Detersivo per il forno con cenere di legna

camino
La casa in cui vivo è piccolina, molto scomoda per certi versi, con i muri talmente sottili che la mattina posso sentire la pipì del vicino scendere goccia a goccia mentre ancora dormicchio nel mio letto, una cucina decisamente essenziale e poco luminosa, un freddo d’inverno che se adesso vi dico quanti gradi ci sono quando mi sveglio vi prende un colpo. Ha dei difetti, ma anche dei pregi, in particolare uno, comune ad altre case in cui ho abitato dopo aver lasciato Roma: il camino. No, dai, quant’è bello il camino? Per una che è nata e cresciuta in città avere il camino acceso tutti i giorni è una gioia incredibile. Il primo anno. Poi diventa anche una galera, perché averlo acceso tutti i giorni vuol dire anche accenderlo, e quando inizia a essere umido là fuori, la legna si bagna e di bruciare non vuole proprio saperne. Il fatto è che di accenderlo non se ne può proprio fare a meno, i tubi del metano si fermano a 500 metri da qui e scaldare una casa a GPL, anche se piccola, costa davvero parecchio. La sensazione di calore che dà il camino, poi, è eccezionale: gli stessi 19 gradi percepiti avendo davanti un camino o un termosifone acceso sono completamente diversi.
Vabbè, a parte lo sbattimento di doverlo accendere tutti i pomeriggi e il costo della legna (che pure quella mica te la regalano) il camino è stupendo, con l’ondeggiare ipnotico del fuoco, l’odore d’incenso che arriva dalla legna bruciata, il crepitio di sottofondo, tanto che quando arriva la primavera e si smette di usarlo si ha subito la sensazione che nella stanza manchi qualcuno. É stupendo e produce uno scarto che è molto utile e versatile, ossia la cenere.
E proprio con la cenere oggi torno a proporvi un’autoproduzione non alimentare né erboristica, ma che ha pur sempre a che fare con la cucina e con la salute. Se vi ricordate diversi mesi fa ho postato un detersivo autoprodotto per bagno e cucina, che continuo ad usare tuttora. L’anno scorso ho sperimentato anche un’ottima crema detergente per la pulizia del forno, pulizia che, lo ammetto, faccio moooolto di rado, ma a cui a un certo punto bisogna rassegnarsi. I detersivi chimici tradizionali per la pulizia del forno, penso che ormai lo sappiano tutti, contengono sostanze potenzialmente dannose. Di solito vengono venduti sotto forma di schiume che vanno spruzzate sulle pareti del forno, lasciate agire, strofinate e risciacquate. Dei residui però restano sempre dentro e alla prima accensione e a quelle subito successive iniziano a vagare per il forno depositandosi su quello che stiamo cuocendo e regalandoci salutari vampate chimiche quando apriamo il forno per controllare la cottura della pizza. Ho scoperto che la cenere, da sola o mischiata al bicarbonato, non ha nulla da invidiare ai detersivi tradizionali, e funziona benissimo anche su forni che non vengono puliti da molto tempo (ehm…). La prima volta che ho provato questa preparazione ero talmente entusiasta che mi è presa la sindrome della massaia perfetta (è durata pochissimo, tranquilli) e ho iniziato a pulirci di tutto. Mi sono accorta che anche la cappa sopra ai fornelli ha piacere di essere pulita ogni tanto, e la pasta di cenere ha funzionato benissimo anche per questo scopo.
det_cenere
Il costo, ça va sans dire, è irrisorio, solo vi serve un camino o una stufa a legna oppure qualche conoscente che ce l’abbia e possa darvi un po’ del suo scarto, che è tantissimo, quindi non esitate a chiedere, vi riempirà volentieri di cenere! Incredibile che non l’abbia ancora fatto (con chi si parlava dei troppi stimoli e dell’impossibilità di seguirli tutti?), ma nei prossimi giorni voglio sperimentare anche la lisciva e iniziare a usarla per produrre nuovi detersivi. Intanto provate questo e fatemi sapere!

Crema per la pulizia del forno a base di cenere di legna

Vi servono:
6 cucchiai di cenere di legna setacciata
4-6 cucchiai di bicarbonato
un cucchiaino scarso di detersivo per piatti ecologico (opzionale)
acqua quanto basta per ottenere una cremina.

Vi basterà unire in una ciotolina la cenere e il bicarbonato, aggiungere l’acqua poco a poco (e se volete il detersivo per piatti) fino ad ottenere una crema. Scaldate leggermente il forno a 40° e strofinate la crema in ogni angolino con una spugna abrasiva per stoviglie. Lasciate agire un paio d’ore (o tutta la notte, se volete), poi risciacquate. Potete anche risciacquare direttamente, se il forno non è troppo sporco, ma se lasciate agire funzionerà meglio.
Vi conviene prepararla al momento, ma se volete potete aumentare le proporzioni, farne un bel po’ e conservarla in un barattolo. É grigia tendente al nero, sì, non il classico colore dei detersivi tradizionali, ma non vi preoccupate che non macchia!

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11 commenti su “Detersivo per il forno con cenere di legna”

  1. Io ho un legame particolare con il camino e lo adoro perchè ci sono sono cresciuta… ricordo ancora le lotte con il vicino di mio padre per poterlo fare! E sin da bambina l’inverno per me faceva rima con fiamma alta, cene alla brace, alari ai lati della stanza, poltrona di fronte al fuoco, libro sul bracciolo e un gatto ideale accoccolato vicino! 🙂 Di certo non avrei mai pensato che dalla cenere potesse nascere un detersivo e questo mi fa sorridere perchè veramente si possono fare magie con quasi tutto! E meno male che ci sei tu a scoprirlo… lascio il forno aperto la prossima volta che verrai, magari mi aiuti a pulirlo! 😀

    1. Wow, una romana col camino è cosa rara! Quindi ancora puoi rimediarla un po’ di cenere, giusto? Magari ti aiuto a preparare il detersivo, ma odio pulire il forno, non puoi farmi questo! Ad un té coi biscottini mi arrenderei più volentieri 🙂

  2. Comprendo in pieno tutto quello che scrivi… anche noi abbiamo scelto il riscaldamento a legna per evitare di avere il bombolone del gpl in giardino, visto che il gas non arrivava. Nel nostro caso non si tratta di un caminetto tradizionale, ma di un termocamino ad acqua, quindi oltre la fiamma, va a scaldare l’acqua che gira nei termosifoni. Lo scarto non è moltissimo perchè abbiamo scelto un modello ad alto rendimento, però c’è e solitamente lo usiamo per l’orto oppure per pulire lo sportello del caminetto stesso. Proverò di certo questo tuo detergente! Grazie!

    1. Daria, fosse mia la casa di certo opterei anch’io per una soluzione simile…ma purtroppo sono in affitto e non posso fare molto se non adattarmi a quello che c’è! Sogno una bella stufa potente o un termocamino che scaldino per bene tutta casa…e a ‘sto punto visto che ai sogni non c’è limite anche un pezzettino di bosco dove potersi rifornire di legna!

  3. Ciao Claudia! mi ha fatto sognare la descrizione della tua casa… mi sono immaginata lì seduta accanto al camino, con Urano che gironzola. Pensa che nell’ultima casa non avevamo il riscaldamento… qui al mare sono ancora molte le case così… e infatti il problema principale resta l’umidità! Quando sarò grande però ho sempre immaginato una casa col camino… non so ancora dove, ma col camino!
    un bacione

    1. Pure io ho una mia precisa idea di casa per quando sarò grande…per ora mi godo quello che c’è di buono in questa, che non è affatto poco, compreso il camino con Urano che gironzola (con la palla in bocca, ovviamente). Anche qui c’è un umido terribile, ho il fiume davanti casa. Pensa che una mia carissima amica che lavorava sulla riabilitazione del suo gomito dopo un incidente, venendo qui da Roma per soli 2 giorni ha perso tutta la mobilità che aveva faticosamente riconquistato! Mi sa che non fa tanto bene…prossima casa un po’ più all’asciutto 🙂

  4. Da bambina sentivo mia nonna parlare della”lissia”…o qualcosa del genere, fatta appunto con cenere e bicarbonato…vedi tutto torna utile, e oggi grazie a te posso farla pure io, che ho un bel camino in salotto. Finora riutilizzavo la cenere intorno alle aiuole di fragole, mi dicono tenga lontano le lumachine dalle incursioni golose! 😀

    1. Sì Mari, quello di repellente per le lumache è uno dei mille altri utilizzi della cenere. Pare sia ottima anche come fertilizzante, ma va usata con moderazione e conoscendo il tipo di terreno da trattare perchè è molto alcalina.
      Presto vedrò di pubblicare anche il procedimento per fare la “lissia”, come la chiamava tua nonna, con quella si può pulire davvero di tutto!

  5. Uso la cenere per pulire il vetro dello sportello della stufa a legna. Quando si annerisce, inumidisco un foglio di carta da cucina e lo tuffo nella cenere. Struscio ben bene e tutto il nero viene via con facilità. Ripasso con carta pulita e il vetro risulta splendente.

      1. Ehm…no, con i vetri delle finestre meglio di no…ho provato e gli aloni si sprecano. E poi si sporca troppo il pavimento con i residui che cadono giù. Però ce l’ho un mio detersivo vetri autoprodotto eh, primo o poi lo condivido!

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