Farina di piselli, anzi, di baccelli!

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Ora che la pioggia ha dissetato a dovere la terra già troppo arida per fine maggio, questa tarda primavera è ancora più bella. Le spighe di grano hanno iniziato a piegare la testa al sole, riempiendo i campi che riflettono la luce dell’alba come enormi specchi verde-oro. A mezzogiorno l’odore dolce delle ginestre entra dal finestrino aperto della macchina mentre guido, mischiandosi alla mia pelle, alla mia voce e a quella di Eddie Vedder con il suo ukulele. Dopo il tramonto, il fieno tagliato di fresco si carica di tutta l’umidità della sera ed entra senza bussare dalla mia porta socchiusa col suo odore leggero ma deciso, quell’odore particolarissimo e delizioso di campagna notturna.
Ricordo il sentore acre e pungente che entrava nelle mie narici quando di notte aprivo la finestra della mia camera a Roma, per chiudere le persiane. In pieno giorno non si sentiva così forte, quasi non me ne accorgevo, ma la notte era insopportabile. Quell’aria carica di tutto il nero cittadino mi ha sempre messo una tremenda tristezza, al pensiero di quanto noi stessi fossimo in grado di avvelenarci a tal punto e di rendere la nostra vita su questa terra così malsana. Ora la mia vita è ben lontana dall’essere perfetta, ma a quel profumo di campagna notturna non voglio più rinunciare.
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Non è da me pubblicare due volte in una settimana…lo faccio solo quando la stagione corre troppo veloce e rischio che diventi tardi per potervi parlare di ricette come questa, che poi gli ingredienti non si trovano più. Qualche giorno fa vi ho fatto vedere come utilizzare le scorze esterne delle fave in cucina, oggi invece vi suggerisco un altro modo di utilizzare le bucce dei piselli, che va ad unirsi alle polpettine dell’anno passato e alla Garmugia della scorsa settimana. L’ispirazione me l’ha data una ricetta di Lisa Casali trovata sul libro L’essiccazione in cucina, lo stesso in cui ho pescato l’idea per le barrette ai cereali e frutta secca. Se per le barrette c’era grande spazio di personalizzazione, qui ce n’è ben poco: i baccelli vanno semplicemente essiccati e poi macinati, c’è poco altro da fare! Dove si può lasciare spazio alla fantasia è nell’utilizzo della farina verde chiaro che se ne ricava, che si può utilizzare negli impasti della pasta fresca o del pane, nelle crȇpes o nelle farinate, negli gnocchi o nelle vellutate, nei crackers o nei grissini, in qualsiasi cosa abbiate voglia di arricchire di colore e sapore.
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L’essiccazione vi permette di utilizzare grandi quantità di baccelli e poterli conservare molto a lungo, il che ottimizza parecchio il riciclo dello scarto, che non sempre si riesce ad utilizzare tutto in ricette “fresche”. L’ideale è usare un essiccatore elettrico, ci mette poco e ha bisogno di poco spazio, ma potete essiccare i baccelli anche su dei graticci al sole o in forno a bassissima temperatura e con lo sportello leggermente aperto per qualche ora, anche se è il metodo meno preferibile.
Una precisazione sulla ricetta: mi sono resa conto appena prima di pubblicare che sono stata parecchio imprecisa nel seguirla. I miei occhi hanno letto delle parole, ma la mia testa le ha elaborate come meglio credeva 🙂 Insomma, nella ricetta di Lisa i baccelli vengono privati del picciolo e cotti a vapore 10 minuti prima di essiccarli, cosa che io non ho assolutamente considerato. Procedete come meglio credete, io ho fatto così e non ho incontrato difficoltà, vi farò sapere meglio quando userò la farina:

// Farina di baccelli essiccati //

°° Ingredienti °°

  • bucce esterne di piselli in quantità!
Farina di piselli, anzi, di baccelli! 1Dopo aver sgranato i piselli, lavate bene i baccelli e lasciateli asciugare su un canovaccio o al sole. Una volta asciutti disponeteli, senza preoccuparvi troppo dell’ordine, sui vassoi dell’essiccatore e lasciateli essiccare a 40° per una notte o per circa 8 ore. Controllate che i baccelli siano ben secchi al tatto, altrimenti lasciate essiccare ancora qualche ora. Per riempire tutti i vassoi dell’essiccatore ci vogliono circa 3 chili di piselli interi.
Farina di piselli, anzi, di baccelli! 1Potete conservare i baccelli così come sono in un sacchetto di carta e tritarli al momento quando volete utilizzarne la farina, ma per non occupare troppo spazio vi conviene tritarli tutti subito servendovi di un frullatore potente o un buon mixer. Conservate la farina in un barattolo di vetro e usatela per tutto quello che la fantasia vi suggerisce!
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16 commenti su “Farina di piselli, anzi, di baccelli!”

  1. Immaginavo avessero fatto una fine polverosa! 🙂 Purtroppo le mie bucce non erano molto belle, un po’ vecchiotte, visto che chi me le aveva regalate le aveva raccolte da qualche giorno; sono riuscita a sfruttarle solo per del buon brodo. Spero di riprenderne un po’ … uno perché quel colore verde è favoloso, e poi perché dopo aver fatto la farina di zucca, ammetto che sono entrata nel tunnel!!!
    ps: adoro quel cd 🙂
    un abbraccio streghetta e buon fine settimana.

    1. Ecco, la farina di zucca era proprio una cosa che volevo fare entro l’inverno e che invece è rimasta un’idea inespressa in quei luoghi remoti del mio cervello…appena arriva l’autunno recupero!
      Un abbraccio a te, bella!!

  2. Che idea stupendissima!!! Ci voglio provare… Sperando che il sole mi assista, visto che l’essiccatore mi manca e ho paura che il forno possa alterare il sapore dei baccelli. Sei sempre un vulcano di idee! Grazie! 😉

  3. Ciao Claudia, ho letto solo ora questa stupenda ricetta, proprio dopo aver sgranato non so quanti Kg di piselli del mio orto e stavo per buttare via le bucce nel compost! Eresia! in realtà la scorsa settimana avevo provato a riutilizzarli cuocendoli e passandoli con il passaverdure come avevo letto da qualche parte sul web ma non è per me, troppa fatica e poco risultato!!
    Grazie mille per tutto…
    Sulle orme del corso continuo a studiare le erbe, già raccolto fiori di sambuco e biancospino per le scorte invernali…
    Un abbraccio
    Giulia

    1. Ciao Giulia!!
      Felicissima di averti suggerito un modo utile per sfruttare i baccelli, in effetti questa modalità di conservazione è estremamente semplice e poco impegnativa, anche se forse dargli una scottata a vapore, come ho scritto prima della ricetta, rende il tutto ancora migliore…e però così si fa prima 🙂
      Del sambuco parlerò ancora la settimana prossima, hai visto che fioritura quest’anno? Una meraviglia!!!
      Un abbraccio a te,
      Claudia

  4. …e dopo la farina di bucce di piselli ho provato anche con le bucce delle fave, ottima
    Grazie per il consiglio
    Stefania

  5. donatelladesideriò

    interessantissimo sito vorrei fare tutte le ricette che ho trovato ma dato che ne mio podere e orto ho piselli e baccelli fave ecc.. faro intanto queste e poi gelsi e rose .grazie per tutto questo e di esistere. Sono toscana della prov. di Pisa vicino Volterra.

    1. Ma grazie a te Donatella, quanto calore! Bellissima campagna quella volterrana, ci sono passata da poco per andare verso Livorno e ci ripasserò a breve sempre per lo stesso motivo, per il corso che farò durante il ponte del 2 giugno. Più giro la Toscana, più mi rendo conto di quanto sia bella!

  6. Ciao Claudia. La mia prima volta con l’essiccazione dei baccelli dei piselli. Leggevo da una ricetta di Lisa Casali, di cuocere prima i baccelli a vapore. È un’operazione necessaria?
    Grazie.

    1. Ciao Roberta, l’ho menzionato anche nel mio post questo procedimento di Lisa, lo trovi in fondo, poco prima della ricetta. Io non l’ho fatto, il risultato è quello che vedi in foto.

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