Ceci in scatola homemade

ceci_scatola
Dicembre è qui, uno strano dicembre, con i termosifoni ancora mai accesi e il fuoco nel camino più per compagnia che per necessità.
Un mese che per molti significa autoproduzione, col Natale alle porte e la voglia di fabbricare regali speciali con le proprie mani. Torno anch’io in argomento, ma con una preparazione che, devo dire, forse non si presta così tanto ad essere messa sotto l’albero, ma che, come ogni prodotto che scegliete di non comprare e di produrre da voi scegliendo i vostri ingredienti, è di certo un gran regalo per voi stessi e per chi si unisce alla vostra tavola.
Mi è capitato diverse volte di cedere ai ceci in scatola invece di prepararli da me. La cottura dei legumi non è proprio una cosa rapida, ci sono i tempi di ammollo da rispettare, che per i ceci poi sono particolarmente lunghi, e la cottura, che per chi come me non ha una pentola a pressione prende un po’ di tempo. Spesso mi sono ritrovata a voler preparare un hummus o un cous cous (che ve l’ho detto, per me senza i ceci non si può proprio fare!) senza avere a disposizione il tempo per ammollare e cuocere i legumi e ripiegando quindi sul preconfezionato. A un certo punto ho pensato che quella stessa conserva avrei potuto farla da me, con ingredienti di qualità, poco sale, nessun conservante o additivo e vasetti di vetro invece che lattine smaltate o tetrapack ad avvolgere il tutto.
Questo è il risultato: dei buonissimi ceci in scatola fatti a partire da legumi secchi locali e biologici, insaporiti e arricchiti con alga kombu e sale marino integrale. Il procedimento è un po’ lungo, tenendo conto anche del fatto che stavolta ho preferito sterilizzare i vasi con la tecnica del pentolone, ma se ne fate in abbondanza avrete ceci pronti per parecchi mesi.

Prima di lasciarvi alla ricetta…vi state chiedendo il perchè di questa immagine enorme in apertura, molto più grande rispetto alla dimensione solita? Ebbene, ho iniziato un lavoro titanico, che è quello di costruire un nuovo tema per granosalis. Si cambia faccia insomma, anche se mi è difficile abbandonare questo primo template a cui sono affezionatissima…la sostanza però resterà la stessa, un po’ riorganizzata e spero più semplice da consultare.
Dovrò rielaborare ogni singolo articolo di questo blog, ridimensionare tutte le immagini (e per questo inizio a pubblicare i nuovi post con le foto già della dimensione giusta) e sistemare mille altre cose, ci vorrà un po’ ma spero che alla fine il risultato valga la pena e vi piaccia. Mandatemi un po’ di energia, che mi ci vuole 🙂

// Conserva di ceci al naturale //

°° Ingredienti °°

  • 700 grammi di ceci secchi (per me, il solito cece piccino delle Crete Senesi)
  • un bel pezzo di alga kombu o un cucchiaio pieno di bicarbonato
  • sale marino integrale q.b.
Ceci in scatola homemade 1Come ben immaginerete, questa preparazione va premeditata almeno un giorno prima: mettete i ceci a mollo in una ciotola con abbondante acqua per 24 ore, cambiando l’acqua, se potete, dopo le prime 12 ore. Aggiungete all’ammollo un pezzo di alga kombu (o in alternativa un cucchiaio di bicarbonato), che renderà i ceci più morbidi e digeribili.
Ceci in scatola homemade 1Scolate i ceci conservando anche l’alga, che taglierete a pezzetti e cuocerete insieme a loro. Metteteli a cuocere in acqua abbondante, lasciando passare circa un’ora dall’inizio del bollore: i ceci devono essere morbidi, ma consistenti, lasciateli un pochino più al dente di come fareste di solito. Salate solo verso fine cottura, e intanto preparate i vasetti: lavateli bene e lasciateli asciugare in forno a 100° per circa 10 minuti. Lavate a asciugate bene i coperchi con un canovaccio pulito.
Ceci in scatola homemade 1Scolate i ceci conservando il brodo di cottura; riempite ogni vasetto con i ceci cotti lasciando un dito di spazio fino al bordo e ricopriteli con il brodo di cottura. Chiudete bene, avvolgete i vasetti in fazzoletti di stoffa e metteteli in una grossa pentola completamente coperti d’acqua. Portate a bollore, lasciate bollire 30 minuti, spegnete il fuoco e lasciate raffreddare i vasetti nell’acqua.
Ceci in scatola homemade 1Tirate fuori i vasetti e controllate se il sottovuoto si è effettivamente creato (il coperchio non deve fare click), altrimenti ripetete l’operazione. Conservate i ceci in un luogo buio e fresco per un anno. Con queste quantità si ottengono circa 7 vasetti da 250 grammi.

Questa ricetta è stata elaborata per Casa di Vita

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12 commenti su “Ceci in scatola homemade”

  1. Per l’energia posso farti gelati, frullati, tisane… scegli tu!
    In dispensa i ceci non mancano mai e ho una ricetta pronta pronta, guarda caso… 😉
    Cambiare veste ogni tanto fa bene… come allineare tutti i pensieri, dare spazio, più ossigeno, come un orto in cui semini piante nuove! E qui so che ne cresceranno tante, forti… sempre con il tuo stile, le tue descrizioni dettagliate e la semplicità acqua e sapone che ti contraddistingue e ti rende Claudia! 🙂

  2. Potevo non lasciarti una buona dosedi energia?
    La ricetta me la son già segnata, perchè come te ho stesso problema.
    Le foto così grandi mi piacciono proprio tanto, prendono la scena e dicono tanto.
    Aspetto di vedere il resto!
    Un abbraccio

    1. Grazie Manuela, me la prendo tutta!
      Aspetto pure io di vedere il resto, con molta impazienza…vorrei che si facesse da solo il tema nuovo 🙂
      Un abbraccio a te!

  3. Uhuuu che bello!! Così’ posso fare scorta e utilizzarli all’ultimo momento quando sono di fretta o quando mi scordo di metterli in ammollo la sera prima (capita spessissimo)!!! Grazie della fantastica dritta!!! 😉

  4. Ciao Claudia!! Mi piacciono le foto così grandi, risalta ancora di più la tua bravura 🙂 che lavoro certosino che ti aspetta.. Ma ne varrà la pena! Se fossi un po’ più esperta mi offrirei di aiutarti!
    Io devo aver fatto pasticci col mio template, perché cambiandolo avevo l’obbiettivo di foto più grandi, ma ora sono anzi più piccole di prima.tra un po’ ci vorrà la lente d’ingrandimento.. che pasticciona Ahahah!! non ci capisco una fava!!

    Comunque, i ceci sono gli unici legumi che non prendo secchi! Troppo lungo l’ammollo e la cottura, spesso non riesco a organizzarmi per tempo e così ripiego per quelli già pronti nel vetro, che oltretutto costano un botto! Non so perché non ho mai pensato di farmi io la scorta di vasetti.. ?!?!? Tra l’altro mi arrivano spesso vasetti di vetro da amici che li scartano e che riciclo per marmellate, passata di pomodoro.. Di certo fatti in casa sono un’altra cosa! Il metodo del pentolone e’ lo stesso che uso per marmellate e passata e devo dire mi sono sempre trovata bene! Ne ho uno gigante che sembra quello di Gargamella!!!

    Passati questi giorni di baraonda (sembra di vivere in campeggio!!) sogno il momento in cui mi metterò con calma a recuperare le tue ricette che ho perso ma sbirciato su fb, come quella con la rosa canina che adoro!!

    Un bacione di bene!!

    1. Carrra mia, Ciao!
      Io ho la fortuna di avere un compagno un po’ smanettone, altrimenti starei con il template base di wordpress senza modifica alcuna. No, vabbè, qualcosa ho imparato in questi anni, ma tutto grazie a lui.

      E che bello averti dato quest’idea! Sono felicissima! Poi sei superattrezzata, hai il pentolone di Gargamella (cosa che io non ho, ci ho messo una vita per sterilizzare tutto!), tra poco hai pure una cucina più grande, sei piena di vasetti riciclati…mai più ceci comprati per Lucy! Che poi sì, in vetro costano un botto. Io ripiegavo su quelli in tetrapack della coop 🙁

      Le ricette sulla rosa canina che ho pubblicato ultimamente sappi che non sono qui sul mio blog ma su Il Pasto Nudo, le troverai qui: http://www.ilpastonudo.it/category/claudia-renzi/

      Un bacione a te, zuppo di bene!

  5. Sale marino q.b.? Ma state scherzando? La percentuale di sale in una salamoia è FONDAMENTALE per scongiurare la proliferazione di tossine MORTALI tra cui il botulino! E’ pericolosissimo dare queste ricette lasciando al caso un dato così importante, perché il web è pieno di sprovveduti e ignoranti che prendono per oro colato qualunque fesseria gli passi sotto gli occhi! Andatevi a leggere un paio di articoli AUTOREVOLI della fondazione veronesi e dell’istituto superiore della sanità:
    https://www.fondazioneveronesi.it/magazine/articoli/lesperto-risponde/botulino-aceto-e-sale-eliminano-il-rischio
    http://old.iss.it/pres/?id=1363&tipo=6

    1. Ciao Daniele,
      il tuo commento era finito in coda di moderazione, lo vedo solo ora.
      È un contributo certamente utile il tuo. Ho scritto questo articolo diversi anni fa, senza approfondire a sufficienza alcuni procedimenti, come sono più solita fare ora, a distanza di tempo. Sto già facendo delle ricerche, sia consultando un’azienda di trasformazione con cui sono in contatto, sia progettando di sperimentare una nuova conserva seguendo i criteri suggeriti nei link che hai riportato. Ho pesato i 150 grammi di sale che secondo le direttive andrebbero aggiunti per ogni litro d’acqua e sono davvero una montagna, temo che i ceci risulteranno immangiabili aggiungendone così tanto. Non essendolo quelli confezionati che si comprano normalmente, forse c’è qualche altra informazione da reperire; in ogni caso, sperimenterò e correggerò la ricetta di conseguenza appena possibile.
      Quello che dispiace è il tono “urlato” del tuo commento: è sempre un peccato perdere l’occasione di una pacifica condivisione di saperi e di un confronto civile.

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