in giardino, ma non è ancora produttiva… nel frattempo mi gusto il frullato anche senza di loro! 😉

  3. Bellissima ricetta e complimenti per il blog (io non sono così costante!). In fitoterapia del Corbezzolo si usano anche le gemme: migliorano la concentrazione e “risvegliano” la mente. Anch’io ho sempre avuto problemi con i cachi, credo proprio per la consistenza un po’ “strana e sospetta”, ma frullati in effetti si risolve tutto. 🙂

    1. Grazie del contributo Deborah! Conosco poco la gemmoterapia, ma la approfondirò proprio quest’anno.
      E’ un piacere conoscerti, ho fatto un giro sul tuo blog, sembra molto interessante. Sarà pure vero che non sei così costante, ma pubblichi un sacco di libri!
      A presto 🙂

  4. Se ne trovi così tanti, ne raccogli alcuni in un sacchetto e me li porti a data da destinarsi? 😀 Corbezzoli che belli, come esclamazione e come dato di fatto!
    Io sto provando a fare amicizia con i cachi cercando di non pensare che da bambina li assaggiavo ma finivo sempre per dire “mamma, allappano, non li voglio”! Tre maturi maturi sono qui che mi aspettano, foto già fatte, devo solo capire in che impasto finiranno… o frullatore? 😉

  5. … che piacere Claudia leggerti 🙂 con le tue stagionalità, creatività e fantasia!!
    fantastico frullato..
    ho avuto difficoltà a commentare i post precedenti..invece stasera magicamente è riapparsa l’iconcina … ed eccomi qua!!
    ti volevo dire che anch’io quest’anno prima volta fatto l’orto… e ho potuto beneficiare di pomodori peperoni fino a ottobre inoltrato… un grande piacere e soddisfazione.. come hai scritto con grande sensibilità in qualche post passato.. grazie per arricchire tutti noi con il tuo blog!

  6. Ciao Cristina, ma grazie!
    Ho cambiato il sistema di commenti qualche giorno fa, ora commentare dovrebbe essere più facile per tutti e in effetti pare che lo sia 🙂
    Li trovi i corbezzoli anche dalla tue parti? Sono certa che ci sono, se li trovi provalo questo frullato, è buonissimo!

    1. .. alla ricerca di corbezzoli.. finora niente! ma non demordo.. nonostante brutto tempo mi inoltro in passeggiate e lancio occhiate ovunque per scorgerli da qualche parte…
      bacione

  7. Cara Claudia, che belli i corbezzoli! Io non vorrei mai mangiarli, sono così belli da guardare! Ma nel caso… anche io frullo, non c’è verso di farmeli piacere in altri modi, anzi, sono quasi convinta che dovrei solo guardarli 🙂 I cachi io li mangio a pranzo… due cachi e sono a posto, incredibile quanto sazino questi frutti, hai ragione.
    Per il resto…hai ragione anche sul comune sentire e questa è una cosa meravigliosa. Un abbraccio!

    1. Ciao Grazia, è un piacere averti qui 🙂
      E’ vero, sono proprio bellissimi i corbezzoli, simpatici anche. Se ci penso mi rendo conto di quanti altri frutti autunnali siano così belli, soprattutto coloratissimi, come il cachi, appunto, l’uva nera, i melograni…sembra che le tutte le sfumature del rosso siano non solo sulle foglie, ma anche sui frutti in questo periodo dell’anno.
      Ed è vero anche quanto sia meraviglioso il comune sentire…un abbraccio a te!

  8. Claudia, finalmente riesco ad avere un po’ di tempo per noi 🙂 e si per noi, perchè in questo periodo ho la sensazione che le nostre giornate somiglino parecchio, solo che non ho mai avuto il tempo di scrivertelo 😀 Ma lo sai che anch’io da quest’anno ho i corbezzoli?anch’io come te ho aspettato ad assaggiare l’autunno, quello ‘rosso’ delle foglie cadute dei cachi e delle zucche, e anch’io comincio a sentire il bisogno proprio di quel rosso, che tanto rosso non è… forse più arancione 😉 ad ogni modo un frullato come questo non sai quanto mi piacerebbe in questo momento, devo solo cercare i cachi ma qui in campagna basta una passeggiata all’aperto tra gli alberi qualcosa troverò 🙂 Un bacio grande!

    1. Sì Laura, sembra anche a me di aver notato questa somiglianza 🙂
      Hai messo delle piante di corbezzoli in campagna? Bello! Dovrebbero essere già maturi, no? Non so bene come funziona la pianta giovane, spero fruttifichi già dal primo anno…in ogni caso l’importante è trovare i cachi, quindi buona fortuna per le tue spedizioni!
      Un bacione!

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